CAPITOLO 7

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Mackeyla Williams

Il mare si scaglia energicamente contro gli scogli umidi e scivolosi oggi.
Mamma mi tiene per mano e osserviamo inseme le onde spumeggianti dalla banchina di legno; l'aria salmastra mi riempie i polmoni facendomi respirare meravigliosamente.
-Le persone sono come il mare Mackeyla, ricordatelo- dice ad un tratto.
Io la guardo con fare confuso e lei mi sorride.
Ha un sorriso bellissimo, voglio essere come lei.
-È calmo e piatto quando è solo, non fa paura a nessuno. Ma quando si sposa con la tempesta è pronto a gettarsi contro gli scogli pur di stare con lei-
Quanto sei saggia mamma...voglio essere con te.
-Perché mi dici questo?- chiedo.
-Un giorno lo capirai tesoro...un giorno lo capirai-

***

Non toccai più cibo dopo aver scoperto che la carne che avevo mangiato era umana.
Ero ferita, scandalizzata e orripilata da quel che Logan mi aveva confessato sottovoce, quasi come se si fosse vergognato di farsi sentire dalla sua stessa casa, ma allo stesso tempo fiero per ciò che faceva.

-La carne che era nel vassoio che ti ho lasciato era carne umana. E tu... l'hai divorata-

Sono ormai giorni che non mangio il necessario e la mia salute sta peggiorando, e molto.
Ho le allucinazioni, ogni tanto vedo e sento mia madre parlarmi, la testa è come se fosse compressa in una morsa di dolore e lo stomaco aggrovigliato su se stesso poiché lo riempio solamente con la poca acqua che ricevo ad ogni sua visita e qualche verdura che riesco a spiluccare tra la carne.
La mia schiena è a pezzi, sento i reni esplodere e la gola asciutta, secca; la pelle ha uno strano colore e la mia vista è offuscata.

Non penso di poter vivere a lungo in queste condizioni...ma non voglio nemmeno nutrirmi di un mio simile, il solo pensiero di averlo già fatto una volta a mia insaputa mi dà la nausea.

E poi la noia.
Dio, se mi rompo a stare qua.
Posso solo dormire, lamentarmi per il dolore, immaginare il mondo esterno e contare i mattoni della Stanza.

Sono arrivata ad un milione circa, ma ogni volta mi perdo sempre e mi si incrociano gli occhi, dato che sono prácticamente ovunque.
Sul soffitto, sui muri, sul pavimento e sul pozzo.

Ho provato anche a studiare gli stracci del mio cumulo, ma non dicono molto; l'unica spiegazione che mi sono data è che, probabilmente, sono oggetti personali delle povere vittime di quel maniaco, depravato, cannibale del mio rapitore.

Chissà se hanno sofferto, se erano delle brave persone o se avevano una famiglia.
Chissà se qualcuno li sta cercando da anni, se si sono dimenticati di loro o semplicemente si sono abbandonati all'idea di aver perso per sempre un loro caro.

Chissà se, invece, qualcuno si sta preoccupando per me.

***

L'apertura si apre rumorosamente destandomi dal mio sonno e rivelandomi un Logan Hall tutto sorridente e con il solito vassoio tra le mani.

-Buonasera Miss Williams, come si sente stasera?- domanda raggiante il biondo.

So che è una pazzia, ma questi sono i momenti che preferisco di più da quando sono prigioniera.
Vederlo è come una luce confortante nella tenebra, come un ombrello in un giorno di pioggia.
E oggi mi pare più bello e simpatico del solito.
Ma magari sono solo io che ho le travecole e ho scordato le cose meravigliose della vita...non lo so proprio.

Avrei tante cose da dirgli; di lasciarmi libera, di darmi qualcosa di non umano da mangiare o semplicemente di farmi compagnia per un po', in qualunque modo.
Ma tutto quel che riesco a sussurrare è -Ah...è sera?-
-Una bellissima sera, oserei dire- sorride sedendosi accanto a me -Non ho mai visto la luna splendere come stasera. È così piena, così perfetta-

My Psychotic, Macabre And Mad Love ||Evan Peters|| ||Demi Lovato||Where stories live. Discover now