Minx viene risvegliata dal suono di una voce familiare che la sta chiamando. Wes appena entrato in casa aveva visto la sorella distesa per terra e preoccupato si era gettato accanto a lei per assicurarsi che stesse bene.
"Minx! Minx, svegliati! Come stai? Che è successo?"
Minx apre gli occhi non appena udite le parole del fratello. Cerca di alzarsi, ma le mancano le forze, così prova a mettersi seduta, grazie anche all'aiuto del fratello che la guarda con sguardo preoccupato.
"Minx allora che ti è successo?"
"Non lo so di preciso. Sono tornata a casa e poi ho risentito quella presenza. Quella di cui ti parlavo stamattina. E l'ho risentita anche al parco. Dopo si è alzato un forte vento e ho sentito una risata. Poi puoi intuire com'è andata."
Minx è arrabbiata. Stava provando una forte ira per quello che era successo. Odiava essere debole e sembrare debole di fronte alle persone. Non capisce che cosa è successo. È più stordita e infuriata che mai e i suoi occhi si stanno accendendo di un rosso infuocato e Wes sa che non è una cosa positiva, così prova a calmarla anche se sa che è una sfida quasi impossibile.
"Minx calmati. Ora devi riposare, non pensare a quello che è successo. Fra poco torneranno mamma e papà dal consiglio e chiederemo a loro che cosa possa essere successo. Magari hanno anche loro delle novità."
Minx cerca di ascoltare il fratello e sa che ha ragione. Ora come ora non avrebbe potuto fare niente e questo la fa infuriare ancora di più. Ma comunque ascolta il consiglio del fratello e va a distendersi nel letto.
Wes intanto cerca di sistemare il disordine che si era creato e cerca di capire che cosa o chi lo possa aver provocato. Non si perdona pero il fatto di avere lasciato la sorella da sola e di non avergli creduto la mattina delle sue strane sensazioni. Non si sarebbe mai perdonato se le fosse successo qualcosa. Sono due persone completamente diverse, due creature completamente diverse, ma si vogliono bene. Sono legati, sono fratelli. E questo non lo possono negare qualsiasi siano le loro differenze. Si proteggono a vicenda e continueranno a farlo finché potranno. A Wes dispiace non aver potuto avere una vita normale. Certo non rimpiange quello che è, ma essere normale, stare fuori dai problemi più grandi e godersi una vita normale, fare come tutti i ragazzi della sua età. A volte l'avrebbe desiderato ma poi ricordava il suo compito e non ci pensava più.
Proprio appena finito di sistemare sente i genitori rientrare a casa. I signori Lanfield entrano in casa con sguardi stanchi ma anche con un cenno di preoccupazione. Wes se ne accorge e così chiede novità su quello che è stato detto al consiglio e questo fa rabbuiare ancora di più i genitori.
"Mamma. Papà. Che è successo? Ci sono novità?"
"Purtroppo si figliolo."
"Perché purtroppo?"
"Nel mondo magico si è risvegliata una forza oscura. Una delle più pericolose che possa minacciare il mondo. Non posso dirti altro figliolo."
"Cosa?! Perché?! Ma quando è successo?"
"Qualche giorno fa, ma soltanto oggi ha iniziato a farsi sentire"
Wes diventa sempre più pensieroso. E se fosse quella la presenza che Minx aveva sentito quella mattina? Deve cercare di avere più informazioni possibili sulla questione.
"Oggi è successa una cosa strana a Minx. Stamattina ha sentito una presenza che io non sono riuscito a percepire e quando sono tornato a casa Minx era stesa per terra priva di sensi. Mi ha spiegato che era stata quella presenza."
La madre ha assunto una faccia piena di preoccupazione.
"Cosa?! Minx dov'è? Come sta?"
"Mamma tranquilla, sta bene. Adesso sta riposando."
Il padre non può credere a quello che sente. La preoccupazione alle stelle.
"Adesso si che le cose diventano ancora più preoccupanti"
"Perché papà?"
"Al consiglio non abbiamo parlato solo di questo, ma anche di voi."

Angeli e demoni: un unico destinoDonde viven las historias. Descúbrelo ahora