Capitolo 60

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Si erano già fatte le sei di sera.
Siamo stati tutto il tempo a baciarci a ridere e a scherzare.
Eravamo ancora sdraiati con le mani intrecciate e la mia testa sul suo petto.
Potevo sentire alla perfezione il battito del suo cuore, e vi giuro che era il suono più bello che io avessi mai sentito.

N:"Potrei restare cosi per ore"affermai guardando il mare.
J:"Anche io piccola"
Lo guardai stupita e gli chiesi:
N:"Piccola?"
J:"Si, piccola. Non ti piace?"
N:"No...cioè si é bellissimo"sorrisi e lui fece lo stesso.
J:"Dobbiamo andare però ora"
N:"Lo so"affermai con voce triste.
Non volevo andarmene, stavo cosi bene.
Mi alzai tristemente e lui fece lo stesso.
Prese l'asciugamano, lo piegò e ci avviammo verso la moto.
***
Arrivammo davanti a casa mia in meno di 10 minuti.
Scesi dalla moto e gli passai il casco, lui rimase sulla moto a fissarmi.
N:"Grazie."
J:"Per cosa?"
N:"Per tutto quello che hai fatto per me"
Lui scese dalla moto e mi accarezzó una guancia.
A quel gesto mi morsi il labbro.
J:"Non hai ancora capito vero che per te faró questo ed altro?Ti amo e non ti lascerò andare."
Disse baciandomi.
N:"Ti amo anche io."
Lui si staccò dalle mie labbra, si mise il casco in testa e disse.
J:"Ci vediamo domani a scuola piccola"
N:"A domani"dissi e aspettai che lui si allontanasse.

Aprí la porta di casa e dopo aver posato la giacca mi avviai in cucina.
Quando arrivai sulla soglia della porta, vidi Beth seduta sulla sedia con in mano una bottiglia di alcol.
N:"Dimmi che é uno scherzo Beth!" urlai lanciando le chiavi sul tavolo.
Lei mi guardò e si spaventó, aveva gli occhi iniettati di sangue.
N:"Cazzo Beth.Mi sono stancata di tutto questo.Ogni volta che non ci sono tu ti ubriachi,mi vuoi spiegare il tuo problema"urlai facendo avanti e indietro per la stanza.

B:"Dove siete stati?"
Mi stupí di quella domanda.
Stavamo parlando di lei, non di me e Jonathan.
N:"Non sei mia madre.Non ti dirò dove siamo stati"
B:"Invece me lo dirai!"urlò lanciando la bottiglia di vodka nel lavandino.
Mi spaventai quando sentí la bottiglia rompersi.
Venne verso di me e mi guardó negli occhi, mi faceva paura.
N:"Ti piace ancora" affermai con un sorriso.
Lei non rispose, come pensavo.
N:"Ti piace ancora cazzo.Avevi detto di no!"urlai.

Lei si allontanò da me e io mi sedetti sulla sedia provando a calmarmi.
N:"Non sei cambiata per niente."sputai fuori.
B:"Ti sbagli" disse venendo verso di me, ma cadde a terra.
N:"Non riesci neanche a reggerti in piedi."dissi indicandola.
Lei non rispose e io mi decidetti a buttare fuori tutto quello che avevo dentro.
N:"Dov'è finita la ragazza che mi diceva di incominciare a vivere? Dov'è finita quella ragazza che mi abbraccia e mi fa complimenti così, di punto in bianco? Dov'è finita la vera Beth?"
Mi sono stancata, ogni volta é sempre la stessa storia.
Lei si ubriaca, io urlo, lei urla, e finiamo ogni volta a fare lo stesso discorso, ma non arriviamo mai ad una conclusione.

B:"É ancora qui"rispose dopo un po'
N:"Beh...dille di farsi vedere allora, perché io non la vedo"
Mi alzai e mi diressi verso camera mia.
B:"Dove vai?"
N:"A dormire, cosa che dovresti fare anche tu"le dissi senza guardarla.

Ero troppo arrabbiata con lei, non può fare cosi.
Non può illudermi il giorno prima dicendomi che sta cercando di cambiare e poi la trovo il giorno dopo ubriaca fradicia.
Non può fare così, mi sono stancata.
Mi misi il pigiama e non avendo le forze di far nulla mi misi sotto le coperte con le cuffie nelle orecchie.
Ti ringrazio Beth, ti ringrazio per avermi rovinato una giornata bellissima.
Non posso godermi un attimo di felicità, che subito dopo accade qualcosa di orribile.
E la ciliegina sulla torta é che domani é lunedi,un altro giorno da inferno in quella stupida scuola.

