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<< ventiquattro >>

Michael uscì dalla chat con Calum e spense il suo cellulare lanciandolo sul letto.

Stava per prendere la giacca per uscire e andare a casa del suo migliore amico finché non passò davanti allo specchio.

Come cazzo mi sono ridotto? Pensó mentre si guardava allo specchio davanti a lui.

Portava dei pantaloni della tuta neri trasandati, che forse aveva da anni, e una maglietta sempre dello stesso colore tutta stropicciata. Poi passó ad osservare i suoi capelli rossi tutti spettinati, non li pettinava dalla sera prima, quando Logan gli aveva scritto.

Solo un giorno e già mi sono ridotto così pensó nuovamente.

Così decise di curarsi almeno un po' il suo look, almeno per farsi vedere da Calum e per non far pensare al suo migliore amico di essere un disperato.

Aprì l'armadio e tiró fuori i suoi soliti skinny jeans neri e la solita maglia dei Green day.

Un po' meglio dì com'era prima, vero?

Si sistemò velocemente i capelli e finalmente uscì di casa andando verso quella di Calum, che appena si ritrovò davanti alla casa bussò alla porta.
Dopo qualche secondo la porta si aprì e comparì un Calum sorridente, come sempre d'altronde. Quel ragazzo era sempre felice, e Michael si chiedeva come facesse ad essere sempre così.

"Ehi Mich- OH CRISTO MICHAEL, HAI UN ASPETTO ORRIBILE "
" Oh ciao Calum, grazie per il complimento..! "
" No dico davvero! Hai due occhiaie che fanno paura "

In effetti il moro non aveva torto, Michael non aveva dormito tutta la notte per colpa di Logan.

" Dai ma mi sono sistemato bene poco
fa! "
" Tu non sai cosa significa sistemarsi
bene, dai entra "
Michael sbuffò e entrò in casa.

Calum lo portò in camera sua, dove sul letto erano già presenti due pizze ai peperoni, le loro preferite.
I due si sedettero uno di fianco all'altro, ma prima che Michael potesse prendere il cartone con la pizza, il moro lo fermò.

" Hey no, caro "
prese il suo cartone di pizza e lo mise lontano da lui
" Prima mi dici precisamente che è successo con Logan "

Il tinto sbuffò, coricandosi sul letto di Calum. "Boh è successo che abbiamo litigato"
"Oh, ma dai! Non lo avrei mai detto" rispose sarcastico l'altro.
Michael sbuffò, cercando di prendere la sua pizza, ma un ceffone gli arrivò sulla mano. "No ho detto!"

"Comunque sia, Michael, gli scrivo io" propose Calum.
Il tinto si tirò su a sedere "no! Calum va a finire che rovini tutto.."
"Signor Clifford, lei pensa davvero che io possa rovinare tutto?"
"Si!"

Calum stava cercando in tutti i modi di far sorridere Michael, e in parte ci stava anche riuscendo, ma solo ad un certo punto il tinto non ce la fece più e scoppiò a piangere.
Calum non fece altro che avvicinarsi a lui e abbracciarlo forte.
"S-scusa.." sussurrò Michael, con la faccia contro la maglietta di Calum.
"Non scusarti, piangi se ne hai bisogno, io sono qui" lo rassicurò.
"È che .. è che io ci tengo a lui, l-lo amo davvero tanto" si fermò un attimo e tirò su col naso "s-solo che non posso dimenticarmi di Luke così ... come se niente fosse"

Il moro sospirò. "Lo so Michael, e tu devi spiegarglielo" gli accarezzò dolcemente i capelli. "ora facciamo una cosa"
Calum prese i due cartoni di pizza e ne passò uno a Michael "ora ci mangiamo la pizza che sennò diventa fredda, e intanto ci guardiamo Star Wars, ti va?"
Il tinto annuì, accennando un sorriso. Era contento di avere un amico come Calum, con cui poter sfogarsi e piangere quando serviva, per poi farlo sorridere anche con poco.