Capitolo 22

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Pov's Ginevra

Come al solito l'immagine di Benjamin si stampò nella mia testa, facendomi svegliare di soprassalto.
Decisi di andare in cucina a prendere dell'acqua fresca.
Mi sedetti nel divano e accesi la TV. Non trasmettono mai nulla di bello.
Sentì una porta aprirsi, la figura di Benjamin mi apparse davanti.
<Ehi, che ci fai sveglia?> disse lui.
G:<Ho avuto un incubo e non ho più sonno.>
B:<Non hai più sonno o non vuoi più dormire>
G:<Più la seconda> ridacchiai.
Si sedette sul divano vicino a me. Mi appoggiai alla sua spalla, mi avvolse con le sue braccia e mi sentì a casa.
Solo con lui riuscivo a non avere incubi, perché se il protagonista del mio incubo era lui?!
Forse volevo solo averlo vicino.
Ci accoccolammo lì nel divano e stranamente mi tornò la voglia di dormire.

Pov's Fede

Sta mattina dovevo andare a prendere Eleonora alla stazione. Avrebbe passato i due mesi restanti della vacanza con noi. Esatto eravamo già a fine giugno. Oggi era il 29. Come passa in fretta il tempo.
Sta mattina ho trovato Benjamin in salotto con in braccio la mia sorellina. Non dissi nulla perché Ginevra stava dormendo tranquillamente e sembrava molto serena e poi perché Benjamin aveva stampato in faccia un sorriso da ebete.

<Ciao Fede!> urlò Eleonora.
<Ciao Ele> risposi felice di vederla.
E:<Che mi racconti di bello?>
F:<Bhe io nulla, la tua amica ti dovrebbe raccontare un bel po di cose.>
E:<Lei non sa nulla del mio arrivo vero?>
F:<No tranquilla, adesso non sta pensando a te.> dissi sorridendo.
E:<Federico Rossi, Dimmi subito che sta succedendo, altrimenti chiamo il tuo socio e mi faccio spiegare tutto.> disse prendendo il cellulare in mano.
F:<No, no, no, posa quel cellulare e lascia stare il mio socio....>

Gli spiegai tutta la storia di Ginevra e ne rimase stupita. A lei non aveva detto nulla.
E:<Quindi adesso sono nel divano e noi non dobbiamo fare casino per non svegliarli?>
F:<Esatto> dissi aprendo delicatamente la porta.
E:< Ma sono bellissimi!> disse sottovoce.
Si avvicinò al divano e prese il telefono di Ginevra e fece delle foto di Ginevra e Benjamin addormentarmi insieme.
Benjamin aprì gli occhi e si alzò dal divano cercando di non svegliare Ginevra.
Saluto eleonora e me, prese mia sorella in braccio e andò in camera di Ginevra.
Eleonora mi guardava con gli occhi a cuoricino. Era bellissima. L'ho sempre pensato. Sono troppo timido per dirglielo.

E:<Io dovevo dormire con Ginevra ma missà che lei oggi sarà occupata.>
F:<Si immagino dormirà fino alle 4pm>
E:<Dormiamo anche noi, oppure facciamo altro?>
F:<E se ti portassi a fare un giro della città all'alba?>
Erano le 6.30 il sole stava per sorgere.
E:<Ci stò>
Presi le chiavi della macchina, presi per mano eleonora e uscimmo di casa.

E:<Fè è bellissima sta città!>
F:<Sono contento che ti piaccia. Ecco fermiamoci qua.> dissi accostando con la macchina.
Era una delle migliori spiagge di Catania. Andammo sul pontile e ci sedemmo al bordo con le gambe che sporgevano.
Ammiravamo la bellezza dell'alba, il cielo di diversi colori. Poggiò la testa sulla mia spalla e io le cricondai la spalla con il mio braccio... starei stato qua per sempre se solo avessi potuto.

Un bellissimo stronzoWhere stories live. Discover now