"Dov'è andata?" imprecò Jordan
"Dai torniamo a casa, domani le facciamo il culo" disse uno dei suoi amici per poi trascinarlo via"Ma che diavolo" mi liberai dalla sua presa voltandomi velocemente "Harry? Che diavolo fai? Mi hai spaventato, idiota" gli diedi un pugno sul petto
"È così che ringrazi il tuo salvatore?" mi guardò divertito
"Guarda che me la stavo cavando benissimo anche da sola" precisai
"Me ne sono accorto" ammise indicando ridendo la 'trappola' che avevo piazzato
"È comunque tu che ci fai qui?" lo guardai confusa
"Ho visto quello che è successo e ho pensato ti servisse una mano" scrollò le spalle "Se non hai nulla da fare, ti va di andare a mangiare qualcosa? Non c'eri a pranzo" affermò e io lo guardai assottigliando lo sguardo
"Perché mai dovrei accettare?" domandai cauta
"Beh, perché te lo sta chiedendo il tuo nuovo compagno che non conosce nessun posto carino dove mangiare e che non vuole passare la serata da solo" tentò
"A patto che mangiamo la pizza" misi in chiaro
"Offro io" annuì sorridendoFummo distratti da un rumore di un ramo calpestato, ci voltammo entrambi ma non c'era nessuno.
"Dobbiamo andarcene da qui" affermò improvvisamente serio
"Perché?" lo guardai curiosa
"C'è odore di sangue" disse
"Io non sento niente" mi accigliai
"Su andiamo" mi prese per mano e mi trascinò via
Non potetti fare a meno di notare che aveva una mano calda, il suo tocco era piacevole.Alla fine raggiungemmo una pizzeria nel centro, qui a Woodland non c'erano molti posti dove mangiare, quindi lo portai da Miko's, un ristorante tranquillo. Prendemmo posto e prendemmo le nostre ordinazioni, la pizza arrivò poco dopo e noi iniziammo a parlare del più e del meno.
"Perchè ti sei trasferito qui?" domandai masticando
"New York mi aveva stancato" scrollò le spalle
"Sei venuto da solo?" mi accigliai curiosa
"Si, i miei genitori sono morti e io da allora vivo da solo" annuì
"Mi dispiace molto, per i tuoi genitori intendo"
"Tranquilla" scosse la testa "Tu invece? Nata e cresciuta qui?"
"Si. Mio padre era di qui mentre mia madre di Chicago, io sono nata qui e non sono mai uscita dalla città" spiegai
"Non hai mai fatto un viaggio?" domandò incredulo e io scossi la testaDopo aver cenato iniziammo a camminare un po' per la città. Harry era un tipo davvero particolare, era simpatico, ma era anche abbastanza calmo e sulle sue, aveva un'aria misteriosa ma sorrideva spesso.
"Ti piace fotografare?" Mi domandò ad un certo punto e io lo guardai confusa "Ti ho vista a pranzo con la macchina fotografica" mi spiegò
"Adoro la fotografia" annuii
"Cosa ti piace fotografare in particolare?"
"A dire il vero tutto ciò che riguarda la natura. Ieri notte mi è capitato di incontrare un lupo nel bosco e sono riuscita a fotografarlo, anche se la foto è praticamente mossa e per niente chiara" sospirai
"Come mai giri per i boschi in piena notte?" mi guardò serioMi irrigidii improvvisamente. Non volevo che mi considerasse la ragazza stramba che tutti a scuola dicevano che erano. Non mi è mai importato nulla di ciò che pensassero gli altri, è per questo che facevo tutto quello che volevo, ma per qualche strano motivo non volevo che anche Harry mi vedesse in quel modo.
Lo guardai e scrollai le spalle restando sul vago.
Improvvisamente mi ricordai della piccola trappola che avevo messo nel bosco con il filo interdentale e mi sentii una stupida. Dovevo levarlo subito, nella notte era praticamente impossibile vederlo e qualche animale si sarebbe potuto ferire a causa mia.
"Cazzo" mi portai una mano tra i capelli "Scusami ma devo proprio andare, ho dimenticato di fare una cosa" mi scusai per poi prendere a correre dal lato opposto fino a raggiungere il boscoConoscevo bene il bosco, ma nella fretta di prima non mi ero accorta dove fossi, quindi ci misi un po' a trovare gli alberi con il filo. A farmi sussultare fu un lampo improvviso. Tremai nelle spalle e corsi più velocemente, con la pioggia sarebbe stato impossibile trovarlo.
"Maledizione" imprecai quando prese a piovere
Inciampai nel terreno e il fango bagnato mi impedì di muovere il piede.
"Sophie" sentii urlare da lontano, era la voce di Harry
"S-sono qui" cercai di muovere il piede ma nulla, era bloccato tra il fango e non riuscivo a fare un singolo passo.Sentii il cuore fermarsi quando sentii un forte rumore, alzai appena lo sguardo ma vidi tutto nero, da allora non ricordo più nulla, solo il buio più totale.
*****
Aprii gli occhi velocemente e sussultai. Ero un bagno di sudore, mi faceva male la testa e avevo il cuore a mille. Come diavolo ero arrivata nella mia stanza? E cosa era successo ieri sera?In quel momento la porta della mia camera si aprì ed entrò mia madre vestita per andare a lavorare.
"Finalmente sei sveglia. Sei tornata tardissimo questa notte e non ti ho sentita" si avvicinò alla finestra per aprirla e far passare aria
"Che ore sono?" domandai
"Quasi le otto" mi indicò l'orologio sulla scrivaniaMi stiracchiai sospirando per poi alzarmi dal letto. Appena poggiai piede per terra sentii un forte bruciore alla gamba ed emisi un mugolio di lamento.
"Che diavolo ti è successo?" domandò mia madre preoccupata
Avevo la caviglia ricoperta da una fascia che nella notte si era sporcata di sangue.
"Ma come.." chi diavolo mi aveva fasciata?
"Sei stata di nuovo nel bosco, vero? Maledizione Sophie, ti ho detto cento volte che non devi andare lì" iniziò a gridare
"Non iniziare neanche mamma. Vado a prepararmi per andare a scuola" sbuffai alzandomi per andare in bagnoAndai in bagno per cambiare la fasciatura e vestirmi. Dovevo assolutamente raggiungere la scuola e parlare con Harry, avevo bisogno di sapere cosa era successo la notte precedente.

YOU ARE READING
Proprietà di licantropi
Werewolf-DA REVISIONARE (Nella storia ci sono presenti vari ERRORI GRAMMATICALI avendola scritta anni fa, verrà corretta appena possibile) _____ Il segreto dell'esistenza dei lupi mannari è in grave pericolo. Sophie è una normalissima ragazza liceale che...