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"Come va cicciabella? Ti vedo nervosa." Mostrai un sorriso a Simone. In quei giorni cercavo di non pensare a quella chiacchierata con Andreas. Avrei dovuto parlare con Liam, fare un test e accertarmi che fossi veramente incinta, ma il coraggio mi era mancato. Un conto era solo crederlo, un conto averne la certezza.
"Tra due settimane mi devo sposare.. Credo sia normale che sia nervosa.. Tu non lo eri prima del matrimonio?" Domandai mordendomi il labbro quando sentii una fitta alla pancia. Presi un profondo respiro e tornai a guardare il ragazzo.
"Certo che ero nervoso.. Sicura sia solo per quello?" Annuii senza guardarlo negli occhi, altrimenti avrebbe capito che gli stavo nascondendo qualcosa.
"Vado un secondo in bagno.." Annunciai poi uscendo dalla saletta.
Sentii il peso sul petto scogliera i quando vidi una macchia di sangue sulle mutandine. Sospirai sollevata, avevo davvero temuto il peggio.
La nausea, la stanchezza, il ritardo, i dolori erano tutti sintomi che mi avevano fatto pensare ad una possibile gravidanza. Ma a quanto pare il ritardo era stato solo un grosso ritardo e i dolori erano dovuti proprio a questo. Nausea e stanchezza non so a cosa fossero dovuti. Ma non mi importava più di tanto. Non ero mai stata più felice di avere il ciclo.
Quando uscii dal bagno trovai Andreas fuori, doveva essere appena rientrato dopo aver fumato.
Gli corsi incontro e mi buttai tra le sue braccia.
Lui mi strinse a se confuso.
"Non sono incinta!" Esclamai felice alzando lo sguardo per poterlo osservare. Sentii il fiato mancarmi per qualche secondo. 
"Cosa? Ma.. Il ritardo, la nausea.." Lui sembrava ancora più confuso di prima.
"Lo so.. Ero quasi sicura di esserlo, ma mi è appena venuto il ciclo.." Dissi con un sorriso e lo vidi sorridere.

Pov Andreas

Non sapevo il motivo per cui mi sentivo più sollevato dopo che Lucrezia mi avesse detto di non essere incinta. Certo sapevo di non averla mai dimenticata, non l'avrei mai potuto fare. In questi anni ci avevo provato ad andare avanti, ma il mio cuore era ancora legato a lei. In questi anni avevo provato ad uscire con qualcuno, ma già dopo la prima uscita non mi facevo più sentire. Poi avevo anche smesso di provarci. Mi ero dedicato unicamente al ballo e a mio figlio. Finché lei non era tornata e il mio cuore aveva ripreso a battere. Vederla felice con un ragazzo che non fossi io mi faceva male, terribilmente male, soprattutto sapendo che prima ero io quel ragazzo che la rendeva felice.
"È un pezzo che ho deciso di montare stamattina.. Ora faccio sentire ad entrambi il brano.." Disse Veronica risvegliandomi dai miei pensieri. Non avevo sentito nulla di quando avesse detto prima.
Cassandra si voltò verso di me ed io le sorrisi rassicurante per poi ascoltare attenuante il brano.
La canzone era Il mondo in un secondo di Alessandra Amoroso.

Vorrei sapere almeno quando
come fa il sole in un tramonto
tu
non mi scalderai più
perché oramai sono un ricordo
quel rosso che ora sta svanendo
tu
non mi appartieni più

vorrei sapere almeno quando
come fa il vento ad uno sguardo
tu
non mi sfiorerai più
perché fa parte di domani
quello che è stato fino a ieri
tu
non mi appartieni più

Sentii che quelle frasi rispecchiassero perfettamente la mia situazione. Mi sarebbe piaciuto sapere quando Lucrezia non mi avrebbe fatto più alcun effetto. Perché lei ormai non era più mia.

anche se ti sento
inavvertitamente
ancora sulla pelle

Ancora adesso sentivo tutte le sensazione che avevo provato stando insieme a lei. Quella sensazioni non sarebbero andate via facilmente dalla mia pelle.

invece tu
svanisce in un istante
con te
il mondo in un secondo

Eppure lei stava svanendo pian piano. Ogni giorno che passava io la perdevo sempre di più. È questo faceva terribilmente male.

It's you 3Where stories live. Discover now