Cap. 24 ~ Felicity

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Cap. 24 ~ Felicity

Appena le parole di Harry uscirono dalle sue labbra mi sentii come se mi avessero investita con un treno ad alta velocità. La mia mente sembrava non essere in grado di pensare e non riuscii a rielaborare niente.

Harry si era innamorato di me. Come poteva Harry essersi innamorato di me? Cosa trovò di speciale in me?

Senza rendermene conto stavo trattenendo il respiro, il cuore mi batteva a mille, facendomi quasi male. Mi chiesi quando potesse essere successo. Non mi aveva mai mostrato nessun segno che mi desse sospetto che lui provasse qualcosa per me... oppure me lo aveva mostrato e io ero talmente cieca ed egoista che non me ne sono nemmeno resa conto.

Una parte di me sperava che si trattasse tutto di uno scherzo, ma l'altra parte—la maggior parte di me—apprezzava quelle parole. Non chiedetemi perché, ma speravo davvero che un giorno all'altro mi avesse confessato una cosa del genere. Solitamente succedeva nei miei sogni e ogni volta che mi svegliavo l'unica cosa che volevo fare era piangere, perché non era reale.

Continuai a guardarlo negli occhi, con la bocca aperta, in attesa che qualcosa fosse uscito, una semplice parola, ma niente. Tutto nella mia testa era un caos e, anche se Harry è stato chiaro, cercavo qualcosa, forse ciò che provavo veramente io nei suoi confronti, non lo so. Lui intanto teneva le labbra serrate, mentre mi guardava con uno sguardo serio, ma riuscivo a leggere i suoi occhi. Erano pieni di speranza ma allo stesso tempo disperazione e paura. Ammettere a qualcuno i tuoi sentimenti era un gesto molto difficile, perché non sai mai cosa provi l'altra persona nei tuoi confronti. Senti quella sensazione di ansia e l'unica cosa che vorresti fare è rimangiarti le tue confessioni. Okay, non fraintendetemi, non ho mai provato queste sensazioni, ma i film d'amore sono stati abbastanza chiari.

Staccai il mio sguardo dal suo, riprendendo a respirare per un momento. Strinsi i pugni e cercai delle parole nella mia mente da dire. C'era silenzio intorno a noi, un silenzio quasi straziante. Credo che l'unico suono udibile fra noi fossero i nostri cuori che battevano a mille—mi sembrava ovvio che anche il cuore di Harry battesse forte quanto il mio per il nervosismo.

"I—io... non so cosa dire," ammisi. "Scusa. Voglio stare da sola in questo momento."

Era chiaro che avevo ferito una parte di Harry. Anche se non sembrava non volerlo dimostrare, sapevo che questa non era la reazione che si aspettava da parte mia. A dir la vertà, non piaceva nemmeno a me il modo in cui avevo reagito, ma era la prima volta che sentivo qualcuno confessare i suoi sentimenti per me. Non avevo la minima idea di cosa fare e, essendo abituata a fare certe cose, l'unica soluzione che mi sembrava giusta era chiudermi in camera per pensare.

Mi alzai dal posto e mi diressi nella mia stanza, lasciando Harry in cucina—probabilmente con il suo cuore spezzato.

Poggiai la schiena sulla superficie della porta appena la chiusi alle spalle e cominciai a respirare. Misi una mano sul mio petto per sentire il battito del mio cuore e non aveva mai battuto così forte prima d'ora. Non sapevo a cosa pensare e a trovare una risposta alle domande che cominciarono a farsi spazio nella mia testa.

Dopo un paio di minuti, sentii bussare la porta e, senza il mio consenso, entrò Louis, con addosso il suo solito pigiama con i piccioni. Nel frattempo mi ero nascosta fra le coperte e Louis mi raggiunse.

"Avete risolto?" mi chiese calmo, prendendo la mia mano e stringendola affettuosamente, come era solito fare.

Sentii le sue gambe intrecciarsi con le mie e mi vennero in mente i ricordi di quando eravamo più piccoli e facevamo questi gesti quando dovevamo confessare un nostro guaio e alla fine affermare il solito: 'non lo dire a mamma e papà'. In quel preciso istante avrei voluto che la situazione presente fosse stata più semplice.

Story of a Homeless Man (Harry Styles)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora