Capitolo 69

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La luce che entra dalla finestra, così forte da essere fastidiosa, da farmi aprire gli occhi.

Da farmi iniziare la giornata con il piede sbagliato.

"Ashley, devi muoverti!" Esclama Melanie furiosa.

"Ho fatto" Rispondo.

"È la quarta volta che dici di aver fatto, perché sei ancora di sopra?" Urla Jack.

Dio, ci si mette anche lui oggi.

Vado di sotto, con passo spedito avanzo verso la porta. "Oggi non è giornata" Borbotto  sbattendo la porta.

Jack mi raggiunge in auto. "Giornata no? Hai le tue cose?" Chiede divertito.

"Non rivolgermi la parola"

"Hai le tue cose" Afferma.

Durante il tragitto, continua a sbuffare guardandosi allo specchio, non smette di riordinarsi i capelli.

"Sei fastidioso, smettila di toccarti quei capelli" Dico con tono duro.

Lui mi guarda, impassibile, poi scoppia in una risata rumorosa. "Non posso uscire così, i miei capelli sono un disastro"

"Tagliali"

"Non lo farò mai"

"Allora non stressarmi"

"Ashley, non ti sto stressando"

Arrivati a scuola, velocemente scendo dalla sua macchina per avviarmi verso la scuola.

"Si che lo stai facendo, guarda, continui a toccarti quei capelli"

"Sono arruffati, devo farlo"

"Ma stiamo in una scuola, Jack. Non ad Hollywood"

"Cosa succede qui?" Chiede Taylor vedendoci litigare.

"Continua ad infastidirmi, continua a toccarsi i capelli" Rispondo.

"Ti ho detto che sono disordinati" Fa lui alzando le braccia al cielo.

Taylor sbuffa alzando gli occhi al cielo. "Tieni" Prende la sua bandana mettendola tra i capelli di Jack.

"Era ora" Sospiro.

Cerco Cameron tra i ragazzi, di lui nessuna traccia.

Mi soffermo a guardare Nash e Selena, tra di loro c'è una freddezza enorme.

Un muro di ghiaccio che li divide.

Insieme a Nash mi incammino verso il corso di biologia.

Cammina con fare disordinato, sguardo perso e occhi di chi è stato male per tutta la notte.

"Nash" Lo richiamo.

"Dimmi"

"Cos'hai?" Chiedo. "Cosa è successo?"

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