XXII. Corvus

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Harry's POV

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Harry's POV

Quando un raggio di sole filtrò dalla finestra posandosi sul mio viso, mi portai una mano davanti agli occhi infastidito da quella luce abbagliante. Sbattei le palpebre un paio di volte, e quando mi fui abituato ai chiarori del primo mattino, riportai il braccio lungo i fianchi. 

Con l'altro braccio tenevo ancora Chanel stretta a me, che dormiva beatamente con la testa appoggiata sul mio petto nudo. Cominciai ad osservare i suoi lineamenti perfetti e d'un tratto tutti i ricordi della sera prima riaffiorarono nella mia mente. 

Non mi ero mai sentito così bene a farlo con una ragazza, forse perché per la prima volta non si era trattato solo di sesso, ma era stato qualcosa di più. 

 Chanel era vergine, si era concessa a me per la prima volta e questo aveva aumentato il desiderio che già avevo di lei. Se durante tutto quel tempo ero riuscito a mantenere quel po' di autocontrollo, era stato solo perché io per primo avevo sempre cercato di evitare quel genere di 'situazioni'. 

Ma la sera prima, quel bacio che le avevo dato mi aveva mandato su di giri, e quando anche lei mi aveva detto che lo voleva, non ero più riuscito a trattenermi e alla fine lo avevamo fatto nel suo letto, con suo fratello nella stanza affianco e sua madre al piano di sotto, ed era stato semplicemente bellissimo. 

Prima di me, lei non era mai stata a letto con nessun altro ragazzo, ero il solo che l'avesse toccata in quel modo, l'unico che avesse esplorato quel territorio e sarei rimasto anche l'ultimo.

Rimasi a fissarla per so' quanto tempo finché non si mosse leggermente nel sonno, segno che stava per svegliarsi. Mugolò e a quel punto aprii di poco gli occhi, quel poco che bastava per far trasparire l'azzurro dei suoi occhi ancora lucidi a causa del sonno. Sbatté le palpebre e poi alzò le lentamente lo sguardo verso di me "Harry..." mi chiamò con la voce un po' rauca.

Io le sfiorai la guancia con la punta dell'indice e mi avvicinai al suo viso "Buongiorno piccola" sussurrai per poi stamparle un lieve bacio sulle labbra rosee. Lei a quel punto piegò gli angoli della bocca in un dolce sorriso e sprofondò di nuovo con il viso tra l'incavo del mio collo e il petto facendo aderire i nostri corpi nudi sotto il lenzuolo. Stretta in quel modo tra le mie braccia sembrava ancora più piccola e indifesa. 

Sospirò sommessamente quando sentì le mie dita scendere lungo la sua schiena scoperta, mentre lei con gli occhi socchiusi iniziò a tratteggiare il contorno del tatuaggio che avevo sul torace.

"Sai, sei la prima a cui piace" ammisi riferendomi alla farfalla.

"Non ho mai visto un tatuaggio così"

"Perché non esiste su nessun catalogo di tattoo, l'ho disegnata io" affermai

"Davvero?!" disse alzando lo sguardo verso di me stupita "Harry sei serio?" mi domandò dubbiosa

Io risi e annuì "Si, il tatuatore lo ha soltanto ricopiato"

"E... anche gli altri li hai disegnati tu?" domandò curiosa.

Deep Green ➳ HESDonde viven las historias. Descúbrelo ahora