3.10

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"Ciao.. Tu non balli?" La voce squillante di Lucas mi fece distrarre.
Quel girono avevo finito prima del solito ed ero rimasta in sala per poter ballare per conto mio.
"Ciao Lucas.." Sorrisi salutando il bambino con un cenno della mano.
Lui venne verso di me e si mise seduto al mio fianco.
"Perché tu non balli?"
"Mi stavo riposando un po'.. Tu come mai sei qui?" Ormai era una settimana che non lo vedevo.
"Sabato e domenica e veneddi sono con papà.." Spiegò felicemente Lucas contento di passare del tempo con suo padre.
"Il mio papà e la mia mamma non stanno insieme come quelli degli altri bimbi.." Aggiunse alzandosi di nuovo in piedi.
"Mi dispiace.."
"A me no.. Al mio compleanno e a Natale ho sempre due regali.." Sorrise vittorioso Lucas facendomi ridere.
"Sei una piccola peste allora.." Esclamai osservandolo correre da una parte all'altra della stanza.
Mi alzai anche io e andai verso lo stereo.
"Che fai? Vai via?" Chiese curioso venendomi incontro.
"No.. Volevo ballare un po', balli con me?" Chiesi allungando la mano verso di lui dopo aver fatto partire una canzone.
"Non so ballare.."
"Come non sai ballare? Con un padre professionista, tu non sai ballare?"
Lui si strinse nelle spalle sporgendo il labbro inferiore.
"Vuoi che ti insegno?"  Proposi per poi vederlo annuire vigorosamente.
"Cosa vuoi ballare allora?" Chiesi afferrando la sua piccola mano.
"Quello che fa papà, ippop.."
Esclamò lui avviandosi a me mentre sceglievo qualche canzone.
"Questa ti piace?" Gli domandai e dopo che lui annuì improvvisai qualche passo. Lui cercava di seguirmi ridendo divertito. I passi che stavo improvvisando erano abbastanza semplici, facili per farli eseguire da un bambino di quattro anni.
Montai una breve coreografia per farlo divertire un po'.

"Sei bravissimo.." Esclamai alzando la mano per dargli il cinque. Lui rise schiacciando la sua mano sulla mia contento.
"Lucas.. Andiamo?" Andreas entrò in sala richiamando il figlio che gli corse incontro felice.
"Guarda cosa mi ha imparato Lutezia!" Disse prendendo il padre per mano e facendolo entrare in sala.
"Si dice insegnato, non imparato.." Lo corresse lui sorridendogli.
"Dai su, fammi vedere." Aggiunse poggiandosi al muro. Lucas si voltò verso di me ed io gli feci l'occhiolino per poi far partire la musica.
Lucas ballò quei passi che avevo coreografato per lui e una volta che ebbe finito applaudii. Lo stesso fece Andreas.
Il piccolo corse verso il padre che lo prese in braccio e gli lasciò un bacio sulla guancia.
"Bravissimo tesoro.. Ora per premio andiamo a prendere un bel gelato.. Contento?"
Lucas annuì tra le braccia per padre battendo le mani felicemente.
"Vai a ringraziare Lucrezia così poi andiamo.." Aggiunse lasciandolo a terra.
Lucas corse verso di me ed io mi abbassai alla sua altezza.
"Grazie Lutezia.." Disse abbracciandomi e baciandomi sulla guancia.
"Figurati piccolino." Gli sorrisi.
"Papà può venire a mangiare il gelato con noi?" 

Non sapevo come ero riuscita a farmi convincere ad uscire con loro due. Fatto sta che ora mi ritrovavo per le strade di Roma, tenendo per mano il piccolo Lucas, a meno di un metro da Andreas.
Tra noi due c'era un silenzio imbarazzante ma sembrava che il piccolo non si accorgesse, anzi era felice per essere riuscito a convincermi.
Aveva iniziato a raccontarmi alcune cose che aveva fatto all'asilo senza smettere di parlare per un secondo. Almeno finché non era arrivato la sua coppetta con il gelato.
Andreas ogni tanto li lanciava qualche sguardo per controllare che non si sporcasse.
"È davvero adorabile..stai facendo un ottimo lavoro. " Dissi dopo un po' ad Andreas.
"Grazie.." Mormorò sorridendomi. Ma quello non era il suo solito sorriso, quello era un sorriso spento.
"Non è facile tenendo conto che ormai io vivo qui e Marta è a Fabriano.. Ma facciamo il nostro meglio.."
"E ci state riuscendo, davvero.." Mormorai osservano il piccolo per poi sorridere ad Andreas. Ero fiera di lui e di quello che stava facendo con Lucas. Ma in fondo l'avevo sempre saputo che sarebbe stato un ottimo padre.

It's you 3Where stories live. Discover now