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Mentre sono distesa sul letto a studiare il nuovo capitolo di storia che la prof ci ha assegnato oggi per domani, sento il mio vecchio telefono vibrare sul comodino. Immediatamente faccio un sorriso, immaginando chi può essere. Lo afferro e apro il messaggio.

Sei libera oggi pomeriggio?
H.

Digito velocemente la risposta.

In realtà sto studiando, ma se vuoi puoi passare.
Ho bisogno di una pausa.
K.

Perfetto, sono da te tra cinque minuti.
H.

Come un razzo, mi infilo in bagno e mi posiziono davanti allo specchio per verificare se sono presentabile. Non ci tengo a farmi vedere dal mio ragazzo nelle mie solite pessime condizioni post-studio.

Non faccio grossi ritocchi, mi limito semplicemente a sistemare un po' i capelli con le mani.

In questo stesso istante, sento il campanello suonare.

«Vado io!» urlo alla mia famiglia, in modo che nessuno si avvicini alla porta.

Ho così tanta voglia di vederlo. E' dovuto stare via per un po' di giorni a causa di alcune interviste e "impegni da band", e mi è mancato molto.

So che la sua assenza è dovuta al suo sogno che sta per realizzarsi, e sono così felice per lui, ma lo sarei ancora di più se riuscissi a vederlo più spesso.

Senza sprecare altro tempo, corro giù dalle scale, apro la porta e mi fiondo tra le sue braccia. La sua risposta è un po' lenta, ma appena arriva mi sento finalmente completa.

«Mi sei mancato tanto» sussurro sul suo petto, con un orecchio appoggiato sul suo cuore a causa dell'enorme differenza d'altezza.

I suoi battiti sono veloci e senza un motivo ben preciso, mi fanno salire le lacrime agli occhi.

«Mi sei mancata tanto anche tu» dice, mentre la sua presa si fa più stretta intorno alle mie spalle, costringendomi a stare ancora più appiccicata al suo corpo «Mi dispiace disturbare il tuo studio, so che tra neanche un mese hai gli esami, ma...»

Mi scosto da lui per guardarlo negli occhi, interrompendolo, quasi divertita dalla sua ultima frase, decisamente poco da lui «Sei completamente impazzito? Sono felicissima che tu sia qui!»

Senza aggiungere altro, lo prendo per mano e ci dirigiamo verso la mia stanza. Sposto i libri dal letto, in modo tale che entrambi ci possiamo sedere senza intralci, e mi volto verso di lui. La sua postura è rigida, mentre una mano è nascosta nella tasca anteriore dei suoi jeans e l'altra passa nervosamente tra il suo ciuffo scuro e riccioluto.

Noto immediatamente che c'è qualcosa che lo turba. Vorrei fargli qualche domanda, ma so che quando ne vorrà parlare con me, me lo dirà senza troppi giri di parole.

Non sono quel tipo di ragazza che pretende di sapere tutto dalle persone, non sono così indiscreta, ma sono molto più che disposta ad ascoltare se qualcuno vuole confidarsi o sfogarsi con me. E questo Harry lo sa bene.

Perciò, mi limito semplicemente ad avvicinarmi a lui e ad incrociare le mani intorno al suo collo, alzandomi sulle punte dei piedi per aggrapparmi meglio.

Anche se siamo molto vicini, i suoi occhi verdi fanno di tutto per non incontrare i miei. Cerco di ignorare questa strana sensazione che mi sta crescendo dentro al petto e mi avvicino per baciarlo. All'inizio le nostre labbra si sfiorano soltanto, ma dopo qualche secondo le mani di Harry stringono la mia vita e le sue labbra iniziano a muoversi lentamente contro le mie, finché la sua lingua non si insinua nella mia bocca, facendomi rabbrividire e battere forte il cuore.

The First Love || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora