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Dopo circa un anno che ero nel Labirinto ero cresciuta tantissimo, tutti noi eravamo diventati piú grandi.
Erano arrivati dei nuovi ragazzi e io mi occupavo sempre di loro, soprattutto dei piú piccoli.
Alby era ancora il capo e Newt era il vice-capo.
Minho era il leader dei Velocisti ovvero i ragazzi che ogni giorno entravano a esaminare il Labirinto. Gally, invece, aveva i suoi seguaci, a mio avviso uno piú cretino dell'altro.
La capanna delle mappe aveva un nome per niente originale che, naturalmente, non avevo scelto io: Stanza delle Mappe.
Il nome era banale ma era lí che io lavoravo con i Velocisti alla creazione del modellino del Labirinto, ci potevamo entrare solo noi Alby, Gally e Newt per gli altri l'ingresso era assolutamente vietato.
Molti ragazzi che erano entrati nel Labirinto erano morti per l'ansia o si erano suicidati, per loro tutto quello era troppo, per questa ragione Alby dovette mettere delle regole molto rigide nella Radura.
Nessuno poteva tentare di fare del male a nessuno, ciò che dicevamo io, Alby, Newt, Minho e Gally andava rispettato: eravamo stati i primi cinque a mettere piede nel Labirinto ed eravamo i piú grandi: eravamo dei leader a tutti gli effetti.
Ma il vero motivo per cui Alby fu costretto a mettere quelle regole fu un altro: Newt aveva cercato di suicidarsi.

Mi ricordo quel giorno come fosse ieri: fu la giornata piú brutta che io abbia mai passato nella Radura.
Io lavoravo con dei ragazzi piú piccoli di me, e il giorno era trascorso normalmente fino a quando non mi accorsi che il sole stava tramontando e che i miei amici non erano ancora tornati dal Labirinto, mi spaventai a morte. Li stavamo aspettando tutti all'entrata del Labirinto.
Per quanto mi riguardava io sarei andata a cercarli ma non potevo lasciare i ragazzini con Gally e poi li avrei fatti preoccupare se fossi entrata anch'io.
Quando finalmente li vidi tornare mi accorsi subito che qualcosa non andava, poi quando si avvicinarono riuscii a vedere chiaramente e mi accorsi che Newt era svenuto e Alby e Minho lo stavano tenendo per le braccia trascinandolo.
Non appena uscirono dal Labirinto i ragazzi erano pallidissimi e io li fissavo agitata:- C'é forse bisogno che ve lo chieda, cosa é successo?- strillai.
Fu Minho a parlare:- Ha cercato di suicidarsi buttandosi giú da un muro-.
Mi crollò il mondo addosso, li guardai sorpresa e credo di essere impallidita anch'io.
Newt fu portato in una capanna per farlo curare dai Medicali, quelli che in teoria avrebbero dovuto essere dei dottori ma che, secondo me, non ne sapevano un tubo.
Non appena rimasi sola con Minho lo abbracciai come non avevo mai fatto, non avevo bisogno di piangere avevo semplicemente bisogno del mio migliore amico.
Quando andammo a trovare Newt che era ancora svenuto non volevo stargli vicino, avevo cominciato ad odiarlo: come poteva pensare di buttare via la sua vita in quel modo?
Per lui non versai nemmeno una lacrima, non se la meritava: noi gli avevamo dimostrato che era importante, che tutti lo eravamo e lui aveva mandato in fumo le nostre parole.
Tuttavia, ció che mi faceva davvero rabbia era che lui non aveva avuto il coraggio di parlare con noi, di dirci come si sentiva. Se sapevamo che dentro di lui c'era tutto quel dolore lo avremmo sicuramente saputo aiutare, ma lui non si confidò mai con nessuno di noi.
Da quando lui aveva provato a suicidarsi il nostro rapporto non era piú tornato come prima, mi aveva ferita e non importava quanto lui stesse soffrendo perché non si degnò mai di parlarne con me.
Io avevo fatto il possibile per difendere i nostri rapporti ma a lui non era importato.
Il risultato fu che lo odiavo, con il passare del tempo quell'odio si era un po' dileguato ma non era mai sparito del tutto.
Non gli parlavo quasi mai e cervavo di evitarlo il piú possibile. Sapevo che mi stavo comportando come una stronza ma era piú forte di me, non ci potevo fare nulla.
Era uno dei pochi ragazzi di cui mi fidavo veramente, lui non mi aveva mai parlato di come si sentiva e ciò voleva dire che lui non si fidava di me.
Mi aveva spezzato il cuore.
Lo odiavo.

Maze Runner- #IGiveYouMyHeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora