Capitolo 35

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Draco si sentì gelare il sangue nelle vene. Perché Hermione sapeva che era un Mangiamorte?
Ah, ma certo. Doveva sicuramente essersi lasciata condizionare da tutte le stronzate che diceva Potter. Non poteva saperlo con certezza. Era sicuramente solo una supposizione. Avrebbe negato tutto, così lei avrebbe di nuovo creduto alla sua innocenza.

-Ma cosa dici, Hermione? Come potrei essere un Mangiamorte? Ma è ridicolo!-. Era sempre stato bravo a mentire, ma quella volta la sua dote nelle menzogne non sembrava avere la meglio, perché la ragazza non sembrava per nulla convinta.

-Non mentirmi Draco. Lo so benissimo-.

-Ah si? E sentiamo... Come mai ne sei così convinta?- cercò di farle cambiare idea il biondo.

-Ti ho sentito parlare con Piton, quel giorno, quando Harry ti ha quasi ucciso, ricordi?- rispose lei, con tutta la calma e la tranquillità del mondo.
Draco rimase a bocca aperta. Se davvero lo aveva sentito non c'erano speranze. Lo sapeva con certezza. Ma lui doveva fare in modo di avere la situazione sempre a suo favore, così "rigirò la frittata":- E perché ci stavi spiando, sentiamo?-.
Lei assunse un'espressione confusa. Davvero pensava al perché li stava ascoltando invece di pensare che lei sapesse che era un Mangiamorte??
-Perché non mi fidavo di Piton, okay? Adesso ti spiacerebbe dirmi che cosa ti ha fatto Ron??-.

Draco a quel punto abbandonò l'idea di convincerla del contrario, così abbassò lo sguardo e rise amaramente:- Credi che mi abbia fatto qualcosa di particolare perché io lo abbia avvelenato? Semplicemente se non faccio quello che mi dicono mi ammazzano. Non ho scelta...-.
In effetti era stata una domanda piuttosto stupida, ma Hermione mise le mani davanti alla bocca e disse:- Ma... Draco, è terribile... C'è qualcosa che io possa...-. Venne interrotta da lui che, allontanandosi bruscamente da lei, urlò:- No! Nessuno può aiutarmi! Nemmeno tu, e se ci provi faranno fuori anche te!-.
Si prese la testa fra le mani e indietreggiò. Hermione allungò una mano per mettergliela sulla spalla e tranquillizzarlo, ma lui, con uno scatto, gliela allontanò.
-Draco...- provò a dire lei, ma il ragazzo la interruppe:- No! Non provare a consolarmi! Non c'è niente che tu possa fare!-.
Poi si voltó verso la porta e abbandonò le braccia lungo i fianchi.
Dopo poco iniziò a ridere, una risata assolutamente priva di allegria.
Si girò di nuovo verso di lei e disse:- Sai... Adesso sei in pericolo-.
-Che cosa vorresti dire...?- chiese Hermione, titubante.
Draco si fece immediatamente serio:- Voglio dire che se continui a stare con me rischi di essere uccisa-.
-Ma a me non importa, Draco!-.
-Ma importa a me. Non possiamo più stare insieme...-.
Hermione capì all' istante quello che Draco stava dicendo:- Mi... Mi stai lasciando...?-. Con queste parole una lacrima cadde giù dal suo occhio, ma non si disturbò ad asciugarla.
Il Serpeverde abbassò lo sguardo, improvvisamente interessato alle mattonelle del pavimento, e disse:- Sì, è così-.

Altre lacrime scesero dagli occhi di Hermione, ma lei si costrinse a non scoppiare a piangere. Così, con la voce rotta, disse:- Ma... Non ce n'è bisogno! Tu sai che so badare a me stessa e che ho passato praticamente gli ultimi cinque anni in pericolo! Davvero... Io sto bene insieme a te! Non possiamo davvero lasciarci!-.

Però era tutto inutile. Se Draco Malfoy si metteva in testa una cosa era impossibile fargli cambiare idea. Era distrutto all' idea di non stare più con Hermione, ma sarebbe stata davvero in pericolo se avessero continuato a stare insieme. E non poteva essere così egoista da pensare solo a quello che voleva lui. Teoricamente anche lei voleva continuare ad essere la sua ragazza, ma doveva pensare a che cosa era meglio per lei.

Così rispose:- Mi dispiace, Hermione, ma ho preso la mia decisione. Dimenticati di me- e si allontanò.

Ma Hermione urlò:- Aspetta! Se sei un Mangiamorte... Perché mi hai dato quel ricordo?-. Ormai era diventato sempre più difficile non piangere.

Draco non si voltò, ma sorrise amaramente e rispose:- Io non voglio che vinca Voldemort. Voglio che vinciate voi, anche a costo di rimetterci io stesso. E anche perché io ti amo, e se tu sei dalla parte dei buoni, il bene deve vincere-.

A quelle parole Hermione non resistette più. Scoppiò a piangere come una bambina e singhiozzò come mai aveva fatto. Ma Draco si costrinse a non voltarsi, perché sapeva che se l'avesse vista piangere in quel modo, per lui, soprattutto, l'avrebbe fatto correre da lei, e tutta quella "tranquilla chiacchierata" non sarebbe servita a niente.

Stava per uscire definitivamente dalla Stanza delle Necessità, ma il suo istinto prevalse. Corse verso di lei e la baciò. Per l'ultima volta.

-Spazio autrice-

Welaaa!!! Non sono morta (purtroppo), non vi preoccupate!!!

Ad ogni modo... Scusate se ieri non ho pubblicato, ma ho avuto un problemino e quindi non ho combinato niente *faccina innocente*.

Scusate se il capitolo è corto e deprimente ma... Dovevo fare così. Ma tranquille, sarà meglio nel prossimo capitolo.

Ringraziate ConcettaCozzolino03 per l'idea! Non sono stata io a inventarmi questa cosa! Cioè, sì ma... LASCIAMO STARE!

SCIAUUUUU

All a mistake   •Dramione•   Where stories live. Discover now