IV - Flos

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Continuo quando il capitolo sarà arrivato a ☆35 stelle☆.

(Ho cambiato nome, non sono più "Mickys00" ma "UnforgivenChaos".)

Hermione's pov:
Le lezioni pomeridiane erano trascorse lentamente: il lunedì pomeriggio, a differenza di tutti gli altri pomeriggi, le materie erano davvero pesanti.
Due ore di Storia della Magia e una di Rune Antiche non erano bastate a cancellare il biondo dalla mia testa e non era assolutamente per quel sogno, ma per le minacce ricevute.
Mi intimoriva, mi spaventava, mi destabilizzava: voleva il mio aiuto e lo voleva con la forza, senza preoccuparsi di me, anzi, fregandosene altamente.

*flashback*
Ero con la famiglia di Ron al Paiolo Magico: prima dell'inizio della scuola, almeno due settimane prima, eravamo soliti alloggiare lì per raggiungere velocemente Diagon Alley, nel caso avessimo dimenticato di comprare qualcosa prima dell'inizio delle lezioni, oppure semplicemente per incontrarci e parlare del più e del meno.
Durante una cena, Arthur Weasley aveva nominato i Malfoy, chiamandoli -La più terribile famiglia di Mangiamorte della storia.-, affermando che non solo stavano dalla parte di Lord Voldemort (o, meglio, di "Colui che non dev'essere nominato"), ma ribadendo che -Non appena furono presi, giurarono di aver agito sotto maledizione: essendo una famiglia potente, tutti credettero, oppure fecero finta di credere, alle loro parole. Si dice che la famiglia dei Malfoy, strettamente imparentata con i Black, sia ancora fedele al Signore Oscuro e, quando e se tornerà, saranno i primi ad unirsi a lui.-
La famiglia Malfoy-Black contava più di trecento omicidi, tra babbani e maghi, e almeno seicento torture, che finivano prontamente o con la morte o con il ricovero permanente al San Mungo.
-Ron, Hermione: non fidatevi mai del figlio di Lucius. Non lo dico per cattiveria, non getto veleno su altre persone ingiustamente, ma se quel ragazzo dovesse aver preso dal padre o dalla zia... oh, per la barba di Merlino, non voglio nemmeno crederci che cosa potrebbe fare il frutto dell'unione tra un Malfoy e una Black..!-
*fine flashback*

Le parole del padre di Ron continuavano a risuonare nella mia mente, facendo aumentare il disprezzo nei confronti di quella famiglia, ma anche il dispiacere nei confronti di Draco: avete presente un fiore bianco immerso nel colore rubino? Anch'esso, dopo un po', assumerà un colore rosso come il sangue, senza mai più ritornare bianco.

Se avessi rifiutato, lui avrebbe fatto sicuramente qualcosa: parevo essere la sua unica risorsa ormai.
Eppure non capivo perché non lo avesse chiesto a Piton, che ne sapeva sicuramente più di me e sarebbe stato subito disposto ad aiutarlo essendo amico della sua famiglia.
Se avessi accettato invece... a cosa avrebbe portato la mia ricerca? Sicuramente cose pericolose, ne ero certa: Draco sarebbe stato capace di tutto..
-Hermione, dov'eri finita dopo pranzo? Io e Harry ti stavamo cercando!- Ron fece il suo ingresso nella Sala Comune, sedendosi vicino a me e mettendo distrattamente una mano sul mio ginocchio -Ti ho cercata ovunque, davvero!-
-Proprio ovunque no..!- ridacchiai -Come stai?-
Lui sospirò, stringendo lievemente la presa -Bene, diciamo.. tu invece? Come va?-
-Uhm, bene credo.. sono solo confusa.- ammisi
-Per..?-
-Materie scolastiche, le solite cose.. ora, se vuoi scusarmi, vado un attimo nel dormitorio: non mi sento molto bene.- mi alzai e mi diressi verso la mia meta, lasciando lì il rosso: avevo cercato di evitare ogni possibile dialogo con lui, per evitargli un'altra possibile cotta.
-Hermione..!- chiamò quando fui lontana -Ti va di uscire con me?-
Mi girai a guardarlo: era proprio ciò che avrei voluto evitare..
Scossi la testa -Non lo so, Ron.. non lo so.- e, salite le scale, entrai nel dormitorio lasciandolo solo.
Io, invece, non fui affatto sola: tutti i miei dubbi, tutti i miei ricordi, tutto ciò a cui non volevo pensare mi faceva compagnia, sovraffolandomi la mente.
Pensai in primis a Ron, finché i miei pensieri non furono deviati da un volto cupo e tetro: Draco.

Il rosso aveva tinto il fiore bianco, pitturandolo di sangue, passando per il suo stelo, per ogni nervatura delle sue foglie, dipingendo ogni suo petalo e mutandolo irreparabilmente: Draco era quel fiore.

Continuo quando il capitolo sarà arrivato a ☆35 stelle☆.

Note dell'autrice:
Ehilà, spero che la storia vi stia piacendo.
Continuate a lasciare delle stelle e, se volete, a commentarlo per far sì che io continui.
Baci😘

Venom in Veins // DramioneWhere stories live. Discover now