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La mamma è sulla soglia della porta di casa e si guarda intorno smaniosamente, come se avesse perso la cognizione del tempo.

Grace esce dall'auto con in grembo Iago e si precipita verso casa, la mamma allarga le braccia, ma mia sorella si divincola sgattaiolando in direzione delle scale.

«Cos'è successo?» Domanda la mamma assumendo un'aria estraniata.

Rimango impalato sulle scalinate ad osservarla per qualche secondo. «Hai dimenticato di chiudere la porta, e Iago è fuggito.» La informo.

Lei serra gli occhi appoggiandosi sulla ringhiera perla che circonda l'ingresso, poi frappone una mano dinanzi agli occhi chinando la testa.

«È solo che ancora devo mettere l'anima in pace.» Confessa con un tono di voce gracchiante.

«Lo so, è dura per tutti, ma prima o poi dovremo guardare avanti.» Mi esprimo freddo come se la morte di mio fratello non mi avesse scalfito neanche un po'.

Mia mamma mi guarda ritraendosi.

«È ancora presto, ci vuole tempo per attenuare il dolore che la morte di Ben ha provocato in me» Risponde aspra e alzandosi di scatto.

«Grace ha bisogno di te, mamma.» Ribatto appoggiando un piede su uno scalino.

La mamma si cristallizza di spalle come se stesse immaginando la dura realtà che gli ho appena illustrato.

«L'FBI ha appena chiamato.» Tira sul col naso uscendo dallo stato di tentennamento.«Mi hanno informato che gli agenti che presidiavano la tomba di Ben sono spariti misteriosamente.» Pronuncia con un tono di voce glaciale e fuorviando il discorso di Ben.

«Perché c'erano degli agenti?» Ribatto curioso.

«Non ne ho idea.» Risponde lei infastidita prima di inoltrarsi sul tappeto indiano situato all'ingresso.

La morte di Ben ha spazzato via tutta la bontà che la mamma possedeva, ora sembra che qualsiasi cosa la infastidisca.

Forse sarà meglio che per un po' di tempo Grace e Iago si trasferiscano dalla nonna, per dare tempo alla mamma di stabilizzare la sua psiche.

«Grace.» Urlo dalla soglia della porta.

Iago goffamente scende le scale, e all'ultimo gradino cade per poi rialzarsi e correre verso di me.

Dal piano superiore si affaccia Grace, con la sua tonalità lattea.

Alza svogliatamente una sopracciglia aspettando che io parli.

«Prepara una piccola valigia.» La avviso in tono pacato.

La mamma sente e si lancia subito verso di me. «Cosa sta succedendo?» Pongo le mani in avanti trascinandola, cautamente, in cucina.

«Sto cercando di gestire al meglio la situazione. Stasera fa' venire Brad. Io, Grace e Iago staremo fuori per un po'. Tu hai bisogno di riposare.» Mi esprimo con tutta la delicatezza che la mia anima possiede.

La mamma si appoggia al bancone ciliegio per poi ricominciare a piangere.

Circondo la mie lunghe braccia intorno al suo busto, facendo poi incatenare le mie dita dietro la sua schiena , lei abbandona il suo capo - che ad intervalli irregolare sobbalza - sulla mia scapola. 

«Staremo via per qualche giorno, e ti prometto che ritorneremo.» Sussurro, mentre il suo singhiozzo continua imperterrito.

«Okay, va bene. Sta' attento a Grace.» Si discosta poggiando le sue mani purpuree sul mio volto.

Indifferent -  Tu credi all'amore?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora