Appoggio il mio mento sopra la sua nuca.
La sento singhiozzare e la stringo ancora più forte,come per cercare di non farmela scivolare via.Respiro profondamente.
Nelle narici mi entra quel suo dannato profumo.
Si,È lo stesso di allora.
Chiudo gli occhi come in trance.Ricordo le serate abbracciati nel nostro piccolo appartamento.
Quando ognuno si dedicava a scrivere le proprie canzoni.
Io nel salotto con la mia chitarra e lei in camera da letto coricata a pancia in giù.Ogni tanto mi ricordo che correvo da lei per un bacio.
Lei veniva da me con la scusa di una sigaretta sul balcone.
Ci sedevamo vicini sul terrazzo che guardava i tetti di Roma. Ci fumavamo una Malboro. Rosse per me. Light per lei.Ma bastava un tocco di mano e finivamo sempre a fare l'amore.
Ovunque.No Mattia. Devi andare.
Mi stacco.
La tengo per le spalle.
La guardo dritta negli occhi.
Cazzo i suoi maledetti occhi.
La tentazione di baciarla è fortissima.Il nostro primo bacio.
Non posso dimenticarlo.
Di nascosto da tutto e da tutti.Non è stato un bacio romantico, da film, come ogni ragazzina romantica ai aspetta.
No.
Noi bruciavamo di passione.
Eravamo prigionieri di quell'attrazione che non ci lasciava stare. Ogni giorno era una tortura in quegli studi.
Quando è capitato e' stato un bacio di fuoco.
Da quel momento lei era MIA.No Mattia. Fermati . Ragiona con quel neurone che ti ritrovi in testa.
Mi abbasso verso di lei.
Lei che aspetta quel bacio,la sento. Sento l'alchimia.
L'attrazione tra noi è palese. Non si è placata.Le do un bacio sulla fronte.
È tutto."Vattene.
Vattene via Emma. "
la mia testa ha il sopravvento.
La mia rabbia e' ancora troppa nei suoi confronti."Mattia. Ti prego. Lo vuoi anche tu."
"No. Hai frainteso. Devo andare ora. Devo andare a prendere Andreas.
Civediamo Emma."Gli volto le spalle e mi incammino.
Percepisco che mi sta guardando.
Le parlo senza voltarmi.
"Quello che mi hai detto oggi mi ha stravolto sai?
Se tu mi avessi parlato.
Se non fossi stata codarda da nasconderti e da nascondermi tutto.
Se ...se...se... Chissà come sarebbe andata. ""Dammi un opportunità per farmi perdonare."
"Ci devo pensare. Non è così semplice.
Potevamo avere un bambino.
Avremmo potuto essere genitori. Essere una famiglia.
So cosa significa.
Lo sono.""Lo so.
Ad un certo punto volevo parlarti.
Ma ho poi ho visto i giornali.Quando ho saputo che eri tornato con la tua ex e che lei era incinta... Ho avuto la conferma che qualcuno aveva scritto che le cose dovevano andare diversamente "
"Si. È probabile. Ma non era il destino. Siamo stati noi con le nostre azioni."
Il destino.
Odio pensare che qualcuno giochi con le vite delle persone. Penso che ognuno abbia diverse strade da scegliere.
E che il trascorrere dei giorni sia una conseguenza delle scelte che tutti siamo portati a fare.Queste rivelazioni mi hanno scosso. Lo ammetto. Ci devo pensare su.
Devo render mie queste cose.
Poi magari potrei scusarla.
Ma deve star lontana da me.Il solo vederla ha risvegliato sentimenti che non erano morti come credevo.
"A domani Emma"
Ed è già una promessa.

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Tu. Che sei parte di me.
FanfictionEmma e Mattia Sono passati 10 anni e tante cose sono rimaste irrisolte. Segreti,Amori,rancori e ritrovata passione.