Capitolo tre.

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Ashton entrò nella caffetteria, seguito da Calum, ed entrambi si fermarono di colpo vedendo i genitori seduti insieme.
Ashton fu il primo a parlare.

«Chi è?»

«Chi, la donna vicino a mio padre?»

«No, l'uomo vicino a mia madre..»

Entrambi capirono, così si andarono a sedere velocemente al tavolo.
Calum prese la sedia e si allontanò da Ashton, sedendosi un po' più distante.

«Mamma cosa succede? Perché ti sei seduta con il padre di Calum?»

«Bene, tesoro. Io e il padre di Calum ci frequentiamo da circa un mese, ci troviamo bene insieme. Non te l'ho detto prima perché so che tu e Calum non avete un bel rapporto.» La madre di Ashton spiegò, guardando negli occhi il figlio, attendendo una reazione. «David, lui è mio figlio Ashton.»
Ashton quasi vomitò, mentre gli sorrideva per educazione.

«E lui è mio figlio Calum.» lo indicò con la mano, sorridendo alla donna.

«Oh no, no, no, no. Mi rifiuto di averlo come fratellastro!» esclamò Calum, guardando Ashton disgustato. «Non mi lascia nemmeno strappare dei fogli dai suoi libri!»

«Oh scusami se mi piace leggere e non voglio che tu mi rovini i libri.»

«Non puoi leggere, è pericoloso.»

«Pericoloso?»

«Sì, la gente si taglia sfogliando le pagine, Ashton.»

«Spero che con la carta ti uccida, testa di cazzo.»

Ashton si pentì subito di aver detto quelle cose a Calum, ma non perché gli importasse dei sentimenti di Calum, ma per la madre. Finalmente aveva trovato un uomo con cui stava bene e non voleva che qualcosa andasse storto per colpa sua.

«Scusa mamma e, scusa Calum.» Ashton si scusò velocemente. «Forse non ci conosciamo molto bene..» balbettò «dovremo passare un po' più di tempo insieme, giusto per conoscerci meglio.» la donna sorrise al figlio, iniziando poi a parlare con David.

«Cosa cazzo? Non puoi essere d'accordo con tutto ciò, è orribile!» sussurrò Calum ad Ashton.

«Zitto Hood, non voglio rovinare la felicità di mia madre solo per un coglione come te.»

«Stai dicendo che dobbiamo imparare a sopportarci a vicenda?»

Ashton sbuffò. «Ew no, ma possiamo fare finta.»

-

«Mikey è tutto okay? Ti vedo leggermente preoccupato.» chiese Luke, prendendo il viso del ragazzo tra le mani, per guardarlo bene.
Avevano passato tutta la notte a farsi le coccole e Luke era davvero felice, fino a quando vide l'espressione di Michael.

«Ho appena ricevuto un messaggio da parte di Ashton dove mi diceva che sua madre e il padre di Calum si frequentano.»

Luke si ricordò di quanto i due ragazzi si odiavano. Lo aveva notato durante l'ora di fisica, mentre cercavano di colpirsi con la palla a dodgeball.

«Davvero? Oh mio dio ma è una cosa pazza.»

«Sì, e Ashton deve fingere di andare d'accordo con Calum solo per far felice la madre. Non è facile per lui.» Spiegò Michael, appoggiando la testa sul petto di Luke e stringendosi a lui.

«Beh, potremo provare a farli andare d'accordo sul serio. Che ne pensi?
Cioè potremo andare al PE e prendere dei frullati, così magari inizieranno a piacersi sul serio. Non potranno continuare così per sempre.» disse Luke, passando una mano fra i capelli verdi di Michael.

Michael sorrise, abbracciandolo. «Sono così fortunato ad averti.»

«Sono fortunato anche io.» mormorò il biondo baciando la testa del ragazzo.

-

«Non è divertente!» esclamò la madre di Ashton, camminando avanti e indietro.
Ashton sbuffò, andandosene in camera.
Controllò il telefono e vide un messaggio di Michael, si trattava di una foto scatta da Luke dove i due ragazzi si coccolavano.

Ashton desiderava avere una relazione come la loro, erano davvero carini. Ma poi ricordò a se stesso del perché non lo volesse nessuno. Tu sei brutto. Uno sfigato. I tuoi occhiali sono grandi e strani. Hai dei denti da coniglio.
Sospirò, appoggiando il telefono sul letto.

«Ash? Ho bisogno di parlarti!» disse la madre, entrando nella stanza e sedendosi accanto a lui.

«So che non ti piace Calum, o David, ma io mi trovo davvero bene con lui. Ma se vuoi che io rompa con lui, posso farlo.»

«No mamma, è tutto okay. Io e Calum andremo sicuramente d'accordo, sembra un bravo ragazzo.» cercò di essere il più credibile possibile, mentre abbozzava un sorriso.

«È fantastico! Ho, uh, ancora una cosa da dirti.»

«Sì?»

«Beh, per l'estate io e David volevamo fare una vacanza e beh, volevamo portare pure voi. So che non vi piacete ma magari cambiate idea.
E beh, uhm dovrete condividere la stanza per una settimana, mi dispiace.»

Ashton aggrottò la fronte, non voleva condividere la stanza con qualcuno che odiava. Ma voleva vedere la madre felice, cosi accettò.

«Fantastico! Sarà molto divertente, promesso! Qui c'è il numero di David e qui quello di Calum.» sorrise la donna, consegnandogli un foglio. «Ah sì, dimenticavo, potresti dire a Calum del viaggio? Suo padre non vuole.»

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