«Cosa non ti è chiaro della frase Devi starle lontano?» Ringhia Francesco, guardando male Kevin.
«Diamine, sei come il prezzemolo! Ma cos'hai, un microchip che ogni volta che si muove ti avverte?» ribatte Kevin, voltandosi verso di lui.
Francesco ignora volutamente Kevin e guarda me. Mi fissa talmente intensamente che devo distogliere lo sguardo.
«Elena, puoi spiegarmi?»
«Voleva parlare così eccoci qui.» minimizzo.
«Perché non mi hai detto nulla?»
«Non è che debba tenerti al corrente di qualsiasi cosa mi accada.» dico, senza riflettere.
Ecco cosa comporta la vicinanza di Kevin.
Diamine, non volevo dire questo!
Un velo di sorpresa gli si dipinge sul viso.
«D'accordo allora, fate con comodo.» replica, allontanandosi.
Cazzo, cazzo, cazzo. Che ho combinato?
«Non sembra averla presa bene. commenta Kevin, fissandolo anche lui.
«Per niente.» replico, accorgendomi di star intrattenendo, seppur mini, una conversazione civile con lui.
«Cos'hai intenzione di fare, Ele? Mi perdoni o mi perdoni?»
«Ho una vasta scelta, a quanto pare.» lui sorride gentilmente.
«Senti, Kevin, le cose tra noi non torneranno mai come lo erano una volta. Mi hai ferita e nonostante la ferita si sia cicatrizzata se la tocco mi fa male ancora. Non puoi pretendere che torni tutto come prima perché non succederà.
Mi dispiace che tu sia stato male ma come lo sei stato, lo sono stata anche io.
Devi riconquistarti la mia fiducia, e non sarà così facile come credi.» concludo.
Un sorriso si fa spazio sul suo viso.
«Non te ne pentirai, Ele.
Grazie e scusa ancora per tutto.» poi mi abbraccia ed io resto impalata al mio posto.
«Potresti anche ricambiare.» sorride.
«Non ci riesco. »
«Okay, va bene così. Ti verrà spontaneo più in là.»
«Ora sparisci.» lo liquido con un piccolo sorriso.
Lui ricambia e mi saluta, poi si allontana.
Cerco con lo sguardo Francesco, non molto lontano da me, e gli corro incontro.
«Ehy.» Lui si volta.
«Non volevo dire quello prima, mi dispiace. Ero arrabbiata e non ho collegato la bocca al cervello.» lui mi ascolta.
«Ti avrei chiamato non appena fossi tornata a casa. Te l'avrei detto, l'avrei fatto davvero.» Aggiungo con il fiatone.
Ho i polmoni che stanno per esplodermi.
«Vieni qui.» mormora ed io mi avvicino.
Le sue labbra cingono il mio corpo e mi abbandono contro il suo corpo.
«A me non piacerà mai, lo sai questo sì?»
«Non l'avrei mai detto.»
«So che è stupido, ma in lui vedo un possibile rivale.» mormora.
«Non è una competizione, questa.» gli faccio notare.
«Lo so ma lui è determinato a volerti indietro. Credo provi ancora qualcosa per te. »
«Kevin è sempre stata una persona caparbia e determinata. Ha sempre ottenuto ciò che voleva, anche con me se così vogliamo dire.
Ma adesso le cose sono cambiate e ne è lui in primis cosciente.
Tra di noi non potrà più esserci ciò che c'era prima. Io sono andata avanti, è ora che lui faccia lo stesso.» dico, sfiorandogli il viso con le dita.
Francesco sorride e mi bacia delicatamente la fronte.
Non saprò cosa voglio, questo ci sta, ma so esattamente cosa non voglio più.

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Fredda ma spettacolare❄️
FanfictionElena. 16 anni. Vive a Roma. Caratterialmente è una persona fredda mentre esteticamente è di una bellezza che lascia senza fiato. Occhi azzurri come il ghiaccio, capelli grigi e nasino alla francese. Ogni volta che qualcuno tenta di parlarle, lei o...