Story of a Homeless Man (Harry Styles)

Cap. 30 ~ Felicity

Cap. 30 ~ Felicity

Gemma era davvero una ragazza molto simpatica. Proprio come Harry. Era divertente averla intorno ed era facile per me essere me stessa con lei. Non lo dico perché è la sorella di Harry e quindi devo per forza andare d'accordo con lei. Avevamo molte cose in comune ed era soprattutto brava ad ascoltare. Era una di quelle persone che ascoltavano molto volentieri tutto ciò che dicevo, anche se non le interessava davvero.

Gemma era... un Harry Styles versione femmina —non potevo trovare parole più perfette di queste per descriverla.

Erano molto simili anche di carattere, tranne che Gemma era —senza offesa per il mio ragazzo— più intelligente di Harry. Era chiarissimo che lei era la sorella maggiore, sembrava più responsabile. Non che Harry non lo fosse, ma Gemma era più consapevole del mondo che le stava intorno e a differenza di Harry non sentiva rabbia per i loro genitori. Certo, è stato molto difficile crescere con dei genitori come loro, ma Gemma teneva sempre in mente che alla fine erano pur sempre i loro genitori.

Non è stato nemmeno difficile per lei entrare in confidenza con Louis. Già dalla prima volta che si sono conosciuti hanno cominciato a parlare dei problemi nell'essere i fratelli maggiori, ovvero che noi fratelli minori non capiamo quanto sia difficile per loro essere più grandi. Mentre loro erano d'accordo su questa opinione, io e Harry —aggiungiamo anche Kate— eravamo d'accordo sulla nostra opinione: non era colpa nostra se i nostri genitori ci hanno creato dopo di loro. Ci sono stati scherzi divertenti su questo argomento, ma è sempre finita con una discussione tra me e mio fratello.

Tornando a Gemma... la adoravo. Riusciva sempre a strapparmi un sorriso e poteva dirmi molte cose imbarazzanti di Harry quando era un bambino. Da tutto ciò che mi raccontava non sembrava che lei e Harry erano cresciuti in una famiglia complicata. Se non aveessi saputo la verità sulla loro vita non avrei pensato che hanno avuto problemi con i loro genitori. Gemma era un'ottima amica, una di quelle di cui potevi fidarti immediatamente.

Ovviamente lasciavo che lei e Harry passassero molto tempo insieme, ma da quando si sono rivisti Harry ha iniziato a comportarsi in modo strano. Non abbiamo avuto litigi o malintesi, ma ultimamente era molto misterioso, come se mi stesse nascondendo qualcosa e il pensiero di cosa avessi potuto fare per farlo comportare in quel modo mi stava perseguitando. Non era arrabbiato con me, era come triste. Solitamente era molto facile per me capire come si sentiva Harry, ma in questi giorni era come un libro scritto in una lingua che non conoscevo.

"In poche parole, questa Gemma è una ragazza adorabile" commentò improvvisamente Liam, risvegliandomi dai miei pensieri.

Gli ho praticamente raccontato tutto di Gemma, entrando anche nei dettagli —tranne gli argomenti da donna— e lui è rimasto tutto il tempo ad ascoltarmi mentre stava cercando di finire i suoi compiti di Fisica.

"In poche parole sì" dissi annuendo leggermente.

"Credo che ora Harry si senta il ragazzo più fortunato della terra, vero?" chiese Liam e io concentrai il mio sguardo fuori dalla finestra della sua stanza.

Ero contenta che finalmente Harry aveva ritrovato sua sorella dopo tanto tempo. E' sempre stato ciò che ha voluto sin dal primo giorno che l'ho conosciuto, ma non capivo per quale ragione mi sentivo così strana, come se sapessi che c'era qualcosa, ma non capivo cosa. Sentivo che Harry mi stava nascondendo qualcosa e io non riuscivo a smettere di pensarci.

Inoltre quando passavamo le solite notti insieme a guardare qualche film se ne stava in silenzio. E quando gli chiedevo che cosa gli frullava per la testa mi rispondeva con il solito: "niente", facendomi solamente preoccupare di più. Era la prima volta che lo vedevo comportarsi in quel modo. Sembrava avere un'altra persona che non conoscevo. Forse non conoscevo Harry così bene come pensavo; forse c'era ancora qualche lato nascosto di lui che non avevo ancora scoperto; o forse era l'effetto di avere una relazione.