➳ Io e Victor in ambulatorio. 🌊

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Per un arco di tempo molto piccolo che sembrava non terminare mai mi ero allarmata, chiedendomi se avessero davvero intenzione di fare a botte. Io ero fondamentalmente pacifista, nel mondo c'erano già ingenti guerre.

Victor: «Signor Sharp...»
Jude: «Ciao, Victor. Tuo fratello è in ambulatorio, fossi in te lo andrei a trovare.»
Victor: «Ma certo! Cosa crede?! Io tengo molto a Vladimir!»
Jude: «Bene.» aveva passato il suo sguardo pungente su di me. «Zoey... Mi è piaciuto chiacchierare con te ieri sera.» oddio! Non potevo credere a quello che le mie orecchie avevano sentito!
Zoey: «Ah... Ehm... A-Anche a me...» cercavo di evitare il suo sguardo. Mi faceva vedere le stelle, tremare, gioire, impazzire, sognare... Vivere!
Jude: «Ci vediamo in ambulatorio
Zoey: «Oggi?»
Jude: «Per me puoi venire tutti i giorni...» Zoey, dovevi smetterla di sudare ad ogni sua risposta che ti scuoteva! Altrimenti puzzavi come una fogna!
Zoey: «Vedrò, se riesco a finire i compiti in tempo e trovare uno spazio per venire...» non ne avevo la minima intenzione, francamente.
Jude: «D'accordo. Ciao, tesoro
Zoey: «C-Ciao...» aiuto, che imbarazzo!
Victor: «'Tesoro' lo dici a qualcun altro! A Caleb o a David... A Zoey no!»
Jude: «Sono già sposati...» aveva parlato con un certo disinteresse, evidentemente Victor aveva sparato a casaccio due nomi. O almeno lo aveva fatto sentire come uno che avesse fallito nell'intento di depistarlo. «La gelosia uccide, o sbaglio?!»
Victor: «...» il suo sguardo ghiacciato, ma infuocato regnava nelle sue iridi.
Zoey: «Ehi... N-Non scaldatevi...!» Jude mi aveva lanciato un bacio e se ne era andato. Come mi ero sentita in quell'istante! Lusingata, protetta e intimidita allo stesso tempo.
Jude: «Ciao, Zo.» Victor, sgranando gli occhi, era ancora più turbato e mostrava la sua gelosia con la mimica facciale. Ad ogni passo, lui pensava a come avrebbe potuto allontanarlo da me.
Zoey: «Arrivederci, Sharp...»
Victor: «Zo? ZO?!»
Zoey: «È solo gentile, Vic...»
Victor: «Gli stai troppo simpatica... Sai quanti anni ha?»
Zoey: «Sì, circa dieci in più di noi...»
Victor: «Lo denuncio. È un piacione. Altro che serietà. Mi faresti vedere la tua conversazione con lui?»
Zoey: «M-Ma... Perché?!»
Victor: «Dammi il telefono.»
Zoey: «Non ci siamo detti niente di speciale! Puoi starne certo!»
Victor: «Nonostante io mi fidi di te, ho paura di ciò che è capace di fare...»
Zoey: «Va be', guarda pure.» avevo mostrato a Victor la discussione, ed effettivamente non ci aveva provato esplicitamente... Eppure, è inutile aggiungere che stavamo sempre all'erta.

L'incontro con Jude, quel giorno, al suo studio medico - ribattezzato da me come "l'angolo della sparatoria", poiché dovevo SEMPRE esagerare -, era stato più tranquillo di quanto avessi potuto immaginare.

Jude: «Buon pomeriggio, ragazzina!» non capivo la sua improvvisa freddezza. Forse aveva cambiato idea... Non lo davo per certo. Però dovevo ammettere che i maschi avevano un cervello minuscolo, certe volte.
Zoey: «S-Salve...»
Jude: «Mi scuso per oggi... Però nessuno tocca Zoey Foster.»
Zoey: «Non importa.»
Jude: «Avevi provato un'emozione particolarmente unica, come sentirsi importante... Vero?»
Zoey: «Eh... Un po' sì.»
Jude: «Non ti sei mai sentita così, l'avevi manifestato implicitamente, senza dare nell'occhio; malgrado questo, l'ho notato al volo.»
Zoey: «Sì, sono sempre stata la ragazza dimenticata dai miei coetanei, tuttavia l'idolo dei più grandi...»
Jude: «Cucciola...»
Zoey: «C-Cosa...?!»
Jude: «E-Ehm! Fai finta che non abbia aperto bocca!» di colpo, era calato un silenzio glaciale, rotto poi dal giovane uomo, ancora imbarazzato. «Ti ammiro molto... È raro incontrare ragazze come te.»
Zoey: «Wow...»
Jude: «Noto con piacere che tu stia prendendo le medicine che ti avevo prescitto. Infatti, dai a vedere che stai meglio. Sei degna di lode, sei encomiabile.»

Trascorse varie settimane in ambulatorio a trovare Vladimir (che progressivamente stava migliorando), parlando di Jude e facendo vari commenti riguardo ai ragazzi del club di calcio... Ci avevo riflettuto intensamente: a mio parere, Victor è un ragazzo molto serio, riservato, timido, premuroso, perspicace, profondo, con un carattere complesso come il mio e di difficile intendimento... Sì, insomma. Eravamo uguali su tanti fronti. Anche sul punto di vista calcistico, avevamo praticamente tutto in comune, come il ruolo, la maglia, la tipologia di tecniche...

Victor: «Zoey... Volevo chiederti...»
Zoey: «Dimmi...»
Victor: «E-Ecco... Vorresti metterti con me?»
Zoey: «Sì, Victor. Non sai da quanto aspettavo un tuo passo avanti!» avevo accettato. Uno perché Victor mi piaceva abbastanza da mettermici, non potevo negarlo a me stessa. Due per allontanarmi da Jude, almeno così mi avrebbe lasciato da parte, per poi scordato.

~Salto temporale.

Chissà se essermi fidanzata con Victor - ormai da tre mesi e mezzo, non dubitando l'uno dell'altra, dunque eravamo sulla buona strada - mi avrebbe potuto aiutare a schiarirmi le idee... Sicuramente Jude Sharp sarebbe esploso dalla rabbia e dalla gelosia. Lui era un uomo pieno di sé, voleva tenere i suoi pazienti e i suoi giocatori sempre sulle spine, non fare passi avanti con nessuno... È vero per motivi di salvataggio della sua reputazione (non potendo rischiare di perdere il doppio lavoro innamorandosi di un suo inferiore...). Argh, la sua posizione era senza dubbio problematica e scomoda.
Ma allora perché con me aveva tentato e poi, ad un certo punto, si era fermato?
Perché?

"𝚈𝚘𝚞 𝚜𝚊𝚟𝚎𝚍 𝚖𝚢 𝚝𝚎𝚛𝚛𝚒𝚋𝚕𝚎 𝚕𝚒𝚏𝚎."⚝Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora