Capitolo 15

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Il mattino seguente mi svegliai con una nuova carica.
Avrei adempito al mio compito in modo da tornare alla mia vita normale il prima possibile.
Quindi le cose da fare erano due.
Primo: scoprire tutto ciò che c'era da sapere su chi mi voleva morta.
Secondo: dovevo imparare a controllare le mie abilità al meglio il prima possibile.

Una volta pronta uscii e mi recai da Gregory.
Mi ci volle tutto il mio senso dell'orientamento per ritrovare il suo studio ma alla fine ce la feci.
Bussai ed entrai.
- Buongiorno signorina Kristen, non è a fare colazione? Tutti gli altri sono nella sala principale. - disse con un sorriso cordiale
- Buongiorno a lei Gregory, mi chiami solo Kristen per favore, non sono con gli altri perché non ho appetito e non penso mi tornerà finché non capirò meglio cosa sta succedendo - Gregory annuì e mi fece cenno con la mano di sedermi, chiuse il libro che aveva in mano e lo posò con cura al suo posto, in un piccolo ripiano pieno di libri dall'aspetto antico.
- Sai Kristen, ho aspettato per anni questo momento, non sapendo neanche se avrei mai avuto l'onore di conoscerti, ed ora sei qui, non sai nemmeno quanto tu sia importante. - dichiarò sorridendomi sinceramente commosso - Provi a spiegarmi allora. - lo incitai.
Lui si girò e prese un vecchio libro dal ripiano dove sulla copertina era raffigurata una runa.
Si sedette e cominciò a sfogliare l'antico manoscritto.
- Come ti ho detto ieri Lilith ti cerca. Spaventata dalla profezia ha sempre cercato di ostacolare la tua nascita ma come sappiamo non ci è riuscita, o meglio, in parte. -
- Cosa intende? - chiesi di getto.
Girò il libro verso di me. Raffigurata c'era una ragazza dai lunghi capelli color avorio e grandi occhi verdi smeraldo. Era circondata di luce eterea, sembrava un angelo.
- Ti assomiglia non trovi? - disse sorridendomi.
Era vero, mi assomigliava vagamente ma io rispetto a lei sembravo la versione cattiva.
Vedi, il Messia si è sempre immaginato come questa ragazza, una creatura eterea, una creatura di luce, capace di contrastare l'oscurità, ed infatti tu la padroneggi ma c'è dell'altro, Christian ieri mi ha parlato del nuovo potere manifestatosi, la telecinesi, non dovrebbe appartenerti Kristen, in quanto è un potere che alcuni demoni originali hanno, per cui, è un potere demoniaco. L'Hircum, ad esempio, è il demone a cui appartiene questa abilità. In sostanza Kristen, quello che sto cercando di dirti è che crediamo che tu abbia anche il nostro sangue, che Lilith sia riuscita per metà nel suo intento. - 
Rimasi interdetta.
- Cioè sarei una Nephilim? Io mi faccio male! Non guarisco come voi, posso morire! - dichiarai sconvolta. Mi ricordavo bene di Christian con il collo rotto e i profondi squarci sul petto che si alzava come nulla fosse dopo neanche cinque minuti.
- Anche noi possiamo morire, ma solo se colpiti al cuore. Le nostre ferite invece rimarginano molto in fretta. Hai visto l'immagine nel libro, quella che saresti dovuta essere, tu sei diversa, sei più come noi anche se non del tutto. Potresti avere più abilità, essere immortale o...-
- Basta Gregory - lo zittii alzandomi. - Io voglio solo tornare alla mia vita di prima, non mi interessa chi sono perché lo so già. - Nonostante la mia vera natura fosse chiaramente quella io non mi ci sentivo per niente, trovavo la mia normalità nei gesti quotidiani di una vita altrettanto quotidiana. L'essere speciale e unica non faceva per me, io ero una ragazza normalissima che voleva studiare nel campo medico, che voleva vedere il mondo, che tra cinque anni si vedeva in un monolocale insieme al suo cane. Questa ero io.
L'uomo parve sorpreso dal mio tono, non volevo essere aggressiva ma doveva capire come mi sentivo, così presi un bel respiro e cercai di non scoppiare alle nuove rivelazioni.
- La prego Gregory, non penso di poter scappare dal mio destino ed è per questo che voglio adempire al mio compito però, ho bisogno di controllo. Devo riuscire a controllare i miei poteri, mi insegni, mi insegni a ritrovare una parte di me per quanto sia possibile. -
La mia vita non la controllavo già più, avevo bisogno di ritrovare stabilità almeno su me stessa.
- Certo Kristen, ti aiuteremo, Christian può insegnarti  benissimo ad...- - No! - lui era proprio il meno indicato ad insegnarmi. Con lui intorno mi sentivo vulnerabile. - Ehm, vorrei che lui e Kyra stessero un po' insieme, è da tanto che non si vedono, potrebbe aiutarmi Jinn - l'uomo scosse la testa - Jinn è la meno indicata, non ha pazienza, Ethan invece...è perfetto! È deciso allora, inizierete oggi stesso, ti avverto, sarà dura. -

Uscita dallo studio di Gregory andai alla ricerca di Ethan. Pensandoci bene era perfetto, nessun coinvolgimento inappropriato e poi, sembrava davvero un bravo ragazzo.
- Kristen - mentre ero immersa nei miei pensieri sentii chiamarmi, mi fermai voltandomi verso la persona che meno avrei voluto incontrare. - Ma dove eri finita? Ti stavo cercando. - - Ero da Gregory Christian, mi ha detto tutto. Ora vorrei solo iniziare gli allenamenti, hai visto Ethan? - - Ethan? Perché lui? Posso aiutarti io, ti avevo promesso che ti sarei stato vicino - disse confuso - No, va bene così, davvero, dovresti passare un po' di tempo con Kyra - dissi soripendendolo. Posai i miei occhi scuri nei suoi e rimanemmo così, fermi, lasciando parlare solo il silenzio. Dopo un'eternità mi voltai decisa a porre fine a quella situazione, lui però mi prese la mano e mi girò di nuovo. Al suo tocco una scossa mi pervase il corpo e di scatto ritirai la mano come se mi fossi bruciata con il fuoco ed in un certo senso era così.
- Kristen io... - - Christian, scusami ma devo andare - lo bloccai. Non volevo sapere nulla. Presi a correre arrabbiata con me stessa per le reazioni che mi provocava, arrabbiata perché in sua presenza non riuscivo a controllarmi. Sentii di nuovo delle fitte al petto cominciare a pulsare, procurandomi un dolore fisico quanto emotivo. Lo volevo, tutto il mio corpo mi spingeva verso di lui ma Christian non era mio e mai lo sarebbe stato. Corsi senza meta fino a sentirmi scoppiare quando colpii qualcosa che mi frenò.
Mi ritrovai in un abbraccio stranamente confortante. Scossa rimasi così, appoggiata sul suo petto fino a quando non ripresi un respiro regolare. Alzai lo sguardo e trovai due occhi verdi immersi nei miei.
- Tutto bene dolcezza? -

Ethan.

DarknessМесто, где живут истории. Откройте их для себя