Capitolo 10

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Perrie's Pov.
Ho dormito in un ostello lontano dalla cittadina e prenotai un aereo per Dublino per il giorno dopo.
Chiamai mia madre per avvisarle del mio arrivo a casa. Era incredula che avessi finito così presto il mio lavoro. Le dissi una cazzata e chiusi.
Non dormii tutta la notte pensando a cosa stessero facendo le altre.
Chissà se mi stavano cercando oppure se avevano capito il mio foglietto e hanno pensato al loro bene.

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Jade : « Ragazze, ho fatto il giro di tutto l'isolato e non l'ho trovata. Non so seriamente che cosa pensare a questo punto. »

Jesy : « Io e Leigh abbiamo pensato di chiamare Zayn, molto probabilmente Perrie sarà da lui. »

Jade : « Buona idea. »

Al cellulare.

Jesy : « Pronto? Zayn? Io e le ragazze dobbiamo parlarti. »

Zayn : « Ciao Jesy, stavo proprio per cercarvi. Come mai Perrie non mi risponde da ieri sera? Mi sono preoccupato ma ormai era troppo tardi per chiamarvi e ho aspettato a questa mattina. Vi prego, è lì con voi? »

Jesy : « Il punto è proprio questo Zayn. Perrie è scomparsa, non sappiamo dove sia finita. Ha lasciato un biglietto nel comò della sua camera in albergo .. era un po' riguardante un fatto successo due giorni prima, che la fece arrabbiare e lei adesso si sente in colpa. Ti abbiamo chiamato per sapere se lei era da te, ma a quanto pare non è così ... »

Zayn : « Jesy, ti prego. Dimmi che stai scherzando. Cosa cazzo succede? Lei non è mai venuta qui. »

Jesy : « Non sappiamo cosa fare, ci siamo rivolti alla polizia, ma quei figli di merda non ci hanno aiutato e ci hanno sbattuto fuori dall'ufficio. »

Zayn : « Avete provato a vedere se ha alloggiato all'ostello che c'è a dieci chilometri da qui? È un posto molto lontano dove i turisti vanno per stare in campagna e da soli. Sicuramente è andata lì ... »

Jesy : « GIUSTO. Non ci avevamo pensato, grazie mille. Ti faremo sapere al più presto per qualunque notizia. »

Jade's Pov.
Abbiamo deciso di prendere un treno e raggiungere l'ostello la mattina seguente.
Ci vollero venti minuti per arrivare in quel buco di culo di ostello, eravamo pallide e preoccupate. Con l'acqua alla gola entriamo e chiediamo subito.

Leigh-Anne : « Salve, per caso qui alloggia una ragazza di nome Perrie Edwards? È bionda, magra, con gli occhi azzurri ... »

X : « Perché volete saperlo? »

Jesy : « È una nostra amica, è scomparsa da due giorni. È una cosa molto grave, la prego ci aiuti. »

X : « Va bene, fatemi controllare nell'elenco ... Oh, sì. Perrie Edwards. Me la ricordo quando è arrivata qua. Ma, per vostra sfortuna signorine, la ragazza se n'è andata via un'ora fa, mi ha detto che aveva un volo per Dublino. »

Jade : « COME? ODDIO. Lei mi sa dire dov'è l'aeroporto più vicino qua? »

X : « Certo, dista cinque chilometri da qua. Se siete fortunate dovreste trovarla lì. Vi auguro tanta fortuna! »

Leigh-Anne : « La ringraziamo tantissimo! »

Jade's Pov.
Finalmente abbiamo capito dove stava e che stava per andare a fare. Avevamo i minuti contati.
Dovevamo arrivare all'aeroporto prima che prendesse il volo.
Corremmo lungo il viale e prendemmo un bus che ci portò all'aeroporto.
Entrate lì dentro, abbiamo iniziato a sudare freddo. Avevano annunciato la partenza per Dublino tra quindici minuti.
Sono stati i quindici minuti più lunghi della mia vita.

Jesy : « Mi scusi, dove trovo l'imbarcazione​ per Dublino? »

X : « Dovete girare nel corridoio lì a sinistra e poi a destra e trovate il ritr .. »

Jesy : « OKAY, SÌ, GRAZIE TANTE »

Jade's Pov.
Abbiamo corso come se avessimo delle api che ci inseguivano ( e potete immaginare Leigh-Anne con gli insetti ). Siamo arrivate nel luogo dell'imbarcazione per Dublino ma nessuna traccia di Perrie.
Abbiamo chiesto a ogni singola persona che si trovasse lì ma nessuno l'aveva vista sedersi là.
L'ansia ci ha travolte ancora di più. Potevamo aver sbagliato aeroporto o, peggio ancora, essere arrivate troppo tardi.

Poi, un miraggio.

Ho visto una ragazza dai capelli biondi e una borsa a tracolla che usciva dai bagni verso le postazioni.
Era Perrie.
Era proprio lei.

Ho iniziato a piangere. Lei non ci aveva notate subito, poi lo fece.
Rimase qualche minuto ferma ad osservarci.

Avevo il cuore in gola, gli occhi rossi le mani sudate e la testa piena di amarezza e felicità messe insieme.

Corsi verso di lei, e con me Leigh e Jesy.
Lo fece anche lei.
Ci abbracciamo strettissime.
Perrie mi pianse sulla spalla lacrime silenziose, sentivo il suo respiro pieno di speranza, di tristezza, di mancanze.
Mi parlò in un abbraccio forte e caloroso.

Perrie : « Jade, ti amo. Ti amo come non ho mai amato nessun'altra persona al mondo. Ti ho sempre voluta ma non potevo pensare di rovinare la vita a te, a Leigh, a Jesy.
Mi sento una fottuta scema, Jade. Ma ho riflettuto. Ho sempre avuto bisogno di voi, ero sicura che non mi avreste cercato, che sareste state meglio senza di me. »

Jade : « Amore mio. Lo promisi al mio stesso Dio, che se ti avessi trovata, te lo avrei detto a pieni polmoni.
Perrie Louise Edwards.
Ti amo, e ti ho amata per anni, ma avevo paura. Paura di perdere la tua fiducia, la tua amicizia e quella di Leigh e Jesy. Ma non potevo pensare di vivere questo tormento. Avevo bisogno di dirtelo, e adesso che l'ho fatto e che so che tu mi rimarrai vicino, sono solo tanto felice.
Non ti lascerò mai, Perrie. Mai. »

Perrie abbracciò Jesy e Leigh e le sussurrò parole silenziose e amorevoli. Al contrario di quello che avevo pensato, le altre ci hanno accettato. Erano felici, erano e sono sempre rimaste con noi in qualunque situazione. Se lo immaginavano un po' probabilmente.
Ma sono felice di una cosa.
Io e Perrie ce lo siamo dette.
Ci siamo appartenute.
Era tutto perfetto.
Come lei.

piece by piece | jerrie ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora