Minx non sa dove si trova. L'unica cosa di cui è sicura è che c'è qualcosa di strano nell'aria. Sente la presenza che l'aveva attaccata. Non sa definire in che luogo sia finita. È una landa desolata che sembra espandersi all'infinito ed il cielo ha un colore rossiccio e intorno a lei non c'è neanche un po' di vita. Si guarda attorno confusa in cerca di qualcosa che possa aiutarla a capire dov'è.
"Ma dove mi trovo? Che razza di posto è questo?"
"Questo sarà il tuo futuro"
Una voce roca e minacciosa le ha risposto.
"Chi sei? Scommetto che sei stato tu ad attaccarmi oggi. Che cosa vuoi da me?"
"Le domande a tempo debito. L'unica cosa che saprai ora, è che non riuscirai a fermare tutto questo. La solitudine sarà la tua unica amica mia cara."
"È una minaccia per caso?"
"Solo un avvertimento."
"Dimmi chi sei?"
"Soltanto il tuo peggior incubo"

Wes vuole sapere che cosa sia successo al consiglio, ma prima di poterlo domandare al padre una scossa percuote la casa.
"Che cosa sta succedendo?" Chiede Wes preoccupato.
"Minx"
Wes e i suoi genitori si recano nella stanza di Minx e quando entrano tutto è mosso da un gran vento e lei si trova a fluttuare sopra il letto. Tutta quella confusione deriva da lei. A Wes sembra che si stia difendendo da qualcosa. Prova a svegliarla, questo è il primo pensiero che gli passa per la mente.
"Minx! Minx! Svegliati!"
Niente da fare, il suo potere è incontrollabile e la confusione si fa sempre più forte. Anche i genitori si mettono a gridare il suo nome e intanto cercano di fare un incantesimo per contenere quella tempesta. Wes così decide di provare a svegliarla in un altro modo: comunicando con lei con la mente, trasmettendole la sua forza. Avrebbe tentato.

Minx è percossa da una forte rabbia.
"Non sai con chi ti stai mettendo contro." Dice con gli occhi accesi di un rosso fuoco.
"Bene questa era la rabbia che volevo. Vedi noi non siamo poi così diversi e lo capirai."
Davanti a lei si forma una figura di un uomo e con un solo gesto della mano la scaraventa lontano mandandola a sbattere contro una pietra. Minx in quel mondo è debole e se ne rende conto. Li non avrebbe mai potuto sconfiggere chiunque fosse quell'uomo. Non ha il tempo di rialzarsi che quella figura così potente è di nuovo davanti a lei e pur essendo lontani sente una pressione sulla gola. Si sente soffocare, cerca di mantenere le forze e di liberarsi da quella stretta.
"Nessuno riuscirà a fermarmi" dice l'uomo minaccioso.
Prima che Minx perdesse le speranze sente una voce che la sta chiamando. È quella di Wes.
"Minx tranquilla. Sono io."
Sentendo la sua voce così familiare si aggrappa ad essa e chiude gli occhi.

Minx apre gli occhi e si rende conto che adesso si trova in camera sua. Finalmente è sveglia. Cessa tutta quella confusione che aveva creato nel sonno. Sente la voce dei suoi genitori chiamarla. La madre gli va incontro e l'abbraccia.
"Minx tesoro come stai? Che è successo?"
"Mamma, che è successo qua?"
Il padre le va accanto.
"L'hai provocato tu. Che cosa stavi sognando?"
"Cosa?! Io?! Come ho fatto?" È preoccupata. Ha visto la guancia della madre ferita. Molto probabilmente da un oggetto che lei le aveva scaraventato addosso. A volte non riusciva a controllarsi. Si faceva prendere troppo dalle emozioni ed aver provocato tutto questo mentre lei stava sognando, la metteva in agitazione.
"Mamma sei ferita"
"Oh tranquilla tesoro, sto bene. Tu invece come stai? Che cosa è successo?"
"Io non lo so. Non so dove mi trovassi, ma un uomo mi ha minacciato e ha attaccato. Ha detto che nessuno lo potrà fermare."
Il padre assume un'aria seria. Lui sa di che cosa si tratta e Wes se ne accorge.
"Papà tu sai qualcosa? Che cosa è stato detto al consiglio?"
"Abigor è tornato."

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 16, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Angeli e demoni: un unico destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora