Capitolo 21

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Terminata la partita prendo lo zaino e mi allontano dal campo con Darlene, senza salutare nessuno dei nostri amici, mentre Madison raggiunge Brendon a braccia aperte.

Esco da scuola quasi correndo, non voglio incontrare Dominic. Non dopo la figura di merda che ho fatto davanti alla squadra, alle Cheerleader e a quella troia di Amber. «Elizabeth va piano, ti prego.» Sento Darl pregarmi di rallentare, ma non posso proprio. «ELIZABETH FLEUR, dove stai scappando?» Dominic mi rincorre ma io prendo per mano Darlene e inizio a correre a perdifiato verso casa. «Elizabeth se continui così ti farai del male.» Ha ragione ma io devo dimenticare. Dopo aver seminato Dom entriamo dentro casa e mi precipito in cucina per bere immediatamente un po' d'acqua.

«Sono stanca Darl, stanca di tutto.» Mi guarda per poi sedersi al tavolo e non dire una parola. La porta della cucina si apre mostrando un Kevin appena tornato da lavoro. «Ciao tesoro.» Dice avvicinandosi alla mia amica per poi lasciarle un bacio sulle labbra. «Ciao Kevin, mi fa piacere vederti così interessato a tua sorella.» Scoppia a ridere per poi baciarmi la fronte con tenerezza.

«Ti voglio bene anch'io, comunque fuori c'è Dominic che ti aspetta.» Un brivido di paura mi assale. «Fallo andare via, ti prego Kevin.» Non mi ha mai vista così spaventata. «Ti ha fatto qualcosa? Dimmelo Eliz e ti giuro che gli taglio le palle.»

«No Kevin, ma fallo ti prego.» Annuisce e si allontana lasciandomi da sola con Darl. «Se non lo ami perchè ci stai assieme? Si vede lontano un miglio che vuoi Jace, Elizabeth basta soffrire.» Non posso più trattenermi e scoppio in un pianto... Darlene si avvicina e mi abbraccia forte. «Ti conosco Elizabeth, c'è qualcosa che ti turba e tu devi dirmela.» Annuisco e le chiedo di chiamare Madison.

Questo segreto sta diventando troppo pesante. Darl mi conosce, sa che la figuraccia di oggi non sarebbe mai stato un motivo tanto significativo da farmi piangere. Dopo quasi un'ora Madison è qui e ci accomodiamo in camera mia, come facevamo ai vecchi tempi. Da un po' di tempo a questa parte ci stiamo trascurando molto. «Ragazze devo dirvi una cosa che da un po' di tempo mi tengo dentro, non so come la possiate prendere e vi dico che non posso fare nulla per impedirlo.» Si guardano spaventate e si toccano i capelli dal nervosismo. «Così ci spaventi Eliz, dai parla.» Mi incoraggia Madison.

«Un giorno ho sentito mia madre e Kevin parlare di un qualcosa che non sapevo, dopo qualche giorno ho beccato mamma e papà con le valige e mi hanno detto che dovevamo trasferirci a Los Angeles perchè mio padre ha avuto un'offerta di lavoro migliore lì. Mi sono sentita crollare il mondo addosso in pochi secondi, e mi sono passati per la mente tutti i momenti passati con voi e gli altri. Vi giuro ragazze non voglio perdervi, ho chiesto a mia madre di restare qui con Kevin sino al termine degli studi, ma a giugno dopo il diploma io me ne andrò. Non sapevo come dirvelo e vi avevo inventato che i miei erano via per lavoro, ma loro sono già lì. Perdonatemi!»

