Capitolo 25

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Elizabeth pov

Dopo la serata fratello e sorella mi sento molto meglio, ho sfogato le mie frustrazioni e tutti i miei pensieri con Kevin che sorprendentemente mi ha capita senza rimproverarmi nulla.
È un fratello d'oro!
È primo pomeriggio e non ho nulla da fare, i compiti li ho finiti da poco e Dominic non lo sento da ieri.
Ho voglia di andare a fare shopping cosa potrebbe mai farmi una sana uscita con le mie amiche?
Prendo il cellulare e chiamo Mad e Darl, dando loro appuntamento al centro commerciale per le 17:00...

Indosso un semplice Jeans azzurro chiaro una felpa grigia molto pesante così da non indossare il giubbotto e le mie nuove Adidas superstar bianche. Fuori il tempo è molto nuvoloso e scuro ed in caso d'emergenza prendo anche l'ombrello.

Esco fuori di casa velocemente e mi dirigo verso il centro commerciale, non ho nemmeno fatto in tempo a dire che ci sono i nuvoloni che inizia a piovere a dirotto e apro l'ombrello.
Mentre cammino mi bagno i pantaloni sforzandomi di non bestemmiare i loro morti, cosa che desidero fare ardentemente in questo momento. Le auto che sfrecciano sull'asfalto così velocemente che mi stanno facendo una doccia di acqua sporca altro che...
Sono quasi arrivata manca poco, ma in un lampo un ragazzo mi viene a sbattere addosso facendomi barcollare.
«Presa!» Dice il ragazzo circondandomi i fianchi con le sue forti braccia per impedirmi di cadere... Ha una voce familiare però.
Faccio per staccarmi da lui e sollevo l'ombrello per impedire che si bagni.

«Grazie, se non fosse stato per te mi sarei bagnata piú di quanto non sia già.» Alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi, quegli occhi che conosco benissimo. Quegli occhi meravigliosi di cui mi sono innamorata!
«Jace!» Dico in un sospiro. Non mi ero nemmeno resa conto di aver trattenuto il respiro. «Elizabeth...» Dice prendendomi il viso tra le mani.

Sembra diverso o forse è solo un'impressione, sono settimane che non lo vedo e ora mi sembra di vederlo per la prima volta. È sempre più bello!
«Cosa ci fai qui?» Domanda stupito.
«Io stavo andando al centro commerciale, mi aspettano Madison e Darlene.» Annuisce e abbassa lo sguardo, sembra... Triste?
«Che hai Jace?» Gli chiedo prendendogli il mento fra le mani.
«Nulla, sono solo di fretta.» Certo ovviamente, sono solo un intralcio. «Va bene allora vai..»
Faccio per andarmene, ma mi tira a se, scioccandomi. «Jace cosa?» Mi sigilla le labbra con un dolce e casto bacio per poi abbracciarmi forte e senza dire una parola ricambio l'abbraccio.

Improvvisamente sento dei singhiozzi e il suo petto sollevarsi velocemente a scatti. Sta piangendo? Dio mio perché? «Jace? JACE PERCHÉ PIANGI? Mi stai spaventando ti prego fatti guardare negli occhi.» Faccio per guardarlo, ma mi stringe ancora di più. «No Elizabeth, non smettere di abbracciarmi. Mi manchi tanto...» Mi blocco a quelle parole che rimbombano nella mia mente. "Mi manchi tanto" nono è impossibile, oppure si. E se Kevin e gli altri avessero ragione? No! No Elizabeth non farti strane idee!

«Jace scusami ma devo andare, è tardi.» Mi stacco e lui si volta dandomi le spalle per non farsi guardare. Cosa fa l'orgoglio. «Hai ragione perdonami. Arrivederci Elizabeth.» Dice per poi andarsene lasciandomi di stucco sul marciapiede.
Controllo l'orologio e sono le 17:15 cazzo! Con il rischio di scivolare prendo la rincorsa per il centro commerciale.

