Capitolo 43

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1 mese dopo

E' passato ormai un mese dal funerale di Charlotte. Niente sembra più lo stesso, la casa è vuota. Non si sentono più le risate delle bambine, non si sentono più i loro litigi, le loro urla, niente.

Alison rimane tutto il giorno chiusa nella sua stanza. Dopo il funerale di sua sorella non ha più pianto, nemmeno una volta. Non ha nemmeno più parlato, le uniche parole che pronuncia sono "Sì", "No", "Ok", "Ciao". Non riusciamo più a farle dire altro.

E' incredibile come in un solo attimo, moltissime cose possano cambiare nella tua vita.

5 mesi dopo

Tornai in ospedale a trovare Emily come tutti i giorni.

"Mi manchi, amore. Ho bisogno di te, Alison ha bisogno di te." Le dissi, accarezzandole la guancia. Ad un certo punto, la sua mano iniziò a muoversi leggermente.

"Emily? Amore. Sono io. Sono la mamma. Sono qua, piccola." Dissi incitandola a svegliarsi. Premetti il pulsante per chiamare l'infermiera accanto al letto di Emily. Qualche minuto dopo arrivo una ragazza di corsa.

"Si è mossa! Si è mossa! Proprio ora!" Dissi entusiasta. L'infermiera andò a chiamare il dottore e non appena arrivò, mi fecero lasciare la stanza.

Dopo qualche minuto, il medico venne verso di me con un'espressione delusa.

"Mi dispiace, ma non è cambiato nulla. Succede molto spesso che i pazienti in coma muovano qualche muscolo, ma le condizioni di Emily sono sempre le stesse. Mi dispiace."

1 anno dopo

E' passato ormai un anno dal funerale di Charlotte. Stiamo iniziando lentamente ad andare avanti. Alison inizia a parlare molto più spesso, ma ovviamente non come prima.

Io e Lauren ci siamo finalmente diplomate. All'inizio non sapevo cosa fare dopo la scuola. Non avevo mai pensato al mio futuro, l'unica persona di cui mi preoccupavo realmente era Emily.

Lei continua a dormire profondamente ed io all'inizio non me la sentivo di andare avanti con la mia vita, mentre quella di mia figlia era ferma. Lauren, però, mi ha convinta a seguire i miei sogni ed a vivere come non avevo mai fatto.

Molte persone mi considereranno un'egoista, ma è quello che Emily avrebbe voluto.

Preso il diploma, iniziai a concentrarmi nelle cose che amo di più al mondo: suonare la chitarra e cantare.

Così, presi una videocamera ed iniziai a suonare le corde del mio strumento. Decisi di cantare Skyscraper. Quella canzone mi toccava dal più profondo e senza rendermene conto, delle lacrime rigarono il mio volto.

Ero indecisa se pubblicare quel video, ma Lauren mi disse di farlo. Di far vedere a tutti cosa stavo provando, cosa stava accadendo dentro di me.

4 anni dopo

Dopo aver pubblicato il mio primo video su Youtube, iniziai a pubblicarne altri, ma mi mancava qualcosa. Mi mancava qualcuno, così chiesi a Lauren se volesse cantare con me.

Avevo sentito più e più volte la sua voce e ne rimanevo incantata ogni volta. Amavo la sua voce roca ed amavo come mi cantava delle canzoni durante la notte per tranquillizzarmi da incubi imprevisti.

Successivamente si aggiunsero anche Ally, Normani e Dinah. Suonare e cantare insieme a loro era molto più divertente che cantare da sola. Senza rendercene conto, iniziammo a pubblicare video su video ogni giorno.

Cantammo "Impossible", "Thousand Years", "Lego House", "Red", "Love me like you do" e molte altre canzoni.

Ricevemmo molti commenti positivi riguardanti le nostre voci e non potevamo credere a ciò che stava accadendo. Piano piano, la nostra popolarità crebbe e decidemmo di formare definitivamente un gruppo le "Fifth Harmony".

Intanto Alison aveva compiuto 6 anni ed era il suo momento di andare a scuola. Non capivo se era entusiasta di conoscere persone nuove o se era terrorizzata.

Lauren ed io la accompagnammo a scuola. Era la stessa scuola in cui andava Charlotte e ciò ci permise di non spiegare alle maestre cosa fosse successo, visto che ormai tutte le persone che ci conoscevano sapevano della nostra storia.

Quando andammo a prendere Alison, un piccolo sorriso era apparso sul suo volto. Fu davvero emozionante vederla sorridere.

Quando le dissi che era bellissima, iniziò ad arrossire leggermente. Era stupenda.

Quella notte, l'ospedale mi chiamò. Appena vidi il contatto del dottore sul mio cellulare, il cuore iniziò a battermi all'impazzata. Svegliai di colpo Lauren che era sdraiata vicino a me.

Non so quanto rumore feci, ma Alison si svegliò e persino i nostri vicini. Corremmo tutte e tre in ospedale, durante il viaggio in macchina chiamai i miei genitori ed anche le ragazze.

Avevo bisogno di loro, qualunque cosa fosse successa.

Appena arrivammo, corsi alla camera di Emily, senza chiedere a nessuno il permesso. Mentre correvo in quel corridoio, sentivo solo il mio cuore battere. Fu come sentirlo rimbombare per tutte quelle pareti.

Aprii di colpo la porta attirando tutti gli sguardi verso di me. C'erano moltissime persone attorno al letto di Emily, tra cui infermiere ed il dottore.

Tutti loro mi guardavano dritta negli occhi, le lacrime iniziarono a farsi largo tra i miei occhi.

Le mie mani iniziarono a tremare, le mie gambe si fecero sempre più deboli, ma riuscii a camminare verso il letto.

Le infermiere si tolsero davanti alla mia strada e non riuscì a credere a ciò che vidi.

"E-Emily.." Sussurrai. Iniziai a piangere correndo verso la mia piccola.

La strinsi forte a me. I miei singhiozzi erano le uniche cose che si sentivano per tutta la stanza o forse anche per tutto l'ospedale.

"M-Mi.. S-S-Sei.. M-M-Man..C-Cata.. M-M-Mama..." Balbettò Emily iniziando a piangere anche lei.

We Can ~ CamrenOnde histórias criam vida. Descubra agora