Fourty-five

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- Mamma, papà, vi ricordate di Harry, vero?-
Sorrise Louis ripresentando il moro alla sua famiglia.
- Salve signori Tomlinson, grazie per ospitarmi. -
Li salutò Harry, cercando di essere il più cortese possibile.

- Ciao Harry, è un piacere per noi.-
Disse la signora Tomlinson, allungandogli una mano che lui strinse.
- Anche per me essere qui. Io e suo figlio siamo diventati molto amici e ci tenevo ad incontrarla per un lasso di tempo lungo. -
Sorrise.
- Già.-
Confermò Louis.

- Bé, andiamo di sopra. A dopo. -
Louis trascinò Harry su per le scale fino ad arriveremo nella sua stanza.
Non era molto grande ma era colorata e dava al tutto un'aria calda e accogliente.

C'era un letto singolo, una scrivania con un pc portatile, un armadio e delle mensole.
Il necessario per una buona stanza.

- Bé, non ti facevo così sofisticato-
Rise Louis - anche se sei più timido di un bambino. Solo in e-mail sei estremamente sfacciato? - continuò.

- Con te posso permettermelo. Insomma, se non fossi stato così non mi avresti mai più rivolto la parola. -
Fece spallucce e si sedette accanto a Louis sul suo letto.
- Forse hai ragione, ma io adoro i ragazzi timidi.-
Sorrise, maliziosa.

- Tranne me... -
Disse, con tono malinconico.
- Oh andiamo, io ti adoro, sei così dolce. Semplicemente amo Zayn. -

Wrong mail [l.s]Where stories live. Discover now