Fifty- One

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- Signor Timothy!-
Urlò Louis, quasi per annunciare la sua presenza.
La porta di legno si aprì nuovamente e con lo stesso sguardo l'anziano signore accolse i ragazzi.

- Entrate.-
Si spostò sul lato della porta per far entrare Louis e Harry.

All'interno di quella piccola casetta c'era un po' di tutto: un tavolino con delle sedie, una piccola poltrona, un altro tavolino con u libri sui ripiani e una televisione poggiata sul ripiano superiore.
Aveva persino un ventilatore.
Il signor Timothy non si faceva mancare proprio nulla.

I ragazzi si accomodarono su due sedie di vimini che erano posizionare accanto al tavolino e si misero di fronte all'uomo che spense la televisione.
Accese il ventilatore vista la giornata calda che era uscita quella mattina.
Il sole era alto nel cielo e da una piccola finestra traspariva uno spiraglio di luce.

- Allora Louis, quale storia devi raccontare?-
Chiese l'uomo, sorridendo.
- Racconti dell'arco di ciliegio.-
Disse entusiasto il ragazzo.
L'uomo acconsentì con il capo e prese a parlare.

- Era il 1951 e la mia famiglia, nonostante la guerra fosse finita da sei anni, stava appena riacquisendo un po' di fortuna e com quei pochi soldi che avevamo, decidemmo di partire per l'America per cercare fortuna. Avevo appena 17 anni e venire qui con la mia numerosa famiglia composta da esattamente sette figli, fu tragico.
Venimmo trasportati qui come bestie da macello e poi controllati e umiliati davanti a tutti; fu devastante per me che ero un adolescente.
Ci trasferimmo qui, a Sioux Falls dove inizia a lavorare proprio qui, nella radura delle farfalle insieme al nonno di Louis, Quentin.
Eravamo molto amici nonostante lui fosse più grande di me di sette anni.
Grazie a lui conobbi Sarah.
Sarah era assolutamente una creatura divina: pura, bellissima.
Eravamo legati da sentimenti profondi ma purtroppo ostacolati.
Sarah era sposata ma suo marito era scomparso.
Non esisteva il divorzio all'epoca.
Questo però, non ci fermò.
Celebrammo un finto matrimonio sotto l'arco di fiori di ciliegio, nella parte est del parco, lontani da occhi indiscreti.
Passammo la nostra vita insieme ed avemmo una figlia: Diane Elizabeth.
Sarah, morì durante il
parto e io ne uscii a pezzi.
Ma, ogni anno, mi riunisco con una sua foto e una di Quentin - l'unico che ci ha spinti ad amarci nonostante le difficoltà - e lascio una rosa rossa, i fiori del bouquet di Sarah.-

- Che storia triste.. Vero Har?-
Chiese Louis, fissando il suo ragazzo.
- Già, molto triste.-
L'assecondò il ragazzo.
- Invece voi due come vi siete conosciuti?-
Chiese l'uomo, squadrandoli.

- Oh, lui mi insultò pensando che fossi il suo ex fidanzato traditore di nome Louis. Ad Harry piacciono i Louis.-
Rise il ragazzo.

- E state insieme?-
Chiese di nuovi l'uomo.
- Oh no..-
Esclamò il ragazzo.
- Io vorrei ma lui è fissato con quel Zayn.. È un'ossessione.-
Scherzò il riccio.

- Louis... Ancora Zayn? Tuo nonno sarebbe fiero di te se dessi un'occasione a questo ragazzo. Ti ama davvero, è venuto da Dallas per te!-
Disse l'uomo.
- La ringrazio Signor Timothy!-
Esclamò Harry, dando una mano all'uomo seduto di fronte a lui.
- Dammi del tu, Harry.-
L'uomo gli fece l'occhiolino.

- A me non ha mai permesso di darle del tu. Mi sento offeso.-
Disse Louis.
- Hai lasciato Zayn?-
Chiese lui.
- Ieri.-
Sbuffò il ragazzo.

- Figliolo, dammi pure del tu! -

Wrong mail [l.s]Where stories live. Discover now