18

4.4K 233 18
                                    

Non sapevo cosa fare: se mi muovevo rischiavo di svegliarlo, ma non volevo restare in quella situazione... Era imbarazzante!
Il cuore mi batteva forte e cominciai a sudare freddo, ero così agitata.
E se si fosse svegliato in quel momento che cosa gli avrei potuto dire?!
Bhe, in effetti era lui che doveva delle spiegazioni a me: non avrebbe dovuto essere nel mio letto.
Pensare non avrebbe risolto nulla, mi girai e urlai:-Neeeeeewwwwttt!!!!!- lui si svegliò di scatto e cadde dal letto per lo spavento ma non gli lasciai il tempo di parlare:- Che cavolo stai facendo nel mio letto?!- dissi guardandolo.
Mi fissò qualche secondo fra il divertito e la confusione più totale:- Ariana! Hai intenzione di far cadere le montagne? Abbassa la voce!-
Non riuscivo a crederci, non si era nemmeno accorto del perché ero nervosa.
-Perché ti sei infilato nel mio letto sta notte senza che io lo sapessi?!-
Sembrò capire la ragione di tutta quella confusione e cominciò a sorridere.
- Non é per niente divertente!- gli dissi dopo poco vedendo che non riusciva a trattenere il sorriso
-Ary- disse lui alzandosi e mettendosi davanti a me:-Non ci credo, ti vergogni!-
-Cosa?! Non é vero!-
- Ma come no?! Sei diventata fucsia.-
Mi toccai d'istinto le guance ma poi gli dissi:- Non mi vergogno e non sono fucsia. Mi hai presa alla sprovvista, allora me lo spieghi che stavi facendo?-
-Si, te lo spiego: sta notte mi sono accorto che avevi freddo cosí mi sono messo vicino a te per scaldarti, tutto qui.-
- Bhe, potevi anche evitare di abbracciarmi!- dissi sorridendo anch'io, mi ero resa conto di essermi lasciata trasportare troppo dalle emozioni.
Agli occhi di Newt dovevo proprio essere divertente.
D'un tratto vidi arrivare Minho di corsa:- Che é successo? Ho sentito urlare-
- Non é successo niente Ok?-
- Ary hai la febbre? Sei tutta rossa-
- Non sono rossa! Ma cosa avete tutti sta mattina?!- dissi uscendo.
Non potevo scegliermi degli amici normali?!
Da dietro sentii Minho dire a Newt:- Cosa diavolo le prende?-
- Niente, solo che...-
- Andiamo a lavorare!- dissi a entrambi interrompendo Newt e fulminandolo con un'occhiataccia, quello che era successo nella capanna doveva restare nella capanna.
Uscimmo insieme e raggiungemmo gli altri e Newt  che se la rideva ancora, non so quanto avrebbe resistito senza prendermi in giro.
Per fortuna non eravamo molto in ritardo per il lavoro, a giudicare dall'altezza del sole doveva essere ancora mattina.
Non ero un genio in scienze ma stando nel labirinto per quasi un anno avevo imparato molte cose.

Fortunatamente Newt se ne andò a lavorare con Alby, se fosse rimasto con me avrebbe sicuramente voluto parlare del perché ero così agitata e io non me la sentivo, sentivo ancora le sue mani sulla mia vita... Che imbarazzo!
Dovevo lavorare con i ragazzini più piccoli e con Gally, non ero per niente felice a lavorare con lui ma Alby mi aveva convinta dicendo che i ragazzi si sarebbero trovati meglio a lavorare se con Gally c'ero anch'io e che non potevo lasciarli soli con lui.
Almeno durante la pausa sarei potuta stare un po' con Minho visto che ormai era tardi per andare nel labirinto, c'erano andati degli altri Velocisti che si erano alzati prima di lui.
Considerando la festa della sera prima dovevano veramente avere una costituzione di ferro perché io non riuscivo a muovere un muscolo, figuriamoci a correre!
Newt invece sembrava nel pieno delle forze, come al solito correva da un parte all'altra dalla Radura e supervisionava il lavoro di tutti e ogni volta che passava vicino a me sorrideva.
Scommetto che gli ricordavo la mia reazione subito dopo esserci svegliati.
Speravo non avesse capito che stare vicino a lui mi portava ad avere i brividi e le farfalle.
Era così, ma lui non lo doveva sapere.
Però non mi preoccupai più di tanto, era un mio amico e anche se mi piaceva mi comportavo con lui come con Minho, forse con Minho non dormivo nello stesso letto ma in ogni caso li trattavo ugualmente.
In fondo era proprio per quello che mi piaceva Newt: lui era un ragazzo semplice che non nascondeva l'affetto che provava per una persona e, anche se non era stato sempre bene, era quello che ammiravo di più di lui.
Non aveva paura di essere giudicato se dimostrava di tenere a qualcuno ed era anche per quello che tutti lo rispettavano.
Il lato che apprezzavo più di lui però era che voleva sempre proteggere i suoi amici, lo aveva dimostrato più di una volta e, con quel gesto di quella mattina, aveva dimostrato di tenere molto anche a me.
Non potevo essere più felice.

Maze Runner- #IGiveYouMyHeartOnde histórias criam vida. Descubra agora