Dopo dieci minuti arrivo e trovo le mie amiche a braccia conserte. «Dove diamine sei stata Elizabeth?» Darlene incazzata nera. «Ti abbiamo aspettata mezz'ora dato che siamo arrivate in anticipo, non sei mai stata così in ritardo e così fradicia.» Continua Madison.
«Ho incontrato Jace ok?. O meglio mi è venuto addosso e abbiamo parlato un po'.» Si guardano entrambe e poi sorridono consapevoli di qualcosa.
«Che diamine ridete?» Che esasperazione con queste due! «Per quanto vi evitate o meglio cercate di farlo, il destino vi farà incontrare sempre!»

Non credo che ci incontreremo ancora quando me ne andrò.

«Beh ora andiamo a prenderci qualcosa o dobbiamo restare qui a perder tempo?» Dico ormai stufa. «Non credo che parlare di Jace ti scocci come vuoi far credere.» Sorride Madison. «Ascoltate bene: Io sto con Dominic e Jace è storia chiusa per me ok? Non lo ripeterò ancora.»
Senza dire nulla questa volta, ci incamminiamo verso il bar di fronte a noi già pieno di gente e ci accomodiamo in attesa del cameriere.

Ho bisogno di un po' di svago e non c'è nulla di meglio che stare con le proprie amiche.
Ordiniamo dei cappuccini e parliamo del più e del meno... Darlene dice che con Kevin è tutto ok e che lui è tenero in ogni modo possibile. Madison invece dice che Brendon le ha regalato un bracciale in oro bianco con il suo nome ed ha paura di perderlo, per questo non lo mette.
Io invece su me e Dominic non ho nulla da dire, parliamo poco ultimamente. E non si è degnato nemmeno di chiamarmi, ora che ci penso lo farò.
Prendo il cellulare e lo chiamo, squilla ma non risponde. Cosa diavolo sta combinando?

«Ragazze ho un brutto presentimento, dobbiamo andare da Dominic adesso!»
Senza perdere nemmeno un secondo ci alziamo per pagare e andiamo a casa di Dominic.

Jace pov

Sono stato un idiota. Ho mostrato la mia debolezza davanti a lei, l'unica persona che mai mi sarei aspettato di incontrare dopo settimane.
Appena ho incrociato il suo sguardo mi sono sentito morire, quello che ho fatto con Amber è imperdonabile. Anche se lei ha fatto lo stesso con quel traditore non capisco questo senso di colpa che mi corrode l'anima, brucia peggio del fuoco ed è più fastidioso di uno sciame di api. Ho fatto di tutto pur di non farmi guardare negli occhi in quel momento, avevo gli occhi iniettati di sangue e dolore.

Quel bacio che le ho rubato avrei voluto non finisse mai.
La sua bellezza non smetterà mai di stupirmi, ogni giorno che passa diventa sempre più donna e io sempre più pazzo di lei.
Dio quanto la desidero e quanto odio lui perchè me l'ha portata via.

Apro la porta di casa e la chiudo facendola sbattere forte. Sono amareggiato e i pensieri mi scoppiano in testa come tuoni. Ho bisogno di dimenticare un po' tutto questo bordello che ho in testa.

Apro un mobile dove ho tutte le bottiglie di alcool nell'emergenza in caso ci fosse qualche festa e ne prendo una di Bourbon, poi prendo un bicchiere e lo riempio sino all'orlo.
Lo mando giù tutto ad un fiato senza respirare e poi lo riempio di nuovo.
Uno...due...tre...quattro bicchieri e la stanza mi gira intorno come non mai. Sento che sto per vomitare e ridere allo stesso tempo, cerco di camminare verso la camera ma non ci riesco, barcollo e cerco di mantenermi al muro, ma cado a peso morto sul divano urlando disperato.

«ELIZABEEETH!!! Perché mi hai lasciato solo, perché hai preferito quel figlio di puttana a me, perché ami lui e non me. Perché!!!»
Sono disperato e arrabbiato con me stesso per non essere riuscito a tenerla al mio fianco, per non essere riuscito a farmi amare da lei come forse in fondo ho sempre desiderato dal momento in cui abbiamo stretto quel patto. Quel patto che tanto ringrazio per avermi permesso di averla.
Ti amo Elizabeth...

Only Sex?Where stories live. Discover now