Mi guardano sconcertate, non si aspettavano tale rivelazione così mi abbracciano e iniziano a piangere.
«Come faremo senza di te Eliz? E Jace? Dominic?» Abbasso lo sguardo e penso a loro. Non so proprio che fare...
«Ci ho pensato ma è tutto davvero difficile, spero che quando andrò a Los Angeles riuscirò a dimenticarlo.»
So che sarà difficile ma devo.
Se lui mi amasse sarebbe tutto più facile. «Quindi saremo insieme fino al diploma, vi prego solo di non dirlo a nessuno. Soprattutto a Jace e Dominic, quando sarà il momento giusto lo sapranno. Fino ad allora acqua in bocca ragazze, mi fido di voi.»

Annuiscono e ci stringiamo tutte e tre in un forte abbraccio. Kevin irrompe il bel momento e ci guarda intenerito. «Hai detto loro la verità?» Chiede e le mie amiche annuiscono sorridendo quando improvvisamente Darl sgrana gli occhi, come se qualcosa di brutto le fosse passato per la testa.

«Aspetta un'attimo.. Se devi andare via, andrà via anche lui?» Indica mio fratello che sgrana gli occhi, evidentemente il pensiero di dire che sarebbe venuto anche lui non lo ha neppure sfiorato. Genio incontrastato che è! Prima mi fa la predica e poi essendo il suo ragazzo non gliene aveva neanche parlato, ma forse il fatto che io abbia sempre ribadito di non dire niente a nessuno lo avrà frenato. Dopotutto Darl è la mia migliore amica, come d'altro canto Madison.

Kevin annuisce e subito Darlene gli si lancia addosso urlando e piangendo come una disperata. «Non puoi farmi questo Kevin, non ora che mi stavo innamorando di te. Non puoi abbandonarmi così, sei uno stronzo ed io non posso stare senza di te.» Kevin la guarda come se avesse appena detto una cosa in arabo e non perde tempo ad avventarsi sulle sue labbra. «Non sai quanto lo vorrei Darlene, ma non posso.» Darlene lo stringe forte e Kevin l'abbraccia cercando di soffocare i suoi singhiozzi. Mi fanno davvero tenerezza, non oso immaginare se avremmo portato alle lunghe questo segreto che reazione avrebbero avuto, sicuramente peggiore di questa.

Dopo un po' Kevin e Darl decidono di uscire insieme e di stare un po' soli, come giusto che sia mentre io rimango sola in casa con Madison. «Quando lo scopriranno gli altri andranno fuori di testa, fidati.» Dice bevendo un bicchiere di succo alla pesca. «Chi di preciso Mad? Niente giri di parole.» So benissimo che si riferisce ad uno dei due cialtroni. «Sono seria Elizabeth, siamo tutti tuoi amici non esistono solo Jace e Dominic. Ti vogliamo bene tutti quanti e andare via così all'improvviso. Due membri di noi, beh è un po' scioccante non ti pare?»

«Leggermente.. dunque domani non so come affrontare le cose con Dominic. Che consigli?» Lui mi ha resa la sua fidanzata ufficiale, ma io non ho mai pensato fosse una buona idea. Frequentarci si, ma essere fidanzati dopo una sola notte fra le lenzuola mi sembra troppo esagerato. «Secondo me stasera dovreste vedervi e parlare un po', non dirgli la verità sulla partenza ovvio, ma fargli capire che Jace è stato importante per te sotto alcuni aspetti e che deve andarci piano.» Andarci piano. Ora come ora vorrei stare da sola. «Va bene lo chiamerò per chiedergli di uscire, vuoi che ti accompagni a casa?»

«Sì certo.» Si alza prende lo zaino e ci dirigiamo verso la porta d'ingresso. Uscire stasera con Dominic e cercare di parlargli di quello che provo sarà un'impresa difficile. Dopo essere scappata in quel modo da scuola dopo la partita di oggi non so proprio come potrebbe prenderla vedendomi... E soprattutto l'ho fatto persino cacciare da Kevin... Ma in quel momento non ragionavo lucidamente, ero in preda all'ansia e si sa che quando c'è l'ansia di mezzo, il cervello va a puttane e tutto il resto pure. Cazzo che serataccia mi aspetta!

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