II. Zayn (1 °)

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Il pakistano, un Alpha giovane, forte e potente, sedeva su una sediolina piccola e scomoda, fin troppo Omega per lui.. e in effetti lo era: era una sedia "educativa" che usavano gli Omega per le loro lezioni/punizioni. Ed era l'ultima cosa su cui poteva sedere l'Alpha, data la scarsa marca e rango di quel piccolo oggetto. In quella casa non c'era nemmeno un oggetto normale, tutto era a misura di Omega e se non fosse stato lì per un valido motivo, l'avrebbe incendiata in tre secondi.

< L-la prego.. > pianse la padrona Omega inchiodata al pavimento in ginocchio. Le braccia erano tirate indietro e legate da una corda, il volto pigiava contro la moquette azzurra e la suola del Beta contro il suo cardigan rosa. < m-mi faccia q-quel che vuole m-ma.. ma non tocchi m-mio figlio.. L-lui- >

< Sta zitta puttana! > ordinò l'Alpha, con voce imponente e la donna si zittì subito. Lui sorrise nel vedere le lacrime che le scorrevano ancora lungo le guance e le labbra tremanti. Amava imporre ordini e vedere gli Omega tremare sotto di lui lo faceva sentire ancor più potente. Del resto lui amava fargli del male o spaventarli, come ogni altro Alpha.

Distolse lo sguardo dall'Omega e si guardò intorno disgustato, incrociando le gambe. Quella camera, la camera della signora Tomlinson, era veramente povera e infantile... proprio come quella di un'Omega. Era arredata con una moquette azzurrina, un letto singolo con coperte morbide e calde di color crema, un armadio di ciliegio piccolo e stretto e un piccolo comodino rosa con appoggiata sopra una lampada. C'era anche una finestra alta con tende color crema e con applicazioni floreali e, infondo al letto, c'erano cinque file di libri. L'Alpha sedeva proprio in un angolo della stanza, scelto apposta per poter sorvegliare ogni angolo attentamente. Ogni cosa era controllata dal suo sguardo.

Il silenzio regnò per altri quattro secondi, poi venne rotto da dei passi fermi e da un pianto disperato. L'Alpha ghignò e in quel secondo la porta si spalancò, permettendo alla guardia del corpo del pakistano di lanciare l'Omega dentro la stanza. Il piccolo atterrò proprio davanti all'Alpha e si inginocchiò subito, senza aspettare un secondo. Tremava violentemente e cercava di trattenere i singhiozzi, fallendo miseramente.

L'Alpha ghignò e si alzò dalla sedia come se fosse un trono, avvicinandosi al piccolo Omega tremate. Quella visione lo eccitava da morire..

Sweet Omega - Larry, ZouisDonde viven las historias. Descúbrelo ahora