sixth soul

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Aveva la mano appoggiata allo spesso vetro, e fissava la ragazza che amava.
Era stesa su un lettino di ospedale, sveglia, e si guardava intorno confusa.
«ha subito un grave incidente, e ha un'amnesia, sarà perenne, non ricorderà più nulla, ci dispiace.»
dissero così i dottori alla ragazza.
Lei ascoltò tutto attentamente, cercando di rimanere forte per entrambe.
Uscì dall'ospedale, respirando a fatica e con le lacrime agli occhi.
Tirò fuori il suo pacchetto di camel, e tirò fuori una sigaretta.
Se la portò alle labbra e, con un gesto rapido tirò fuori dalla tasca un accendino.
Mentre lo faceva scattare, tirò dalla sigaretta per accenderla, ed ebbe un déjà-vu.
Le ricordò la prima volta che l'aveva vista, bella come una dea greca, che camminava per un parco.
L'altra ragazza era seduta su una panchina, e si stava accendendo una sigaretta, quando la bellissima fanciulla l'aveva raggiunta e si era seduta vicino a lei.
Era davvero una bellissima ragazza, magra, capelli biondi come il grano e occhi blu come il cielo.
Una bellezza che non si incontra tutti i giorni.
L'altra ragazza aveva cominciato a sudare e quasi le cadde la sigaretta di mano.
«non dovresti fumare, ti danneggia la salute.» le disse la bionda.
L'altra fece spallucce.
Sapeva esattamente che conseguenze aveva il fumo, ma non le importava.
«come ti chiami?» parlò ancora.
«Ciel» rispose la ragazza con la sigaretta in bocca.
L'altra fece un mezzo sorriso.
«è un nome molto bello, e anche tu lo sei.»
disse lei ancora, senza dar segno di essere minimamente imbarazzata.
All'altra il cuore cominciò a battere a ritmi molto più veloci del normale, ma riuscì a nasconderlo bene facendo un'altra tiro di sigaretta.
«beh comunque il mio nome è Alois, piacere di averti conosciuta» disse la bionda, osservando bene la ragazza affianco a lei prima di andarsene.
Era veramente bellissima agli occhi di Alois, e probabilmente anche a quelli di chiunque.
Aveva i capelli neri come la pece, e gli occhi blu come la notte.
Era molto minuta ma proporzionata, e le affusolate dita tenevano la sigaretta in modo molto naturale.
Ciel guardo la bellissima ragazza andarsene, e non fece nulla.
Voleva chiamare il suo nome, e chiederle di rimanere lì, ma erano sconosciute, sarebbe stato solamente strano.
Ma a quel punto, due anni dopo il loro incontro, Ciel rimpiangeva di non essere stata vicino alla ragazza più tempo.
Un dottore richiamò la sua attenzione, dicendole che poteva fare visita ad Alois, e lei buttò via il mozzicone della sigaretta che aveva oramai finito.
Entrò nella piccola stanza d'ospedale in cui la bionda stava, e l'odore di malattie e tristezza invase le sue narici.
Aveva sempre odiato gli ospedali e il suo odore, fin da quando da piccola andava a far visita a sua sorella che era malata gravemente.
Lo sguardo confuso di Alois si spostò dal pavimento verso il volto della ragazza che era appena entrata.
Ciel stava tremando, non era mai stata così spaventata nella sua vita.
Titubante, si sedette su una sedia vicino al letto della ragazza.
«hey, Alois, come stai? ricordi qualcosa di me, anche solo dettagli irrilevanti?»
chiese Ciel, sperando che i dottori si sbagliassero.
Alois non poteva aver dimenticato, come si poteva dimenticare un'amore come il loro? era impossibile ai suoi occhi.
Lo sguardo della bionda di riempì di tristezza e dolore, e mormorando disse «mi dispiace...»
Gli occhi di Ciel si spalancarono.
"non lasciarmi così, ti prego, ricorda, ricorda qualunque cosa ma per favore, non lasciarmi andare!„
Gli occhi cominciarono a riempirsi di lacrime salate, era davvero finita così la loro storia? risucchiata da un buco nero di dolore che veniva emesso solo da una persona, Ciel.
La bionda cominciò a grattarsi il collo, evidentemente imbarazzata.
Alois non era mai stata imbarazzata, era un sentimento che non provava mai, perché ora invece aveva cominciato a provarlo?
Tutto d'un tratto fu chiaro agli occhi di Ciel.
Quella non era l'Alois che aveva amato, quella che aveva amato era morta un mese prima, nell'incidente stradale in cui era stata coinvolta.
Si alzò velocemente dalla sedia, e corse via dalla stanza.
La ragazza sconosciuta che era seduta sul letto non disse nulla, la seguì solamente con lo sguardo mentre usciva.
Gli occhi di Ciel cominciarono a lacrimare velocemente.
Non voleva avere a che fare con una ragazza che aveva il volto della persona che amava, ma che non era lei, era troppo doloroso.
Si rinchiuse in bagno, e si fermò davanti ad uno specchio.
Gli occhi blu notte erano circondati da macchie rosse dovute dal pianto, e le guance erano umide.
Le piccole mani afferravano saldamente il lavandino, e a fatica cercava di respirare normalmente.
Ma Alois, oltre alla felicità, le aveva rubato anche il respiro.
I capelli neri le ricadevano sulle spalle in una coda disordinata, e dolorosamente si ricordò quando la sua amata giocava con i suoi capelli.
li attorcigliava intorno alle sue lunghe e magre dita, e quel tocco le dava sempre i brividi.
Ricordava il sapore delle sue sottili e rosee labbra sulle sue carnose e pallide, e si morse un labbro cercando di mandare via quei pensieri.
Aveva bisogno di uno di quei dolci e lenti baci, ma si sarebbe accontentata anche solo di una carezza in quel momento.
Aveva bisogno di una bacio d'addio, per dire definitivamente che aveva chiuso con quella ragazza.
Ma il suo cuore e la sua mente non glielo permettevano, non poteva dimenticarla e no. lo avrebbe fatto, mai.
Anche se non era stato lo stesso per Alois.

s/r
sto seriamente una merda e, help il mio stomaco vuole dichiarare guerra a me.
ma, vi ringrazio per aver letto questo capitolo e boh, spero vi sia piaciuto anche se non sono nelle condizioni di giudicare il mio scritto, ok sembro quasi intelligente con questa frase ma non lasciatevi confondere, sono una cogliona :D.
questo è il terz'ultimo capitolo perché si, sono sette anime ma io voglio anche scrivere l'ottava che è la mia oKAY OKAY È LA MIA STORIA FACCIO QUELLO CHE VOGLIO.
detto questo, è mezzanotte e mezza quindi vi auguro buona notte anche se lo pubblicherò domani mattina, ma hey, io sono strana. {mylittleashy dormi bene stronza, io sto qui a morire e tu clap clap dormi, scherzo lo sai che ti adoro}. Gesù è un figo.
-ro

seven soulsWhere stories live. Discover now