Day 38

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Settimana 7

Giorno 38; domenica, 8 giugno, 2014.

Ha due opzioni.

Potrebbe chiedere sia a Liam che a Zayn.

Zayn riderebbe senza dubbio di lui ma Liam farebbe delle domande cui Harry non sa se sarebbe in grado di rispondere. Entrambi hanno la stessa probabilità di dirlo a Louis.

E poi ancora, Harry protende un po' di più verso Zayn perché sembra avere molta più esperienza di quanta ne abbia Liam.

Infine, Harry sospira e bussa con riluttanza due volte alla porta di Zayn. Deve solo aspettare con il fiato sospeso per mezzo minuto prima che Zayn apra con una bomboletta di vernice spray in mano.

Guarda confusamente Harry prima di fargli cenno di entrare. Harry lo supera dentro la stanza, sgranando gli occhi per il gas e poi lanciando delle occhiate in giro alle sue opere.

È impressionante- davvero impressionante in realtà e Harry lo dice a Zayn.

La sua risposta è sorridere ampiamente e poi toglie il respiratore in modo da poter parlare. "Cosa ti porta qui, amico?" chiede Zayn, appoggiando la bomboletta sul pavimento.

Harry sorride impacciatamente prima di ammettere, "Avrei un favore da chiederti..."

-

"Posso almeno vederlo?" Domanda Zayn, girandosi per guardare Harry con curiosità, le sopracciglia inarcate.

Harry scuote la testa, piegandosi per nascondere un piccolo sorriso. "Scusa Zayn, è un po' un segreto."

Sono sulla strada per tornare al palazzo e Zayn è al sedile del guidatore della sua macchina. Spiega chiaramente come Liam e Zayn raggiungano i posti.

"Va bene, va bene," dice affabilmente Zayn ma poi guarda ancora Harry con sguardo implorante mentre arrivano a uno stop. "Sei assolutamente sicuro che io non possa vederlo? Non ti prenderei per il culo, lo giuro."

Harry lo guarda scettico e scuote di nuovo la testa. "Prima di tutto, sei un bugiardo perché so che mi sfotteresti di sicuro e secondo, lo vedrai quando il momento sarà opportuno. Non preoccuparti."

Zayn sospira esageratamente e annuisce. "Bene, ma se Liam lo vedrà prima di me, mi arrabbierò." Lo avverte e poi accende la radio.

"Non succederà, lo prom- hey, amo questa canzone!" Esclama Harry e si sporge per raggiungere la manopola del volume, alzandolo.

"The 1975? Tipo una delle band indie delle tue?" Domanda Zayn e la sua voce è accesa di derisione, fin troppo orgoglioso di essere dalla parte sbagliata.

"Non essere maleducato, Zayn. Sono davvero fantastici! Amo il loro nuovo album. Il cantante principale, Matt Healy? È il ragazzo più figo del mondo. Sarei dovuto andare al loro concerto per uno dei miei articoli questo mese. Penso fosse la prossima settimana? Ma ovviamente non lavoro più per White Eskimo quindi, suppongo che non li vedrò dopotutto," conclude Harry, alzando le spalle.

Zayn annuisce e poi lancia a Harry uno sguardo curioso. "Il concerto a cui dovevi andare è a Londra?"

"Sì, in effetti," risponde e poi il cellulare gli suona in grembo. Lo afferra mentre Zayn torna a concentrarsi sulla strada con un'espressione pensierosa.

Quando ha finito di rispondere al messaggio di Niall riguardo a qualcosa che Barbara ha fatto, Zayn ha raggiunto i cancelli di Kensington Palace. Harry lo osserva annuire semplicemente a una guardia che apre il cancello per loro con un cenno della testa e un sorriso.

È uno dei primi sorrisi che Harry ha visto fare a una delle guardie.

Il sorriso lo mette di buon umore e pochi minuti dopo, quando sta camminando per raggiungere la sua stanza, vedere Louis seduto in corridoio con un libro in grembo lo migliora ancora di più.

"Cosa stai leggendo?" chiede, lasciandosi cadere al suo fianco.

Louis sussulta sorpreso e Harry nota gli auricolari nelle sue orecchie mentre li tira rapidamente fuori.

