<< Perché lo hai fatto ? PERCHÉ >> urlai e sbattei un pugno sul tavolo.
<< Non essere melodrammatico, sembri mia nonna mentre guarda le sop opera >> rise Natalie dall'altro lato della stanza.
<< Ti sembra il momento di scherzare ?>> la guardia con uno sguardo incandescente. Natalie si avvicinò a me fino a guardarmi negli occhi.
<< Vuoi saperlo davvero, dolcezza ? >> mi prese il mento tra le sue dita gelide. << Era l'unico modo per farti cadere tra le mie braccia >>.
<< Tu sei malata >> mi avviai alla porta. Feci per aprirla ma si staccò dal muro , proprio come uno sticker .<< Non ti ho fatto un favore? Ti lamentavi continuamente di lui , dolcezza >> . Sentivo il rumore dei suoi tacchi farsi sempre più vicino.
<< Forse dovrei fare lo stesso con te , non credi ? >> . Caricò la pistola e me la puntò dietro la nuca.<< Quanto sei lurida . Fallo, avanti, mi fai un favore >> dissi. Ci fu un'espressione e poi tutto era rosso.
Mi svegliai urlando e con la fronte imperlata di sudore. Avevo il fiato corto e il petto mi faceva male. Liam corse nella stanza e mi prese tra le sue braccia.
<< È tutto finito, va tutto bene >> mi sussurrò e mi strinse ancora più forte. Sentivo il suo battito cardiaco costante e contrastante con il mio.
<< Non respiro >> dissi ansimando. Stavo avendo un attacco di panico. Il mio campo visivo si restringeva sempre di più. Cercai di respirare profondamente. All'inizio faceva male respirare, un male cane, ma iniziai a riacquistare il controllo del mio corpo e non era più doloroso.<< Devi calmarti >> disse Liam accarezzandomi la schiena.
<< Pensavo di non risvegliarmi più e, quando ho aperto gli occhi, ero paralizzato >> dissi ansimando. << O almeno sembrava di esserlo >>.
<< Si chiama paralisi del sonno. Il cervello è attivo ma, poco prima di dormire o appena svegli, il corpo è letteralmente paralizzato>> disse Liam . << Hai dormito poco e sei stressato, è normale >>.
<< Se lo dici tu >> dissi e mi strofinai gli occhi con il palmo delle mani. Mi sentivo più tranquillo rispetto alla scorsa notte, ma quella sensazione di disgusto era sempre lì.
<<Voi un po'di caffè ? Ne ho appena fatto un po' >> si alzò dal divano e andò verso il bancone della cucina. Cercai il cellulare e lo trovai nelle pieghe del sofà. Sbloccai lo schermo e trovai una miriade di messaggi e chiamate di mia madre e di mia sorella. Mi ero completamente dimenticato di avvisarle e, dopo quello che era successo, potevo solo immaginare la loro preoccupazione. Composi il numero di mia sorella e iniziai a tamburellare le dita sulla gamba destra.
<<Pronto ? Zayn? Si può sapere dove cazzo sei? >> urlò mia sorella dall'altro capo del telefono.
<< Dovevo distrarmi un po', scusami >> mentii spudoratamente. Di certo non potevo dirle tutto perché la verità era troppo brutale.
<< Okay, ma adesso corri a casa che c'è il funerale di papà >> disse con voce dura.
<< Adesso arrivo >> conclusi e chiusi la chiamata. La testa mi stava scoppiando e sentivo che le forze mi stavano man mano lasciando. Il confine tra la sanità mentale e la pazzia era un filo di cotone e, prima o poi , lo avrei spezzato. Ma dovevo essere ottimista e le cose si sarebbero aggiustate perché dipendeva dalla mia forza di volontà, dalla mia determinazione a porre fine a questo inferno.
<<Ascolta >> disse Liam piazzandosi davanti a me. Aveva una tazza di caffè fumante tra le mani. << Se non reagisci ora sarai sempre chiuso in questo stato, chiuso in questa dimensione in cui ti piangi addosso >> .
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Wildfire
RomanceCosa succede se si ama il bulletto che ti ha fatto passare un grandissimo inferno alle superiori? Sarà infatuazione o un incendio indomabile di sentimenti? Sarà giusto amare il tuo peggior nemico? L'amore può andare oltre o può far spegnere l'ince...