***
Mi svegliai con la suoneria della mia stupida sveglia.
Avevo ancora le cuffie nell'orecchie e gli occhi umidi.
Mi ricordai che la notte precedente avevo pianto un po'.
Forse per il fatto di Beth.

Mi alzai controvoglia dal letto e mi avviai davanti all'armadio.
Presi dei leggings neri visto che ormai non faceva tanto freddo e una camicia.
Mi vestì velocemente essendo già in ritardo, e dopo aver messo le mie converse, Beth finalmente si svegliò.
Guardò l'ora e imprecò, forse si accorse che era in ritardo.
B:"É tardi.Perché non mi hai svegliata prima?"
Io non risposi, non avevo intenzione di risponderle, non le avrei rivolto la parola per tutta la giornata.
B:"Che fai non rispondi?"
Dopo aver mandato alcuni messaggi a Susan e a Jonathan mi diressi in bagno.
B:"E va bene" sentì dire quando chiusi la porta del bagno.

Dopo essermi truccata usci dal bagno e infine dalla camera, scesi di sotto e presi alcuni biscotti.
Salutai i miei genitori e aspettai Beth fuori.
Dopo 10 minuti finalmente arrivó, anche se avessi voluto sgridarla perché eravamo in ritardo mi trattenni e mi ricordai che non dovevo rivolgerle la parola.

Quando arrivammo davanti alla fermata, Peter era li seduto con le cuffie nell'orecchie, non si accorse neanche della nostra presenza, o forse si ma in qualunque caso fece finta di niente.
Quando finalmente arrivò il pullman, salimmo tutti e tre e io mi andai a sedere vicino a Susy.

N:"Ciao Susy" la salutai lasciandole un bacio sulla guancia e lei fece lo stesso.
S:"Come stai?"
N:"Tutto bene, te?"
S:"Bene grazie.Con...con Peter alla fine?"
Ah già... tra tutti i problemi che avevo mi dimenticai che fra questi c'era anche Peter.
N:"Non lo so" risposi soltanto.
Non mi andava di parlare di lui ora, ero già abbastanza arrabbiata con Beth non volevo esserlo ancora di più.
Scendemmo dal pullman e cercai Jonathan tra la folla.
Lui alzò un braccio e venne verso di me.
J:"Ei ragazze"disse baciando Susan sulla guancia e poi me sulle labbra.
Quando mi abbracciò vidi in lontananza Beth avviarsi verso la classe, da sola.
J:"Andiamo dentro?"
Annuimmo e ci avviammo in classe.
Salutai Susan e intanto io e lui entrammo in classe, per prepararci ad altre 6 ore di rottura.

Jonathan POV.
Quando finalmente le sei ore di lezione terminarono, presi il mio zaino e mi avviai all'uscita.
J:"Ci vediamo domani piccola"le dissi
N:"Okay, ti amo."
J:"Anche io."
Mi lasció un leggero bacio sulla guancia e si allontanò
"Ti amo...anche io.Oh Jonathan non dire così che poi divento rossa"
Mi girai e vidi quei coglioni dei miei amici prenderci in giro.

J:"Ciao anche a voi Anthony e Thomas"
"Ciao amico"dissero entrambi.
A:"Ti va di andare a fare due giri sullo skate?"mi chise.
Io annuì pensando che era da tanto tempo che non mi allenavo con lo skate.
T:"Allora andiamo"

Ormai la scuola si era svuotata, c'eravamo solo noi due e qualche ragazzo.
Ci incamminammo verso l'uscita ma poi Anthony si fermò di colpo.
A:"O mio dio Jonathan.Ma quella é..."mi disse indicando davanti a noi.
Mi girai e non ci volevo credere, non poteva essere.
Non qui, non ora.
_______________
Eccomi con un altro capitolo.
Scusate se ci sono degli errori, ma capitemi,l'ho scritto durante la notte.😂
Comunquee...io non ci voglio ancora credere.
Siamo arrivati a 112k ed é solo merito vostro.
Vi ringrazio davvero tanto, non avrei mai immaginato di poter arrivare a cosi tanto.
Grazie ad ognuno di voi.
Magari per voi non sarà poi chissà cosa,direte "sono solo 112k, e quindi?", beh... per me questi 112k sono molto importanti.
Voi siete importanti.
Grazie a tutti.❤
Al prossimo capitolo.❤
Marica


















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