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Harry e Emily si videro ancora. Si incontravano sempre alla stessa ora davanti al murales e parlavano.
A volte Harry voleva stare in silenzio così ascoltava la voce di Emily raccontargli qualsiasi cosa, non era importante cosa perché lei aveva un argomento nuovo ogni giorno.

Quando nemmeno le parole servivano i due si sedevano su una vecchia cassa alla parete del muro e, stando più in alto, riuscivano e bearsi del tramonto del sole sulle case antiche di Holmes Chapel.

Emily stava bene con Harry. Lo trovava cambiato ogni giorno di più, e ciò la riempiva d'orgoglio. Ce la stava mettendo tutta per farlo tornare quello di una volta e si era promessa che ci sarebbe riuscita.
Ma non sempre Harry era quello di una volta: spesso si rabbuiava al nominare la sua famiglia o Julie: c'era qualcosa che lo bloccava dalla normalità e lo rigettava nell'oscurità del passato.

E forse il passato di Harry era troppo difficile da dimenticare.

"Buon pomeriggio! " sorrise Emily già seduta sulla vecchia cassa. Le scritte sul muro in quelle settimane erano aumentate notevolmente e a Emily piacevano quasi tutte.

"Ciao." Sorrise Harry. Quel giorno era particolarmente felice ma neanche lui sapeva perché. Si era svegliato così, felice.
Si voltò per scrivere la frase dsl giorno con una bomboletta spray nera.

Niente è come sembra

"Bella." Sorrise Emily approvando.

"Me la sono tipo ripetuta tutta la notte, non ne so il perché. " sorrise stranito Harry.

"Ti va di andare a bere una cioccolata?" Chiese Emily dopo un po. Harry corrugò le sopracciglia.

"Perché? " chiese.

"Per cambiare un po." Sorrise lei. Harry annuì e, mettendo le mani in tasca, si avviò con la ragazza al suo fianco. Chi li vedeva per strada pensava che fossero una coppia davvero strana, ma i due non ci facevano caso.
Arrivarono davanti ad uno dei pochi bar presenti a Holmes Chapel, Milk&Drink.

Emily prese posto con Harry in un'angolo della saletta, calda e accogliente. Le poltroncine rosse scuro, comode e morbide, contribuiavano a rendere l'aria, dal profumo di cioccolato, ancora più piacevole.
La cameriera arrivò subito, e dopo una lunga occhiata intimorita ed interessata ad Harry, se ne andò con l'ordine.

"Come stai, Harry? " chiese Emily, rimasti soli. Lui giocherellò con gli anelli sulla sua mano prima di rispondere.

"Oggi bene, credo. Stanotte non ho fatto incubi. " spiegò. Emily annuì sorridente.

"Anche io faccio spesso incubi. I tuoi di solito, cosa sono? "Chiese Emily. Harry si rabbuiò.

"È sempre lo stesso. Ci sono io che corro, corro mentre il buio mi divora. Corro sempre più forte verso una porta ma non faccio mai in tempo ad arrivarci. Il buio mi divora e io mi sveglio. " Emily annuisce stringendogli la mano e lui sorride. Io che li guardo da qui fuori posso dirvi che sono davvero carini, tolta la paura di entrambi.

"Gli incubi non sono altro che le nostre paure al cubo. " sorrise Emily bevendo un sorso di cioccolata calda. Harry la guardò confuso.

"Io non ho paura di nulla." Sorrise fiero.

"Nah ah. Tutti hanno delle paure, Harold." Scherzò seria Emily osservando Harry mettere metà bustina esatta di zucchero, mescolare quattro volte e mezzo e poi bere dal lato della tazza.

"Bene ho paura del fatto che tu hai cominciato a chiamarmi Harold." Storse il naso Harry. "Lo odio." Emily rise. Era un ragazzo così lunatico.

"Scusa." Fece una pausa sorridendo. "Haroldo." Harry la fulminò con lo sguardo ma sorrise.

"Finiscila, Emiliana. " Emily rise sorpresa e Harry si lasciò trasportare in quella che fu la sua prima risata dopo anni di buio.



N/A
Veloce avviso che da domani aggiornerò ogni giorno una volta al giorno dato che i capitoli sono corti. Lasciatemi sempre commenti e voti se volete però il capitolo!
Baci
S.xx

Give Me LoveWhere stories live. Discover now