23. chapter twenty-three.

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"Bradley non mi ha scritto niente.." – dissi sovrappensiero, mentre con la mia amica entravamo nell'ascensore – "nel senso che non mi ha scritto nulla, nemmeno sul fatto che eravamo in due alberghi diversi, sul fatto che abbiamo fatto tardi, nulla di nulla."

"Sarà in ansia per la serata di stasera, Lauren, e avrà la mente piena di altri pensieri. Stai tranquilla" - rispose la mia amica con un sorriso premuroso e tranquillo.

"Già forse hai ragione" – conclusi, prima di sospirare e sentire il lento movimento del passaggio dei piani, al di là delle pareti in metallo. Un ultimo rumore anticipò l'apertura delle porte, che affacciava proprio sulla Hall del Resort Hotel.

La mia amica mi prese per mano, come eravamo solite a fare, soprattutto nei momenti in cui una delle due era particolarmente in tensione, e ci dirigemmo verso i divanetti, dove erano posizionati gli altri ad aspettarci. Passò qualche secondo prima che iniziarono ad entrare nel nostro raggio visuale le figure dei nostri amici.

"Finalmente siete qui" – disse Damian, già in piedi. Il ragazzo indossava un perfetto abito nero: i pantaloni e la giacca, perfettamente eleganti e lucidi, erano perfettamente complementari alla scelta della camicia grigia e di un papillon a strisce nere e grigie. Era davvero ben vestito.

"St-stai davvero bene" – disse Dinah, con voce tremante. Mi accorsi subito dell'imbarazzo della mia amica e le sussurrai all'orecchio un "ricordati di respirare", mentre trattenni tra me e me una risata. A quanto pare non ero l'unica che stava capendo sempre di più cosa provava per qualcuno. Avevo sempre visto bene Damian e Dinah, e probabilmente il destino aveva visto più lungo di me in questa situazione.

"Anche tu, Dinah, sei perfetta" – rispose imabrazzato il ragazzo, con gli occhi che luminosi ammiravano la figura davanti a sé – "anzi..anche voi! " – disse allargando le braccia e osservando anche me– "Lauren sei meravigliosa!"

Non ero mai abituata ai complimenti e ogni volta un grande imbarazzo si propagava dentro di me, manifestandosi inevitabilmente anche sul mio volto.

"Grazie Damian, anche tu sei un bel figurino" – risposi, suscitando la risata di entrambi.

"Si si , lo so. Sono un bel tipetto" – rispose lui ironicamente, continuando a sorridere. Damian era il più vicino a noi e solo in quell'istante mi accorsi della presenza di altre 4 persone all'ultimo divanetto più giù, rispetto a dove ci trovavamo noi.

"Venite, raggiungiamo gli altri" – disse Damian voltandosi e camminando verso le figure che avevo intravisto. Il mio cuore iniziò a battere sempre di più quando vidi Ally e Normani parlare con Drew e Camila.

"Lauren!" – dissero le due mie amiche. Ally indossava un abito color crema davvero bello che le risaltava la carnagione olivastra in un modo splendido. I suoi capelli erano raccolti in uno chignon alto e morbido. Era davvero stupenda. Stessa cosa si può dire di Normani, la cui carnagione scura era perfettamente concorde con il top ocra, dalle maniche in pizzo , che si univa alla gonna nera, anch'essa in pizzo. La sua figura era infine perfettamente slanciata da dei tacchi ocra che la rendevano davvero raggiante.

"Ragazze siete stupende" – dissi incantandomi davanti alla loro bellezza. Era sempre bello vedere le mie amiche in queste occasioni con quegli abiti. Amavamo vestirci eleganti e commentare i nostri vestiti, era una tradizione. Anche prima del mio incidente nessuna usciva di casa senza aver avuto il parere delle altre. Anche in quell'occasione, se avessi dovuto dare un voto, erano da 100 e lode.

"Senti chi parla" – disse Normani accarezzandomi il braccio – "E questa bellezza dove la tenevi nascosta?" – chiese lei ironicamente.

"Nella valigia, ovviamente. Devo mostrarla nelle occasioni speciali no?" – risposi ridacchiando.

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