Capitolo 6

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*5.30 AM*

<Gini, dai siamo in ritardo, dobbiamo andare a prendere Benjamin e andare all'aeroporto!> Urlò mio fratello e mi precipitai giù dalle scale, rischiando di fratturarmi le vertebre e la gamba.
F:<Preso tutto? Sei pronta?> feci un cenno con la testa, non avevo più fiato data la corsa.

Eravamo all'aeroporto e nessuno parlava. Fede passeggiava nella sala grande, piena di gente pronta per partire o per lavoro o per le vacanze. Benjamin fissava la vetrata che dava alla pista di decollo. Osservava tutti gli addetti spostare valigie, pacchi e altri oggetti. Era bello quando si incantava a fissare un punto a caso. Gli spuntava un leggero sorriso sulle labbra, da farlo sembrare un ragazzo dolce e amorevole. Era carino...
-È inutile che menti a te stessa, ti piace ma sai che probabilmente, anzi quasi sicuramente non gli interessi, smettila di fissarlo che sembri un'ebete.-
Ecco la mia amata, ma che dico amata, coscienza. La odio. Non mi da pace.
Continuavo a fissare Benjamin e lui si girò verso di me, fece un leggero sorriso e poi tornò serio.
Scossi la testa, presi il cellulare e mi avviai a chiamare Eleonora.
1..2...3...4...5...6... squilli e poi si attaccava la segreteria. Risi da sola ripensando alle parole della mia amica la sera prima... qualcuno mi toccó la spalla e mi girai di scatto. Alla visione indietreggiai, poi all'improvviso parlò..
<Senti scusami per la volta scorsa, ero incazzato e non ho ragionato.> non so se avessi le allucinazioni per il poco sonno o se fosse veramente vera la scena a cui stavo assistendo.
<Non voglio iniziare questa vacanza con te che mi eviti o non mi parli. Mi puoi perdonare?> disse facendo gli occhi da cucciolo...
<Tranquillo, non ce l'avevo con te. Certo che ti perdono.> dissi ancora scioccata per le parole de ragazzo. Vidi la figura di Fede sorridente dietro le spalle del moro che intanto sorrideva.
Quando chiamarono il nostro volo prendemmo le nostre valige e una volta saliti sull'aereo ci sedemmo ai nostri posti.
Ovviamente io avevo il posto vicino al finestrino. Fede alla mia destra e di fianco a lui Benjamin.
Mi misi le cuffie, feci partire la riproduzione casuale e poggiai la testa sulle gambe di Fede... caddi in un sonno profondo...

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