"È- um," inizia a dire Louis ma s'interrompe. "Dove sei stato tutto il giorno?" domanda invece, chiudendo il libro e girandosi per guardare in volto Harry che si avvolge le braccia attorno alle ginocchia prima di voltarsi per ricambiare lo sguardo.

Harry nota la parola poesia sulla copertina nel breve momento in cui può vederla, prima che Louis si spinga il libro dietro la schiena e Harry deve mascherare il suo sorriso nascondendo metà faccia dietro le ginocchia.

"Ero fuori con Zayn. Avevo bisogno di fare delle cose. È il mio giorno libero però, quindi non è un problema, vero?" controlla Harry, guardando Louis che apre la bocca per parlare ma poi la richiude quasi bruscamente.

Louis scuote la testa ma sembra un po' insicuro. "No, non è un problema- è solo che... mi sei mancato."

Questa volta Harry non tenta nemmeno di nascondere il suo sorriso e mormora, "Mi sei mancato anche tu," prima di far scontrare la spalla con quella di Louis. "Vuoi vedere cosa ho fatto oggi?"

Il più grande annuisce curioso e Harry pensa a ciò che sta facendo per un secondo- pensa al suo peso e a come inciderà sulla sua relazione con Louis ma alla fine, la frenesia di mostrarlo a Louis vince su tutto.

Solleva un braccio e arrotola la manica sinistra così che Louis possa vedere che la parte superiore è fasciata. Impiega un momento per capire ma Harry vede l'esatto secondo in cui Louis comprende di cosa si tratti perché i suoi occhi s'illuminano dallo stupore.

"È un tatuaggio? Cos'è?" domanda Louis, sporgendosi per toccarlo ma poi tira indietro la mano prima di riuscirci. Harry scuote la testa e fa cenno a Louis di andare avanti.

Louis appare scettico per un secondo prima di muoversi finalmente e disfare delicatamente il bendaggio, rivelando la pelle arrossata e le scure parole in corsivo.

Harry aspetta che Louis lo legga e lo fa, ad alta voce, forse a vantaggio di Harry, forse per il proprio. "È- Can I Stay?" legge Louis e Harry pensa suoni leggermente sbalordito.

"Sì," mormora, sollevando lo sguardo per incontrare quello di Louis.

"Mi stai chiedendo se puoi restare, Harry?" Domanda, mordendosi il labbro con un espressione che è un miscuglio di meraviglia ed esitazione.

E sì, questo è esattamente ciò che Harry chiede. Sta chiedendo se può restare- se Louis può stringerlo per poi non lasciarlo mai andare, perché quello è tutto ciò che desidera ma non ha assolutamente nessun diritto di volere.

Se ne andrà tra tre settimane e sa che non sono abbastanza. Sa che una volta che sarà tutto finito, dovrà tornare alla sua vita normale e fare cose normali perché questa non è la sua vita- questa è la vita di Louis e tutti incluso lui sanno che non ha un ruolo in essa, non importa cosa Simon o Paul o chiunque dica.

Harry è solo Harry e Louis è Louis, Principe di Galles, in procinto di diventare Re Del Regno Unito.

"Non so cosa ti sto chiedendo," mente, alzando le spalle. "Non ne ho idea e questo mi spaventa un po', sì. Quello che so è che non voglio andarmene pieno di e se. Non voglio quello. Io- io voglio questo. Voglio noi."

Louis non dice nulla per un po', fissa soltanto il viso di Harry come se stesse cercando qualcosa. Harry si domanda cosa veda.

"Abbiamo tre settimane," dice infine Louis, a bassa voce come se ne avesse paura. Harry desidera non ne abbia. Desidera anche non dover essere sempre spaventato.

"Meglio usarle al meglio allora," scherza Harry ma non funziona e senza niente di meglio da dire si sporge e lascia un piccolo bacio sulla guancia di Louis prima di tirarsi in piedi. "Buonanotte Louis."

È solo una volta che sta attraversando la porta della sua stanza che sente, "Buonanotte Harry."

Feel The Chemicals Burn In My Bloodstream - Italian TranslationWhere stories live. Discover now