• 26 •

418 37 18
                                    


Finisco sempre con l'illudermi che le persone abbiano un pizzico di buon senso, ma inevitabilmente il loro lato peggiore riaffiora come un virus mal curato.

Mark è e sarà il vile di sempre, colui che malmenava sua moglie dinanzi ai suoi figli, colui che ha coinvolto suo figlio in un'organizzazione terroristica, il solito essere ignobile che conosco sin da bambino.

Come ho potuto pensare, anche un solo secondo, che fosse cambiato?

Forse nel nostro primo incontro gli abiti mi hanno ingannato, visto che di solito vestiva come un barbone, ma è adesso che si è rivelato l'inetto di sempre neanche gli indumenti più costosi di questa terra potranno far cambiare la mia opinione nei suoi riguardi.

Le gocce di pioggia si fanno spazio fra la fitta vegetazione percuotendo la ferraglia ad un ritmo costante.

Avanzo verso la mia auto, mentre i miei capelli perdono di volume diventando fili sottili di cotone.

Assaporo l'aspro sapore della pioggia, mentre tasto il mio jeans in cerca del mio telefono, ma rammento il tuffo sulla barca con Alyssa e l'inevitabile rottura del mio smartphone.

Arrivo nei pressi dell'auto, e stranamente ha un assetto ribassato, un attimo dopo butto la mia attenzione sui pneumatici e tutti e quattro sono stati squarciati con qualche arnese appuntito.

«Bastardi!» Sbotto fra me e me.

Ma non perdo altro tempo a disperarmi, munito di cappuccio inizio a dirigermi – correndo – verso casa mia, che non dista molto dal parco abbandonato.

Sulla soglia di casa intravedo due persone intente a discutere a voce alta, mi defilo nascondendomi di fianco ad un tiglio che mi protegge dalla pioggia che aumenta d'intensità.

Sono Brad e la mamma, e ora quest'ultima cinge le mani sui fianchi sbuffando.

«Sapevo che non mi dovevo inoltrare in questa storia.» Pronuncia scuotendo il capo.

«Ascoltami Sara.» Brad la richiama all'attenzione poggiando le sue grosse mani sulle sue spalle. «Hai deciso di fare ciò che stai facendo per un motivo ben preciso.» Dice con un tono di voce stentoreo.

«Ma quando li osservo non riesco a non pensare al male che gli sto procurando al momento.» Risponde lei distogliendo lo sguardo e buttandolo nella zona in cui mi trovo.

Di colpo mi ritraggo sperando che non mi abbia visto.

Inspiro e il purificante odore delle foglie giunge sino alle mie narici.

Cosa avranno da parlare di cosi urgente?

Una vocina interiore mi suggerisce di presagire a cose non positive.

«Ma lo stai facendo per il loro bene.» La incoraggia Brad con una voce affabile.

«Cosa faranno quando sapranno la verità?» Ribatte la mamma rude.

«Capiranno.» Risponde Brad un po' distaccato.

«Li perderò, ne sono certa.» La mamma si lascia andare alla disperazione, mentre Brad tenta di darle ristoro abbracciandola.

Di cosa sta parlando?

Avverto le pulsazioni aumentare ogni qualvolta la mamma parla, come se nascondesse qualcosa di orribile.

La sua voce è tremolante e adesso si abbandona fra le braccia di Brad.

Sarebbe avventato, in questo momento, interrompere la loro conversazione.

Indifferent -  Tu credi all'amore?Where stories live. Discover now