third soul

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L'uomo stava aspettando.
Aspettava la ragazza che gli aveva rapito il cuore, colei che lui amava più di chiunque altro.
La vide arrivare da lontano, e non poté non stupirsi nuovamente della bellezza strabiliante di quella fanciulla.
Le sue piccole mani non riuscivano a stare ferme, alla vista di quello spettacolare corpo che gli era davanti.
La ragazzina aveva una corta gonna nera, che metteva in risalto le sue lunghe e snelle gambe, e un top bianco attillato che risaltava il seno appena pronunciato. Aveva un dolce e rotondo viso, con delle labbra carnose color bordeaux e gli occhi a neri a mandorla.
Anche lei lo stava fissando, e lui sapeva che stava pensando le stesse cose di lui.
Avrebbe voluto solo baciare quelle sue labbra carnose, davanti a tutti, senza paura del giudizio delle persone.
Ma poi, cosa sarebbe successo?
Probabilmente sarebbe stato sbattuto in prigione, perché il suo amore non andava bene.
C'erano amori che andavano bene, ed altri no.
Due ragazzi della stessa età possono stare assieme, due con dieci anni di differenza no.
Due persone di due sessi diversi possono stare assieme, due dello stesso sesso no.
Il mondo faceva schifo.
Perché loro due dovevano nascondersi? cosa c'era di male in loro due? erano forse sbagliati?
No, si disse l'uomo, non erano loro due ad esse sbagliati, il mondo lo era.
La ragazza si sedette vicino a lui, e il suo sguardo si fece subito colmo di tristezza.
Una tristezza soffocante, straziante.
«mio padre ha saputo di noi due, non possiamo mai più vederci.»
Disse tutto d'un fiato la ragazza, cercando di trattenere le lacrime che ormai da troppo tempo tratteneva.
L'uomo non parlò.
Era fermo, immobile, sembrava quasi che non respirasse.
Il dolore lo aveva colpito come un fortissimo macigno.
Al cuore, al petto, ovunque.
Interruppe la connessione di sguardi tra lei e lui, e cominciò a guardare il pavimento.
Il dolore era ovunque, infettava ogni parte del suo piccolo corpo come una malattia.
Era il dolore tipico di un cuore spezzato.
La ragazza gli prese il volto tra le mani, e lo fece rigirare verso di lei.
Guardò quel viso, il viso che l'aveva fatta innamorare e l'aveva fatta stare bene, per l'ultima volta.
La tristezza nei suoi occhi grigi la distruggeva, ma non poteva più farci nulla.
Si avvicinò pian piano alle sue labbra, quelle che aveva voluto baciare sia dal primo giorno in cui l'aveva visto, ma lui si bloccò.
« Petra, non possiamo, siamo in pubblico, se qualcun altro venisse a saperlo...» cominciò a dire l'uomo.
La ragazza si mise a ridere.
«Alex, non mi interessa di quello che penseranno gli altri, potrebbe essere il nostro ultimo bacio, non voglio farmelo rovinare da delle persone di cui non mi importa nulla.» disse semplicemente lei con le lacrime agli occhi.
«ma...» Alex provò a replicare, ma subito Petra disse «sta zitto e baciami come se fosse l'ultima volta, perché, per quanto ne sappiamo, potrebbe davvero essere l'ultima.»
Disse lei appena prima di far combaciare le loro mordile labbra assieme.
Il loro fu un bacio disperato, una bacio che ne richiedeva altri mille ancora, che però non gli erano concessi.
I due si assaporarono per l'ultima volta, poi la ragazza si alzò, e se ne andò.
Quella fu l'ultima volta che i due si videro, Petra si trasferì ed Alex ci provò, ma non riuscì a ritrovarla.
Il mondo era stato davvero ingiusto con loro, anche se non avevano fatto nulla di male.

seven soulsWhere stories live. Discover now