CAPITOLO 44

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Premessa, è successo in caos con il mio telefono quindi probabilmente non vi sarà arrivata la notifica dello scorso capitolo, scusate per l'inconveniente.

* * *

Persefone e Glaphyra avvertirono dei rumori provenienti dalla porta d'entrata.

"Sono già tornati?" chiese Glaphyra a Persefone.

La ninfa sollevò le spalle in risposta.

"Ci avete messo poco" disse Persefone rivolta verso Ares che stava entrando dalla porta.

"Poco? È stato un inferno con quella bambina"

Ares chiuse la porta alle sue spalle, la piccola non c'era e neanche Dioniso, però un'altra ombra si stagliava nel corridoio.

"Adesso dov'è?" Persefone si stava preoccupando.

Aveva appena ritrovato la sua piccola... Non poteva perderla un'altra volta.

"Con Dioniso" rispose Ares entrando nella stanza.

"Vedo che non hai cambiato l'arreddamento" una voce famigliare.

"Apollo?"

"Persefone?" rispose il dio guardandola.

"Glaphyra!" grande la dea... Come cercare di sdrammatizzare e fallire miseramente.

"Dov'è Melissa?" Persefone si alzò di colpo dal divano piazzandosi davanti al dio della guerra.

Ares senza timore rispose: "Con Dioniso, te l'ho già detto"

Questo non aiutava.

Apollo nel frattempo osservava la scena stupito, come faceva Persefone ad essere qui è non negli Inferi con suo marito?

"Ares, non mandarmi di rispetto!" la ninfa si sentì minacciata da quel dio.

"Ti ho detto la verità" e si ritirò in cucina per prendere una birra dal frigo.

"Che diavolo ci fai qui tu?" chiese Glaphyra ad Apollo.

Il bello era che nessuno doveva scoprire dove si trovava lei e adesso lo sapevano Persefone, Ares, Dioniso, Apollo e Zeus.

Per fortuna che doveva rimanere un segreto tra lei e il dio della guerra.

"Glaphyra cara, dovrei chiederlo io a te"

"Non si risponde a una domanda con un'altra domanda... Tuo padre non te l'ha insegnato? Ah no, era troppo impegnato a scoparsi ragazze a caso sulla terra e lasciarle incinte"

Questa sì che faceva male...

"Però non è mio padre quello che mi ha abbandonato"

Apollo vs Glaphyra, 1-1.

Il portiere rilancia e Glaphyra parte all'attacco.

"E quand'è l'ultima volta che hai visto tua madre? Cavolo è vero, non siete riusciti a tenerla al sicuro te e Artemide... Chissà se quel Serpente è ancora in giro..."

Già, Apollo e Artemide non erano riusciti ad uccidere il Serpente il quale aveva attaccato Leto uccidendola.

"Basta Glaphyra, stai esagerando" la rimproverò Persefone.

"Lui non ha il diritto di stare qui" Glaphyra indicò il dio guardando la ninfa.

"Ho lo stesso tuo diritto, Ares mi ha fatto entrare e al contrario di te, Zeus mi ha permesso di scendere sulla Terra!" Apollo non mollava. Testa dura!

Glaphyra si ripeteva nella sua testa di stare calma...

Respira e stai calma...

"In più adesso che Zeus sa dove sei credi veramente che ti lascerà in pace? L'hai minacciato di morte!" anche Apollo aveva alzato la voce.

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