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Era passata una settimana. Harry e Emily si vedevano ogni giorno e la compagnia di Emily sembrava davvero aiutare Harry, che prendeva pure le medicine senza lamentarsi. Emily andava a casa sua ogni giorno e ogni giorno lo trovava sveglio ad aspettarla.

Era un rapporto strano il loro, che, non tardò ad essere giudicato dalla gente della città. Ma a loro non importava: sentivano entrambi di appartenersi, di essere fatti per stare insieme.
L'umore di Harry migliorava di giorno in giorno tanto da far sparire per alcuni momenti della giornata quelle fastidiose voci nella testa.

Quel giorno, Harry ed Emily erano in casa. Emily voleva preparare una torta anche se Harry pensava lo facesse solo ingrassare.

"Em, sai che odio i dolci." Sbuffò annoiato Harry guardando Emily disporre gli ingredienti sul bancone della cucina.
Lei gli fece una linguaccia.

"Domani è il tuo compleanno! Come puoi non volere una torta per il tuo compleanno? " disse esterrefatta. Lui ridacchiò di fronte alle sue affermazioni.

"Non ce n'è bisogno. È un giorno come tutti gli altri." Scrollò le spalle appoggiandosi con i gomiti sul bancone osservando Emily raccogliersi in un elegante chignon, i capelli biondi e lunghi.

"Zitto. Voglio darti un compleanno come si merita. Sei davvero antipatico a non volere un dolce " scherzò. Harry sorrise: sapeva che ormai aveva deciso di fargli passare un compleanno speciale e niente la avrebbe smossa. Era così testarda. Beh come lui.

"Potresti anche fare qualcosa invece che fissarmi come un curioso." Sbuffò una risata Emily prendendo due uova e rompendole.

"Preferisco guardarti le tette, piuttosto. " rise malizioso Harry leccandosi le labbra. L'occhiata furiosa di Emily bastò però a farlo alzare verso l'Ipod e le casse che teneva in cucina.

"Vuole della musica, mia signora?" Scherzò Harry facendo un piccolo inchino mentre faceva partire la riproduzione casuale.

"No, devo farti questa stupida torta." Disse ignorandolo con un sorriso in viso. Harry le ammiccò.

"Credevo adorassi quella stupida torta." Ridacchiò mentre le note di Ed Sheeran riempivano la stanza.

"Mi hai fatto arrabbiare. " fece la finta offesa. Harry le circondò il bacino con le braccia da dietro e appoggiò il suo viso sulla guancia di lei.

"Non offenderò più le tue tette. Scusa, piccola." Sorrise baciandole la guancia. Emily sorrise. Le note nella cucina di una canzone familiare ad entrambi riempirono l'aria.
Give me love like her  - recitava la voce vellutata di Ed.

Harry accostò le labbra all'orecchio di Emily iniziando a cantare con la sua voce roca e bassa.

"Cos lately I've been waking up alone. The pain splatter tears drops on my shirt, I told you I'd let them go.
And that I find my corner
Maybe tonight I'll call you after my blood turns into alcohol.
No, I just want yo hold you.

Give a little time to me
We’ll burn this out
We’ll play hide and seek
To turn this around
And all I want is the taste
That your lips allow
My my my my give me love." Harry smise di cantare sentendo quei versi così veri. Desiderava che Emily lo amasse e lo guarisse dalle sue ferite, per sempre.

"Abbiamo trovato la nostra canzone. " commentò Emily voltandosi con un piccolo sorriso. Temeva Harry sarebbe di nuovo crollato, lo sentiva così lontano. Invece lui sorrise.

"È proprio adatta a noi." Si avvicinò e la baciò. Ed cantava e loro sorrisero fra i baci. Ve lo assicuro, sono bellissimi.

"Forza dimmi come fare questa stupida torta." Scherzò Harry indossando un grembiule totalmente ridicolo. Risero entrambi mentre Emily tentava di aiutare Harry a dosare la farina.

"Emily potresti guardare un secondo? " chiese Harry alla ragazza voltata. Appena si girò sul suo viso finìuna quantità notevole di farina.

"Harold Styles! Tu..tu sei..."
"Ah ah, non imprecare! " sorrise furbo Harry prima che la sua faccia diventasse bianca e simile a quella della ragazza.

"Ah si?" Chiese alla bionda sorridente. "È guerra zia " passarono dieci minuti, fra urletti di Emily e imprecazioni di Harry, a tirarsi farina sopra le note dei Beatles.

"Harry, no, lasciami!" Urlò divertita Emily, bianca dalla testa ai piedi, quando Harry la prese in braccia portandola sopra la tavola. Le pulì le labbra prima di baciarla appassionatamente.

"Bene," disse quest'ultimo. "Adoro questa torta." Disse malizioso sogghignando.

"La adorerai ancora di più quando pulirai questo casino." Sbuffò già in paranoia Emily. Lui rise.

"Dopo di te, madame."

Give Me LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora