CAPITOLO 52

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"Dioniso smettila!" sbottò Persefone dandogli un coppino.

"Ahia! Cosa ho fatto adesso?" chiese il dio guardandosi verso la ninfa.

"Ti sembra il momento di osservare il fondoschiena delle tue prossime vittime?" alzò le braccia al cielo la ninfa.

Erano da due giorni sulla Terra e si stavano avvicinando sempre di più a Sparta.

Erano passati per alcune città e non c'era stata una volta che Dioniso non avesse fischiato dietro ad una donna.

"Beh, era una bella donna" incrociò le braccia il dio giustificandosi.

"Vi muovete?" esclamò Ares girandosi verso di loro.

"È colpa di Dioniso"

"È colpa di Persy" urlarono insieme.

"Non chiamarmi Persy!" sbraitò la ninfa afferrandolo per i capelli.

"Ahia" urlò l'altro.

"Smettetela!" sbraitò Ares separando Persefone da Dioniso.

"Sembrate due bambini!"

Persefone si girò dall'altra parte dando la schiena a Dioniso.

"Bene, andiamo" era arrabbiata. Quanto avrebbe voluto che suo marito fosse lì con lei.

Ares annuì e continuò a camminare. Stava andando da una sua "amica", anzi una donna molto importante per lui.

"Dove stiamo andando?" chiese Dioniso vedendo che si allontanano dal piccolo paesino che avevano appena visitato. Dioniso si sistemò accanto ad Ares e quindi lontano da Persefone.

"Un luogo che tu non puoi conoscere fino a quando non saremo arrivati"

Uomo di poche parole come sempre.

Dioniso iniziava a non sopportare il fatto che tutti gli dicessero cosa doveva fare, quando lo doveva fare o come lo doveva fare.

"Possiamo fermarci a bere qualcosa?" domandò il dio

"Ecco... Adesso qualcuno mi spiega perché non dovrei incazzarmi?" esclamò Persefone non attenendosi e prendendosi tra le mani i capelli.

Ares digrignò i denti.

Doveva trattenersi, doveva sfogare quella rabbia durante la guerra. Non doveva esagerare adesso per colpa di quei due.

"Mettiamola così..." Ares si fermò di colpo.

Persefone e Dioniso si girarono.

"Dioniso da questo momento si impegnerà a tenere gli ormoni sotto controllo e così anche la sua immaturità in modo da comportarsi non da adolescente arrapato, mentre Persefone si impegnerà a stare zitta e non dire niente contro Dioniso."

Dioniso e Persefone rimasero zitti.

"Bene, lo prendo come un sì" detto questo continuò a camminare.

Persefone guardò il dio dai capelli biondi che a sua volta la guardò.

Poi lei si girò e seguì Ares.

Qui erano tutti strani.

Camminarono ancora per qualche chilometro nel bel mezzo del vuoto assoluto e finalmente Ares si fermò.

"Siamo arrivati" disse il dio della guerra guardando un punto preciso.

Peccato che dove stava guardando non ci fosse niente...

Erano nel bel mezzo del vuoto e nessuno se non Ares sapevano dove fossero.

Erano nel sud della Grecia sulla direzione di Pilo, qualche chilometro li separava dal mare.

La Figlia Degli InferiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora