•IMMAGINA NEYMAR JR•★

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Non riuscivi a capire il perché, di questo suo strano comportamento. Erano ormai giorni che ti evitava, che a stento ti degnava di uno sguardo. Avevi provato in tutti i modi possibili di capire cosa gli stesse succedendo, ma un cambiamento cosi improvviso era difficile da comprendere. Sola con i tuoi pensieri, ti sdraiasti sul divano del salone.
A tenerti compagnia, c'erano film strappa lacrime e snack al cioccolato.
Finalmente dopo quella che sembrava un eternità, sentisti scattare la serratura della porta d'ingresso, segno che era appena tornato dagli allenamenti.
Posò il borsone e le scarpe sul piccolo scalino, che divideva l'ingresso al resto della casa.
Passò dal salone per andare in bagno, e anche se eri li, non ti degnò di un saluto, nemmeno di uno sguardo... Il bagno era al piano di sopra eri stanca e frustrata dalla situazione, cosi decidesti di raggiungerlo, e chiarire una volta per tutte la ragione del suo strano comportamento.
Eri decisa a risolvere tutto.
Singhiozzi, bloccarono i tuoi passi davanti alla vostra camera da letto. Bussasti alla porta ma non ricevesti nessuna risposta da parte sua, provasti di nuovo e stavolta ti fu permerso di entrare nella stanza.
Una volta entrata, non potesti fare a meno di notare delle cartelle cliniche sparse sul letto.
'Cosa stava succedendo?' Questa era la domanda che balenò nella tua testa. Lo guardasti in cerca di spiegazioni ma, tutto quello che fece fu scoppiare a piangere.
Si accasciò per terra.
Lo abbracciasti subito, e lui in risposta si sfogò tra le tue braccia.
"Tranquillo Ney, ci sono io" Cercavi di rassicurarlo.
Dopo qualche minuto finalmente si calmò. Si staccò dal tuo abbraccio e ti guardò negli occhi, che non erano come sempre brillanti e felici ma. Spenti, gli si leggeva sconforto. Chiedesti spiegazioni riguardo le cartelle cliniche che c'erano sparse sul letto.
"Prima di spiegarti voglio sapere una cosa da te." Rimanesti sorpresa ma annuisti per incitarlo a parlare.
"Tu mi lascerai...?" Quella domanda ti spiazzò, perché chiedere una cosa simile? Non ricevendo ancora una tua risposta cominciò a temere il peggio.
"Certo che no! Non ti lascerei mai sei tutta quanta la mia vita!"
Pensavi fosse consapevole di questo.
Il tuo amore per lui, andava oltre ogni limite. Sentendo le tue parole, decise di confessarti ciò che ti aveva tenuto nascosto per giorni. Confessò di avere una malattia non facilmente curabile.
Lo abbracciasti forte, sussurrando al suo orecchio che avreste affrontato tutto insieme, che saresti rimasta sempre al suo fianco. Eri sicura che stando insieme, anche un ostacolo simile poteva essere superato.

Mary•∞


Immagina★Where stories live. Discover now