(Capitolo 11) STREGHE (parte prima): Torna a casa Phoebe

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NOTA: eccomi sono tornata. Scusate, scusate, scusate per il ritardo. Vi prego non odiatemi. Faccio il possibile per aggiornare, ma ci vuole veramente molto tempo. Vi chiedo di avere pazienza. Vi lascio con il nuovo capitolo, spero vi piaccia.

NOTA 2: in un messaggio precedente avevo detto che il capitolo era uno solo e che s'intitolava (Streghe: il trio contro la triade) ma ho cambiato idea. Ho aggiunto alcune parti e diviso in due il capitolo. Adesso sono (Streghe (parte prima): torna a casa Phoebe e l'altro Streghe (parte seconda): il trio contro la triade)

Attenzione: scene e avvenimenti sono stati modificati per poter scrivere la storia.

Il portale si aprì ed Emma e Regina vennero scaraventate su un divano.

E: ouuHH!! Accidenti questa volta il portale ci ha scaraventate con violenza.

R: almeno siamo cadute sul morbido.

Si guardarono intorno...

Una casa, anche grande, bene arredata...

E: di chi sarà questa casa?

R: speriamo di non beccarci una denuncia per violazione di domicilio (disse mentre si alzava dal divano, sistemandosi i vestiti)

E: diamo un'occhiata (propose)

R: ehy aspetta, non così in fretta Swan.

Emma la guardò senza capire

R: prima dobbiamo verificare se la nostra magia è tonata o no. È importante. L'altra volta ce la siamo cavata. Ma non credo che saremo sempre così fortunate.

Regina sollevò il palmo della mano verso l'alto e materializzò una sfera

R: sì, mi sei mancata

Proprio in quel momento il vaso vicino al tavolino dove Emma e Regina si trovavano espose in aria.

Una ragazza scese le scale di corsa con i palmi delle mani rivoti verso di loro.

Voce: non muovetevi (intimò) chi vi manda?

Poi la ragazza sulle scale spostò leggermente la testa verso il piano di sopra senza mai perdere d'occhio le due straniere.

Voce: BILLIE (urlò)

Emma e Regina si guardarono, la ragazza stava chiamando rinforzi era evidente, si trovava svantaggiata due contro una. Ma non era solo quello che aveva colpito la loro attenzione. Quella ragazza aveva appena fatto esplodere un vaso con le mani, voleva significare solo una cosa, anche lei aveva la magia.

E: ehy, ehy, calma ok? non vogliamo far del male a nessuno (disse con le mani alzate)

R: certe volte mi sembri un disco rotto Swan. Ogni volta non fai che ripetere questa frase.

E: Regina, sai di non essere d'aiuto vero?

R: ok, ok come sei permalosa. (poi si girò verso la ragazza che aveva appena fatto esplodere il vaso) Hey? Tranquilla cara veniamo in pace, non ci fare saltare in aria come il vaso la giù ok? (poi si girò verso Emma e disse) così va meglio?

E: spiritosa

Intanto una biondina stava correndo giù dalle scale...

B: Piper? Stai bene? (la vide con i palmi alzati, segno di una minaccia in casa. Si girò e le notò) Chi sono? Le mandala lui? (chiese)

P: non lo so. Ma la mora aveva una sfera di energia in mano.

B: chi siete?

E: comincio davvero ad essere stufa di rispondere sempre a questa domanda. Ogni volta dobbiamo spiegare daccapo chi siamo. È snervante.

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