PMD Scintilla Pura: Esploratori Dell'Universo [Ciclo 1: Destino][Libro 2]

Capitolo 45: Fuga dalle Ombre

<<Dove mi state portando?>> chiese Kate all'impassibile regina che camminava al suo fianco.

<<In un posto dove potremmo parlare in privato, madame Kate>> rispose Lumen.

<<Regina, dove mi state portando?>> insistè la Shinx alata iniziando a irritarsi.

<<Raffreddate i vostri bollenti spiriti. Tra poco vi spiegherò tutto>>

<<C'è da combattere per caso?>>

La risposta tardò ad arrivare. Lumen arrestò il suo passo, abbassò la testa e chiuse le palpebre come se non sapesse come ribattere.

<<Forse, ma non nel modo in cui credete>> disse alla fine.

Kate sbuffò.

<<Volete forse giustiziarmi perché sono "impura"? Guardate che potrei incenerervi tutti in un bat--->>

<<Madame Kate! Silenzio!>> sbottò la regina.

La sua ultima parola venne ripetuta più volte dell'eco nel corridoio via via sempre più flebile.
Kate fece d'istinto un passo indietro.
Dopo aver detto ciò, Lumen tirò un profondo sospiro di disapprovazione.

<<Non abbiamo mai giustiziato nessuno, e non inizieremo a farlo ora con una straniera. Io sto solo cercando di aiutarvi, madame>> rispose nuovamente calma.

Riniziò il suo cammino verso una seconda porta alla sua sinistra.
La aprì e fece segno alla Shinx di entrare.

<<Prego. Siamo arrivate>> la invitò.

Kate stette ferma qualche secondo indecisa sul da farsi, poi mosse i suoi passi oltre l'uscio della porta.
Essa si richiuse di scatto alle sue spalle con un forte botto.

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<<E ora che faccio...?>>

Andromeda non smetteva di domandarselo.
I passi e le voci erano ormai dietro la porta e lei era in trappola.
Cosa le avrebbero fatto? Cosa volevano?
Si augurò di non scoprirlo.

<<Non ti conviene aver giocato brutti tiri, ragazzina!>> urlò una voce dall'altra parte della porta.

Uno scricchiolio sui cardini: da lì ad una frazione di secondo si sarebbe aperta.
In quel pochissimo tempo, Andromeda usò un Calmamente per rilassarsi e concentrarsi, poi si battè i pugni con decisione.

<<E va bene. Fatevi avanti...>> sussurrò battaglierà.

La porta si spalancò.
La ragazza squadrò in circa tre secondi gli altrettanti alieni di fronte a lei: bipedi, alti circa un metro e mezzo, con due robuste braccia coperte da un armatura nera più della loro pelle, armati ognuno di una lunga spada.
Il loro viso era scoperto, ed altro non era che una faccia di pelle nera carbone adornata di capelli grigi. I loro occhi avevano grossi iridi rosso sangue con ale centro una pupilla verticale e sottile.
Il soldato al centro era poco più alto degli altri due e la sua spada aveva un triangolo dorato sull'elsa.

<<La prigioniera è fuggita! Fermatela!>> ordinò lui puntando la spada verso la Meloetta.

Andromeda ridacchiò provocatoria sfregandosi le mani.

<<Facile a dirsi, più difficile a farsi>> rispose con un sorriso divertito.

I due che parevano essere sottoposti al tizio alto si lanciarono contemporaneamente addosso alla ragazza In forma Danza.
Uno strano scintillio balenò negli occhi di quest'ultima.
A velocità impressionante, Andromeda scattò addosso al nemico più a destra sferrandogli un pugno nello stomaco.
Si abbassò per evitare la lama del secondo - che le tagliò di netto una ciocca di capelli - e tirò una spazzata con Calciobasso facendo cadere il precedente nemico.
Dopodiché afferrò la spada dell'alieno atterrato e la usò per parare un fendente avversario diretto al petto.
Ci fu un rapido scambio di colpi finché la Meloetta non riuscì a disarmare l'abitante delle ombre.
Infine, lo mise definitivamente KO con un calcio volante rotante in pieno volto.
Tutto ciò era accaduto in circa una quindicina secondi.