Capitolo 41

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<Dai Ele, prendi le valigie che ho sonno, vorrei andare a dormire presto.> dissi sbadigliando alla mia amica.
<Emm... Gini, mi dispiace ma abbiamo cambiato i programmi. Sta sera andiamo a cena tutti e 4, poi si vedrà la sistemazione delle camere..> disse la mia amica felice. <Eh.. scusate ma a me non avete detto nulla? Io volevo solo riposarmi.> dissi triste. <Dai Gini, non torniamo tardi, ormai ho già prenotato.> replicò mio fratello. <Va bene, ma solo perché hai già prenotato. Molliamo le valige e andiamo.> dissi entrando in camera.

La stanza era enorme, al centro c'era un letto matrimoniale grandissimo, davanti a questo c'era una scrivania in legno lucido e una grande finestra dalla quale si vedeva il mare e tutta la città.
Lasciai la mia valigiona blu vicino alla scrivania. Presi il beauty e andai in bagno per rinfrescarmi un po'.

<Che ci fai tu qua!?> dissi uscendo dal bagno. <Eleonora dormirà da Fede, a me mi hanno mandato qua.> disse Benjamin mentre stava seduto sul letto e cercava un canale alla TV da guardare. <Io con te non ci dormo. Te lo scordi!> dissi incazzata con lui.
B:<Nemmeno io ma vorrei evitare di dormire in corridoio.>
G:<Io dormo sulla poltrona non mi interessa.  Nel letto con te non ci sto.>
B:<Come vuoi.>
Non so perché ho reagito così. So benissimo che solo con lui riesco a dormire.
Solo con lui dormo tranquilla senza incubi.
Sono così tremendamente stupida.

<Dai andiamo che è già tardi!> disse Federico entrando in camera.
Staccai il telefono dalla carica e uscí seguita da Benjamin.
Salimmo in macchina, Federico alla guida, Eleonora di fianco e io e Benjamin dietro ovviamente.
Arrivati al ristorante ci sedemmo nel tavolo prenotato.
Avevamo prenotato -Aveva prenotato Federico- un tavolo in questo ristorante bellissimo vicino al mare, anzi sul mare. Eravamo seduti in questa veranda e sotto di noi avevamo il mare.

Avevo di fianco Federico e avanti Benjamin perché ovviamente Eleonora doveva stare davanti a Rico.
Il cibo era squisito. Eleonora e Federico facevano come se fossero soli. Benjamin usava il telefono e non parlava mentre io guardavo il mare in silenzio.
Inventai una scusa per andare a fumare, scesi le scale e andai in spiaggia.
Adoro la spiaggia. Mi rilassa  il rumore del mare. Un leggero venticello mi scompigliava i capelli. Sia stava benissimo.
Guardai l'orologio *22.45*. Io domani dovevo svegliarmi alle 8.
Finita la mia sigaretta rientrai al ristorante.

Erano le 11 e finalmente eravamo nell'albergo.
Federico ed Eleonora entrarono nella loro camera. Io e Benjamin, molto silenziosamente, entrammo nella nostra camera.
<Senti non voglio che tu dorma sulla poltrona. Domani hai la gara e devi dormire bene. Ci dormo io sulla poltrona.> disse lui grattandosi la testa evidentemente imbarazzato.
<Come mai siamo diventati gentili tutto di un tratto? Non pensavo ti importasse della mia salute.> dissi questo incazzata ma sussurrando perché non volevo che gli altri nelle altre camere mi sentissero.
Presi il mio pigiama dalla valigia, ignorai la voce di Benjamin che mi diceva qualcosa ed entrai in bagno.

Era li. A petto nudo, mezzo sdraiato sulla poltrona vicino al letto. 
Rimasi a fissarlo un paio di secondi. Guardava il cellulare, il ciuffo gli ricadeva sulla faccia delicatamente.
Senza dire nulla mi stesi sul letto dalla parte più lontana a lui.
Sentivo il suo sguardo addosso. 
Chiusi gli occhi e mi addormentai.

Un bellissimo stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora