Apro gli occhi, con lentezza.Sentendo delle urla femminili, quasi sobbalzo dal divano.
Ma un peso sul mio corpo me lo impedisce.
La madre di Jack continua ad urlare, dobbiamo alzarci.
"Devi alzarti, Jack" Dico con tono sgarbato.
Jack, appoggiato sulle mie gambe, si solleva.
Guarda sua madre. "Ma che ore sono?" Urla.
La signora Finnegan ridacchia. "È ora di pranzo!" Esclama.
Sobbalziamo dal divano, correndo di sopra.
Ci prepariamo velocemente, andando di sotto troviamo anche Jack Johnson, che vedendoci le sue labbra si aprono in un enorme sorriso.
Una volta seduti a tavola, mi complimento con sua madre, cucina davvero bene.
"Grazie, davvero!" Dice sua madre con tono timido.
"Vuole metterci all'ingrasso!" Esclama sua padre, David, provocando una risata generale.
"Non ti manca neanche un po' Omaha?" Chiede sua sorella a Jack.
"Certo che mi manca" Risponde Jack.
Sua madre mette a tavola la torta fatta da noi ieri.
"Complimenti, davvero buona" Si complimenta suo padre guardandomi.
"Non sapevo sapessi cucinare" Interviene Laura.
"Infatti, l'unica cosa che sa fare è il latte caldo" Dice con tono divertito Jack.
"Jack!" Esclamo con tono timido.
"Domani ripartite?" Chiede il signor David guadando di sottecchi Johnson mentre mangia una terza fetta di torta.
"Si, nel pomeriggio" Risponde Jack.
"Deduco che domattina non andrete a scuola" Dice con tono serio. "La vuoi smettere? Ti stai mangiando tutta la torta" Urla divertito contro Johnson.
"È di tutti, verso signora Finnegan?" Dice con tono armonioso Johnson, facendo sorridere la madre di Jack, che oggi non sembra essere se stessa.
Andando nella camera di Jack, inizia a prepararsi.
"Vuoi rimanere qui ad ascoltare le chiacchiere di mio padre?" Ironizza Jack.
"Vado subito a prepararmi!" Esclamo prendendo un pantaloncino ed una felpa.
Velocemente indosso le calze, facendo attenzione a non strapparle, ho solo queste.
Esco dal bagno trovando Johnson seguito da Sam.
"Ashley!" Esclama Sam. "Cameron ha proprio buon gusto" Fa lui beccandosi un'occhiataccia da Jack.
"Non impicciarti in affari che non sono i tuoi" Lo rimprovera Jack. "Adesso andiamo!"
Usciamo da casa sua, ci avviamo verso una strada un po' troppo stretta, piena di alberi e cespugli.
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You saved me
FanfictionMi hai salvato. E no, non è quella frase che si dice quando la campanella ti salva da una interrogazione, o quando arrivano le dieci di sera e dici a te stessa che hai superato un altro giorno, ti sei salvata da tutto anche oggi. Non quella frase pe...