; Bari.

2.2K 111 47
                                    

Aveva passato una strepitosa domenica sera all'insegna di risate e figure di merda fatte principalmente da Medel. Si era divertita così tanto che ora le restava davvero difficile salutare tutti, pronunciando parole che avrebbe preferito non dire.
Il treno per Bari sarebbe arrivato a momenti e lei voleva tutto tranne che separarsi da quelle braccia che l'avevano afferrata e tirata su nei momenti di buio più totale.

; - Non voglio tornare.. - sospirò affondando il viso tra il suo petto e avvolgendo le braccia attorno al suo bacino stringendolo. - Non posso sopportare di averti ancora una volta così lontano da me. Non ci riuscirei. - piano piano gli occhi iniziavano a farsi lucidi mentre piccole goccioline rigavano le sue guance leggermente arrossate.

; - Se potessi ti farei restare, anche per tutta la vita qui con me. - affermò alzandole il viso completamente bagnato stampandole bacio sulle labbra della ragazza. - Ricorda, io ci sarò sempre per te. -

Quelle labbra, il profumo della sua pelle, quel sorriso che avrebbe finito con il rapire chiunque.
Sarebbe voluta rimanere a guardarlo per l'eternità e perdersi dentro quello sguardo così enigmatico e fottutamente sensuale. A rompere le palle in quel momento fu la voce metallica dell'altoparlante che annunciava l'arrivo stranamente privo di ritardo.
Stampò un ultimo bacio sulla guancia dell'argentino prima di salire, ma quest'ultimo le impedì di farlo afferrandola per un polso.

; - Ti è caduto questo. - sorrise porgendole un piccolo pezzo di carta - Buon viaggio, torna presto.

Alzò il sopracciglio con lo sguardo interrogativo ma visto che non ricevette risposta si limitò a fare spallucce e risalire nuovamente all'interno del treno.
Dopo alcuni secondi le porte si richiusero dietro di lei, avanzò verso il posto presente in seconda classe sedendosi mentre il mezzo iniziava a prendere velocità lasciando Mauro sempre più distante.
Infilò le cuffiette nelle orecchie ripensando a qualche giorno prima, a quando su quel treno c'era anche Pjanic. A proposito, era stata così impegnata con Mauro che aveva completamente dimenticato la cosa più importante da fare; sfotterlo.

miralem_pjanic

@melissa_icardi; Cos'è che dicevi?
16:23

@melissa_icardi; Come ci si sente
ad aver fatto schifo?
16:23

@miralem_pjanic; Senti, ci sto già
abbastanza di merda.
16:23

@miralem_pjanic; Non voglio stare
ancora più male di quanto ci stia già.
16:23

@miralen_pjanic; Vittoria meritata,
sono felice per voi.
16:24

@melissa_icardi; Miralem..
scusami, non pensavo che
ci stessi così male.
16:25

@melissa_icardi; Mi dispiace.

Le ore passavano e lei continuava a mantenere lo sguardo rivolto verso il finestrino osservando il meraviglioso paesaggio presente dietro di esso. Le voci angeliche di quelli che erano stati i suoi idoli adolescenziali girovagavano per la sua testa mentre i ricordi riaffioravano più forti che mai. Estati intere passate a sclerare per quei quattro inglesi e quell'irlandese divoratore di pollo che tanto amava. Sembrava ieri, eppure da quando aveva smesso di seguirli di tempo ne era passato. Un velo di tristezza le trapassò l'anima mentre ansiosa giocherellava con il bracciale che la sera prima lo stesso Mauro le aveva regalato. Era stata felice di poter passare una serata come quella con le persone alle quali teneva di più, eppure in cuor suo sapeva che l'argentino non sarebbe mai riuscito ad amarla nello stesso modo in cui lei amava lui.
Per Mauro, Melissa era solo una tifosa.
E sì sa la verità fa sempre male.

Instagram ; Mauro Icardi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora