2.

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F, un'altra F da aggiungere alla lista.
Io e la matematica non andiamo per niente d'accordo.
È possibile che anche Lola abbia preso la sufficienza e io no?
Mi alzo dal mio banco e vado verso il professore.

-Come faccio a recuperarla?-dico mettendo il foglio sulla cattedra.

Il prof si gira e mi guarda -O inizi a fare del recupero qui il pomeriggio o le assegneremo un compagno di studi-

-Assegneremo?-dissi non capendo.

-Si, assegneremo. Ho sentito che anche a economia va male signorina-

Pure ad economia ho preso F questa volta?
Di bene in meglio!

Sbuffo -Si sì come no-

Vado di nuovo al mio posto e aspetto il termine della lezione.
Finita la lezione, e in questo caso l'ultima ora, mi reco verso il mio armadietto.
C'è un problema però, Nash è lì ad aspettarmi.
Vado a sinistra invece che a destra, dopo un po' vedo Cameron al suo armadietto.

-Cameron mi puoi fare un favore?-dissi e lui annuì a testa bassa.

-Allora prima metto questi qui- dico mettendo i libri nell'armadietto -e secondo vieni con me-

Lo prendo per mano e sento che a quel contatto si irrigidisce, ma poi si lascia andare.
Si passa davanti a Nash e lui ci nota infatti ci ferma.

-Tu che fai con questo?-dice riferendosi a me.

-Che palle Nash non posso uscire neanche con un amico?- dico cercandolo di superare ma con scarsi tentativi -Non sono la tua ragazza!-

-E te nerd non hai niente da dire?-disse Nash a Cameron.

Ma ora cosa c'entra Cameron?
Perché deve infastidire tutti?
Lui scuote la testa in segno di negazione.

-Bene-dice soddisfatto.

-Io voglio più bene a Cameron che a te Nash-dico dando un bacio sulla guancia a Cameron e quest'ultimo si irrigidisce.

-Troia-dice Nash andandosene.

-Parla lo stronzo-urlo in modo che mi sentisse.

Cameron ha sempre la solita faccia, cioè quella della paura e della disperazione messe insieme.
Lo abbraccio e lui non ricambia.

-Cameron non ti faccio male se mi stringi eh-gli sussurro all'orecchio ridendo.

Lui mi strinse, ma si sente che ha un po' paura, ma paura di cosa?
Povero ragazzo quanto vorrei che diventasse più aperto.
Mi levo dall'abbraccio e anche lui.
Cameron sorride, è carino il suo sorriso.
Peccato che quel sorriso è rovinato dal modo in cui si veste.

-Se vuoi una amicizia che duri a lungo, prima cosa leva subito le bretelle- lui se le leva -seconda cosa tira fuori quella camicia dai pantaloni- fa come gli ho ordinato -terzo quando vai a casa levati qui pantaloni-

-Ma io ho tutti i pantaloni così-dice.

Mi scappa una risata.
Ma come può essere possibile?

-Perfetto, domani tanto non c'è scuola andremo a fare shopping solo io e te-dico.

Lui mi fa un sorriso finto, segno che non ci vuole andare.

-E ultima cosa levati gli occhiali-continuo.

-Mi servono-dice lui toccandoli e io glieli tolgo.

-Maryl dove sei?-dice lui.

Sicuramente è cieco peggio di una talpa.
Gli rimetto gli occhiali ridendo.

-Domani faremo un salto anche all'ottica e poi in farmacia- dico.

-In farmacia per?- dice.

Gli tocco il viso e lui fa un passo indietro.
Ma non conosce il contatto fisico questo ragazzo?

-Caro mio, ma hai visto quanta acne hai?- dico e lui annuisce.

Non aveva tanto acne, ma per bello apparire l'acne deve sparire.

Gli do il mio numero di telefono, così domani mi può chiamare.

Secondo me le persone trattate con gentilezza diventeranno migliori degli altri.

Gli do un bacio sulla guancia e sento che arrossisce.
Lo saluto e mi incammino verso casa.
E un'altra giornata malefica di scuola è passata.

a wonderful nerd -In Revisione- CDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora