Astuzia femminile e qualocosa in più...

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1 anno dopo

"Isabel cara dove sei?" Urla con poca cortesia Ethan dalla nostra stanza al primo piano.
"Ethan sono nel salotto da tè con Christin ed Edward!" Rispondo cercando di non alzare gli occhi al cielo. Mio marito è peggio di un bambino! Del resto tutti gli uomini lo sono, non sanno cosa significa sopportare il peso e la fatica di un parto accidenti! Sono passati pochi mesi e già pensa che io riesca a fare tutto come prima. Zotico!

"Sorella cara non te la devi prendere, dopo ti vengono le rughe, proprio come zampe di gallina e smetti di essere attraente per la tua dolce metà!" Mi rimprovera Sophia, tenendo in braccio la sua bambina di pochi giorni, si chiama Agnes.
Dopo tanta fatica e pareri di svariati medici, hanno capito quale male affliggeva Sophie e sono riusciti a guarirla. Ci è voluto tempo e pazienza, ma ora sono una famiglia felice ed è questo ciò che conta, essere felici.
"Oh smettila, dovresti sentirti tu con tuo marito piuttosto! Sembrate cane e gatto, senza contare i tuoi commenti quando lui non è presente." Rispondo piccata. Da quando aveva scoperto di essere in dolce attesa, Sophie era andata completamente fuori di testa. Non avrei mai immaginato una reazione simile da parte sua, ma tutto è possibile di questi tempi, considerato anche il fatto che lei pensava di non poter avere dei bambini.

"Vorrà dire che non farò più parola con te delle litigate con mio marito." Dice sorridendo mentre si mangia con gli occhi la sua piccola bambina dagli occhi blu. È nata poco dopo la nascita di Christin la mia secondo genita. Hanno circa tre mesi di differenza.
Edward ha compiuto un anno di età due giorni addietro e per la ricorrenza, suo padre ha fatto allestire un gazebo nel retro della villa, in modo da accogliere tutti gli invitati per poterlo festeggiare al meglio. Edward è stato presentato a tutti i parenti e amici come il conte di Norfolk. Pensare di avere già un bimbo di un anno mi fa sentire vecchia, e come dice Elizabeth, il tempo vola! Dovrebbe arrivare anche lei questa sera con suo marito.

"Oh suvvia non fare la permalosa! Dopotutto tra sorelle si può parlare di tutto..." dico maliziosa facendole un occhiolino.
"Su questo hai la mia completa adesione! Piuttosto cara sorella, dimmi tra cinque giorni è il tuo compleanno, non mi dire che non hai organizzato nulla..." mi dice Sophia dopo aver adagiato nella culla di vimini la piccola Agnes. Dolce e terribile, si addormenta solo tra le braccia della madre.
"Oh beh a dire la verità non ci avevo neanche pensato." Rispondo scoppiando a ridere.
Le nobildonne hanno il loro bel da fare, certo non come una serva di casa, ma comunque qualcosa sì.
"Con tutto quello che ho da fare, mi è passato di mente. Poi sono curiosa di scoprire se Ethan si ricorda il giorno del mio compleanno." Continuo con sguardo malefico. Sono curiosa di sapere se si ricorda o meno il mio compleanno.
"Non essere troppo dura con lui. Dopotutto in poco tempo ne avete passate tante insieme. Stento ancora a crederci!" Commenta Sophia.
In effetti ha ragione, ma sul compleanno non si discute!

Un bussare insistente alla porta ci distrae dalla nostra piccata discussione e ci riporta alla realtà.
"Madamigelle, se volete farci l'onore di seguirci nel parco all'esterno, è tutto pronto!" Ci chiama Ethan con fare spiritoso insieme al marito di Sophia. Una bambinaia si avvicina e porta con se la culla con Agnes, andrà a riposarsi nella stanza degli ospiti fino a quando non si sveglia, così non sarà disturbata dal baccano della festa all'esterno. Ancora vedo la loro gioia negli occhi dei due genitori per la loro piccola bambina. Sarà uno splendore di giovane donna quando crescerà!
"Oh mio Duca, la smetta di cincischiare e si occupi piuttosto di suo figlio!" Rispondo sempre gentile, da qualche giorno ho gli ormoni in fibrillazione, non sarà mica...?!

La mia faccia sbianca improvvisamente per il pensiero appena elaborato e stento a crederci. No, non può essere. La bambina ha poco più di tre mesi, è vero che sono stata male in questi giorni alla mattina, ma non può essere!
"Isabel che ti succede mi cara?" Domanda preoccupato Ethan.
Non faccio in tempo a rispondere che prendo il cappello dalla sua testa ed lascio esplodere in esso le mie preoccupazioni e i miei disturbi allo stomaco che mi torturano da questa mattina. Cerco di pulirmi il viso come posso, prima di rigirami nuovamente verso mia sorella e suo marito.
Scambio una fugace occhiata con Ethan che sembra capire ogni cosa.
"No, non può essere! Sono stato sempre attento, mia cara!" Sbotta lui dando voce ai suoi e ai miei pensieri.
"Allora di certo riuscirai a trovare un motivo valido, sia al mio cambio d'umore, sia a questo. Di certo non mi sono ingravidata da sola!" Sbotto furiosa. Quella povera creatura che per nove mesi deve portare il peso di una dolce nuova vita della pancia e patire atroci sofferenze quando da alla luce una delle soddisfazioni più belle della vita, è la sottoscritta, non il Duca qui presente di certo!

"Oh mio Dio!" Interviene Sophia.
"Non ci posso credere! Sarò ancora zia!!" Esclama felice e contenta. Beata lei.
"Cerchiamo di stare calmi e non affrettare le cose. Magari si tratta di un male passeggero non credi mia cara?" Continua Ethan rosso in viso, cercando di mascherare l'imbarazzo che si è venuto a creare.
"Mia cara un bel niente, Duca dei miei stivali!" Sbotto fuori di me avanzando verso le scale. Tutto d'un tratto, l'abito che indosso mi sembra troppo stretto.

Ne avevamo parlato da tempo, volevamo concentrarci un attimo sui due piccoli che già abbiamo e stare sereni per un po'. Non che un figlio non ti faccia essere sereno, ma di certo è un impegno!
"Su Isabel non fare così, lo sai che mi dispiace!" Dice Ethan seguendomi in giro per la casa.
"Pensi che non mi preoccupi per te?" Continua Ethan.
"Penso che a volte ragioni troppo e fai poco!" Ribatto io, continuando per la mia strada, lasciando la piccola Christin in braccio alla seconda bambinaia.
"Dici che saranno così per tutta la loro vita?" Sento chiedere Sophia a suo marito.
"Lo spero tanto." Risponde lui sorridendo felice.

Ed è con questa frase che mi fermo sulle scale, mi giro verso mio marito e lo bacio, come se non lo facessi da una vita. Come se lui fosse la mia essenza di vita, che infatti lui è, insieme ai miei due, forse tre, bellissimi bambini.


The End

Astuzia FemminileWo Geschichten leben. Entdecke jetzt